[YGD] Il Livmor corrotto
Granaio, 284
Le razzie piratesche compiute dalla ciurma del teschio hanno lasciato un profondo solco nelle carni e nella mente degli uomini del nord. Sconfitti e depredati si sono ritirati in città a curare le ferite dei propri syskar e cercando di rimpolpare le fila dei Vikingr.
in difesa delle gente e delle terre sceserò anche i Gael, informati dall’avanguardia nordica della presenza di alcuni manipolatori del flux tra le fila degli attaccanti.
Le ferite più grandi le riportò però il Livmor, quell’equilibrio secondo il quale le genti del nord vivono fù incrinato da tutto quel flux mal riposto. Ferita nell’animo la terra e gli elementi che prima vivevano in equilibrio sulle nevi perenni iniziarono a dare segni di cedimento.
Bjornedal, il druido anziano del nord, si diresse nel Nemento dove trovò gli altri Gael del nord e chiese il loro aiuto per ripristinare il Livmor. La sua decisione di affidare a questa nuovo gruppo il difficile compito era stata dettata anche dalla mancanza dei Gael più anziani che costituivano il vecchio circolo dell’yggdrasill, druidi ora erranti di cui non si hanno più notizie.
La voce del sommo Gael Bjornedal ruppe il silenzio che regnava nel Nemeton,I sei Gael che erano riuniti in meditazione, non si aspettavano questa visita, il volto serio del saggio incuteva sgomento e preoccupazione.
Il messaggio che portava con sé era cupo e inquietante, l’uso smodato del Flux avvenuto negli ultimi tempi nelle terre innevate aveva creato delle fratture nel Livmor… Essenze corrotte di vari elementi avevano preso forma e vagavano libere nella Baronia.
<<Gli elementi sono turbati, risentono dell’influsso negativo degli ultimi accadimenti, è necessario riportare tutto in armonia, e credo che questa possa essere per voi la giusta prova per dimostrare il vostro valore>>
Si soffermò pensieroso e preoccupato per qualche istante e poi riprese:
<<Alcuni punti del territorio, quelli maggiormente legati ai quattro elementi, hanno risentito di quanto è avvenuto, tanto da essere corrotti ed aver generato delle creature pericolose che devono essere eliminate>>
Quattro essenze corrotte erano state viste aggirarsi in baronia terrorizzando gli abitanti di passaggio in quelle zone, ma c’era ancora speranza.
<<Ognuna di loro, tuttavia, custodisce in sé una parte del proprio elemento generatore, ancora libero da influssi negativi. Quello che vi chiedo è di trovare queste creature e prendere quanto di buono è rimasto in loro>>
Una visione del vecchio Gael fornì al gruppo indicazioni su come trovare queste essenze e così partirono alla volta della Baronia.
Il loro viaggio si interruppe bruscamente subito dopo essere stati lasciati dal fido traghettatore.
La prima delle essenze corrotte si scaglio subito contro di loro ma la perfetta conoscenza dell’elemento permise al gruppo di avere la meglio e liberare il cuore ancora pulsante di energia ma privo di corruzione.
Con l’aiuto degli spiriti della natura e delle numerose bestie che li accompagnavano, i Gael vinsero le battaglie in tutti e quattro i luoghi corrotti, alla scomparsa degli elementali traviati, si mostrarono davanti ai loro occhi quattro pietre, una per ogni elemento, non rimaneva altro che raccoglierle e portate nel Nemeton.
La missione non era ancora conclusa, le essenze dovevano esser depurate dalla parte corrotta in modo che potessero tornare nel Livmor…
Lunga la notte che li attendeva, i sei riuniti escogitarono un rito purificatore…
Si recarono ai piedi dell’antico Frassino e fatta strage dei Troll che abitano quei luoghi, raccolsero del sangue ancora caldo dai corpi da donare in sacrificio.
Sotto le fronde del sacro Yggdrasil iniziarono il loro rito purificatore…
Con il sangue prima si dipinsero volto e corpo, poi disegnarono un cerchio ramificato sulla candita neve, il rosso vivo risaltava come inchiostro sulla pergamena.
Posizionate le pietre all’interno del cerchio formularono delle antiche litanie, il suono di tamburo accompagnava le loro parole, uno di loro si arrampicò sul bianco Frassino e raccolse dei frutti.
Con fare meticoloso il succo dei frutti fu spremuto sulle 4 pietre, per infondere il potere pacificatore dell’Yggdrasil e riportare la purezza in esse.
La prima parte del rito fu conclusa, le essenze purificate dovevano ritornare nel Livmor, solo nel Nemeton dove tutte le entità si mescolano nell’equilibrio poteva esser completato il rituale.
Le quattro rocce furono posizionate all’interno del santuario in prossimità della loro stessa natura, un Gael per ogni elemento pronuncio un’antica formula di rilascio, poi tutti insieme recitarono la formula finale che permise alle pietre di rilasciare la loro essenza e di ritornare nel Livmor.
Mentre l’essenza scorreva libera, Bjornedal ne racchiuse una parte nei sei anelli dell’Yggdrasil e li diede ai Gael come ricompensa per il lavoro svolto.
Nuovi poteri e nuova consapevolezza scorreva in loro, il sommo Gael spiego che la battaglia per la difesa della Baronia era appena iniziata, il Flux non doveva essere soggiogato e la forza del rinato Circolo dell’Yggdrasil servirà alla protezione e salvaguardia dell’equilibrio delle terre innevate.