Illithid

I lontani parenti di questa particolare razza mostruosa sono gli antesignani degli Juka, che conosciamo oggi su Ardania, ed un tempo molto lontano queste due popolazioni erano parte della medesima, divise solo per differenti capacità arcane e mentali.

La loro origine è in un luogo lontano, un altro pianeta, e giunsero qui per cercare notizie sulle due navicelle Juka, la Gemmanova e la Libernum, partite da troppo tempo senza dare più notizie.

Sappiamo che su Ardania, gli Juka, sono da tempo dediti alla ricerca e scoperta di un potere adatto per rigenerare le Matrici, le loro gemme del potere, artefatti fondamentali per l’esistenza Juka, e sappiamo anche che si sono insediati col tempo in alcuni luoghi perdendo contatto con la terra di origine, probabilmente dimenticandosene anche, generazione dopo generazione.

Ecco quindi che una divisione Illithid parte per Ardania diversi decenni fa, un manipolo di soldati, di arcani e di guardie personali della guida della divisione, l’Immutabile, capace di controllare tutti e di nutrirsi di pensieri e immaginazione.

Giungono silenziosi, nessun mortale sembra percepirli, si insinuano nelle profondità marine, scavano dei lunghi tunnel e lì si rinchiudono in modo che negli anni nessuno possa interessarsi a loro. In quegli antri oscuri mettono in piedi il loro laboratorio di esperimenti e rigenerazione, torture e schiavitù, alcune sentinelle, infatti, celati da forma sferica e luminosa, negli anni hanno studiato le popolazioni ardane, e tra di esse ne individuano di dotate di potere arcano straordinario: gli elfi e i drow.

Ne catturano diversi, coi loro poteri mentali capaci di colpire senza innescare alcuna lotta visibile, li rapiscono per esperimenti o per nutrirsi del loro potere. E dopo tanti esperimenti, e viaggi, e sperimenti, gli Illithid comprendono che questo pianeta può permettere loro di generare delle Matrici, simili a quelle degli Juka, potenti tanto da permettere loro di rientrare sul loro pianeta ma anche di poter dominare…

“Questo pianeta non è così male vero?” Dice, agitando i tentacoli del volto, l’arcano a capo del laboratorio dei cervelli.
Un sorriso beffardo sembra sorgere tra i tentacoli facciali dell’inserviente che sta svuotando una vasca piena di elettricità e liquidi.
Brilla nella luce soffusa un cristallo potente adagiato su di un drappo viola, un convivio di arcani Illithid lo guarda con occhietti vispi e soddisfatti.

Il rientro può attendere… è tempo di dominare!

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