GOBLIN

Questo scritto nasce da una mia approfondita ricerca su questo primitivo ed aggressivo popolo che infesta le terre dei nostri padri da decine di secoli. Grazie al Dono di Morrigan, sono riuscito addiruttura a camuffarmi magicamente in uno di loro per un breve periodo di tempo, capendo qualcosa di più sulla loro cultura. Questo popolo è più complesso di quanto possa sembrare, e con questo scritto voglio ricordare a tutti coloro che vivono le terre degli eldar di non abbassare mai la guardia: si tratta sempre di esseri assai pericolosi!

Storia
Millenni fa, un popolo di elfi deformi, rifiutati e sottomessi per le loro imperfezioni fisiche e mentali, si ribellò alla sua razza progenitrice provocando un immensa guerra e la fine della casata reale degli elfi. Questi esseri, detti “ghauna” in elfico, lasciarono poi le terre degli elfi, il Doriath, per rifiugarsi nel continente umano. Non tutti lo fecero però.
Alcuni di questi ghauna rimasero e si rifugiarono in regioni remote del continente elfico. A causa del terrore che provavano verso gli elfi, decisero di rimanere sottoterra senza mai uscire, ed infatti per secoli nessuno li vide.
In quei secoli di permanenza sotterranea vi fu un’evoluzione anche fisica della razza. A causa delle difficili condizioni in cui si trovavano quei ghauna, essi dovettero adattarsi e cambiarono. La loro pelle divenne di un verdognolo malsano, i loro capelli si rarificarono, l’altezza diminuì sempre di più.
Grazie a queste modifiche ed alla costituzione di una loro singolare società, questa stirpe prolificò cominciando a crescere al punto di non poter più stare solo nelle caverne.
Nello loro sempremutevoli leggende c’è un punto fisso: un certo Aztulik, un grandissimo guerriero goblin, decise di condurre il popolo dei goblin fuori dalle grotte per conquistare le terre che gli elfi hanno loro sottratto. Gli elfi furono sorpresi da questo ramo dei ghauna che ritenevano estinto, ma non furono sconfitti. Allora Aztulik si gettò con delle pozioni esplosive addosso ad un “capotribù elfico” uccidendolo (ed uccidendosi).
Da allora i pelleverde, o goblin, come vengono chiamati in comune, sono tornati alla luce del sole, ed è da secoli che tormentano le terre elfiche con la loro infestante presenza.

Aspetto fisico
A causa della loro storia, i goblin hanno tratti somatici che risultano perlopiù sgradevoli agli altri popoli. Carnagione chiazzata di scuro, dal colore verdognolo malsano, pochi capelli in testa, occhi d’un pallido giallo, mani magre ed artigliate, schiena ricurva (le donne hanno anche un seno cadente), denti gialli ed affilati ed un odore che coloro che li incontrano raramente dimenticano. I goblin non si vestono molto, indossano delle stoffe grezze, generalmente pelli di animali poco lavorate, ma a volte non disdegnano la pelle di nemici uccisi (spesso elfi). Spesso portano le ossa di nemici sconfitti al collo ritenendoli portafortuna.
Non bisogna farsi illudere dall’aspetto malsano dei goblin poichè possono vivere più a lungo di quanto si creda (alcuni anziani hanno superato i due secoli) e le loro donne sono in grado di generare decine di goblin nell’arco delle loro vite.

Lingua
I pelleverde parlano una lingua che discende dall’elfico. In millenni di storia hanno avuto il tempo di storpiarla al punto di essere difficilmente ricollegabile, ed un elfo non potrà comprendere un goblin che parla nella sua lingua. I goblin più intelligenti, spesso gli sciamani, conoscono qualche parola di elfico o comune e sono in grado di comunicarvici.
Ecco alcune parole e frasi goblin note:

Akzye = saluto
Frzirri! = muori!
nzlie nishu unisk’z = grave insulto dal significato che preferisco non tradurre…
Edlirzk = elfi (ma anche un grave insulto tra di loro)
Kushik = tribù

Società e gerarchia
I goblin hanno una società fortemente gerarchica, la legge che crea la gerarchia e regge la società goblin è quella del più forte. Che si sappia, i goblin sono sempre stati disuniti, anche se le loro leggende ed alcune antiche testimonianze elfiche, parlano di rare alleanze tra tribù con lo scopo di portare distruzione nelle società civilizzate.
Le tribù goblin sono numerose e mutevoli e se uno cercasse mai di classificarle si troverebbe forse dopo pochi anni a dover rifare il lavoro da capo.
All’interno di queste tribù, che hanno sede o nelle loro antiche grotte o in accampamenti, la struttura vede i “hakkan’z” a capo. Lo Hakkan’z è il corrispettivo della parola elfica Aran, re, ed in pratica questi sono i capotribù goblin. Un Hakkan’z è generalmente anche più intelligente della media, ed è ben consigliato dai migliori sciamani e guerrieri: questo si riflette nel fatto che i goblin spesso facciano uso di tattiche più raffinate di quanto uno si potrebbe aspettare da un popolo selvaggio.
Sottoposti agli Hakkan’z ci sono i “izatark” (corrispettivo del termine elfico “istar” mago) gli sciamani. A causa della grande religiosità dei goblin e del potere misterioso che gli sciamani posseggono, gli izatark sono estremamente potenti, non di rado sono loro a comandare la tribù manovrando lo Hakkan’z come una marionetta. Gli Sciamani sono anche i custodi delle leggende e storie goblin.
I “mazakiz”, i guerrieri, sono una casta importante e rispettata della società goblin. Sono visti come i più coraggiosi e nobili, e la loro forza li rende rispettati e temuti.
I genieri, detti “Izatark e nruk” (maghi del fuoco), sono, anche se molto poco influenti politicamente, la casta più rispettata per il fervore religioso che li anima, e per la capacità di sacrificarsi in qualsiasi momento ai nemici senza paura.
Il resto dei goblin sono lavoratori e bambini, che sono spesso maltrattati e considerati non degni di attenzione e rispetto. E’ molto raro vedere goblin anziani, la difficile vita di questa razza impedisce generalmente l’arrivo dell’età avanzata (a parte alcuni rari e potenti sciamani).
I Goblin passano la maggior parte del loro tempo a cercare cibo, gemme ed a pregare. Quando non fanno queste cose, sono in guerra (tra di loro o con altri popoli).
Verso la natura i Goblin sono più rispettosi di quanto uno possa aspettarsi, e fanno molta attenzione al modo in cui sfruttano le risorse della foresta.

Mentalità e religione
I goblin si fanno chiamare nella loro lingua “Air’ekzz” , “i Sacri”, in onore al fatto che si sentono prescelti dagli Dei. Il loro modo di vedere il mondo si basa su questo fanatismo religioso.
I Goblin hanno una singolare teologia secondo la quale essi furono creati da due divinità progenitrici: Albero Madre ed Albero Padre.
Raccontano che questi due bianchi alberi si sono incrociati ed unendosi hanno dato vita ad un dio, Ghaunadaur, il Signore della Morte e del Sacrificio. Ghaunadaur aggiunse la Morte alla Vita, permettendo alla cose che Albero Madre ed Albero Padre crearono, di nascere, crescere e morire. Creato il ciclo vitale, grazie alla comparsa stessa della morte, Ghaunadaur creò i ghauna, gli antenati dei goblin.
Ghaunadaur comandò loro di regnare su tutte le cose, e così loro fecero, finchè un giorno scesero dalla Luna (vista infatti come malasorte dai goblin) gli elfi, che rubarono tutti ai goblin.
Da allora la missione divina che Ghaunadaur ha posto loro è quella di riconquistare il creato che Lui aveva loro assegnato.
I Goblin dunque sono perennemente impegnati in questa “guerra santa” contro gli usurpatori elfi (ed umani, che non distinguono dagli elfi).
Interessante è notare come l’aspetto di sacrificio di Ghaunadaur sia generalmente interpretato, a differenza degli orchi, come sacrificio personale e non dei nemici. Questa interpretazione ha infatti portato i pelleverde a vedere gli attacchi suicidi come la forma più nobile di morte, che infatti manda l’anima del suicida dritto alle radici dei due Dei Alberi.
La vita goblin è intervallata da continue cerimonie religiose, durante le quali spesso i goblin si mutilano o immolano in onore a Ghaunadaur od agli Dei Alberi.
Certi studiosi elfi hanno ragione di credere che la visione religiosa dei goblin sia una confusa interpretazione della telogia elfica del tulip e dell’immagine storica di Ghaunadaur, figlio deforme degli ultimi sovrani elfici.
Gli elfi ritengono i poteri dei sciamani, secondo i goblin dono di Ghaunadaur, dono di qualche potente demone. Non si escluse che Ghaunadaur sia divenuto un demone e sia proprio lui a farlo.

Visione degli altri popoli
Popolo eletto da Ghaunadaur, i goblin vedono generalmente gli altri popoli con disprezzo ed odio, in quanto usurpatori della terra loro promessa da Ghaunadaur. Gli elfi sono visti come l’avanguardia dell'”Ingiusta usurpazione” e particolarmente odiati. Tutti gli altri umanoidi vengono generalmente considerati variazioni di elfi.
Con le varie creature silvane fatate i goblin hanno una guerra e faide che vanno avanti da secoli ed i rapporti sono pessimi.
I Pelleverde non conoscono generalmente gli orchi ma nei rari casi in cui li incrociano li trattano con rispetto considerandoli delle specie di emissari benedetti di Ghaunadaur. Negli ancora più rari casi in cui gli orchi non li massacrino per divertimento, si possono creare strane ma solide alleanze.

Ceoris 17 Granaio del 272° anno della conta d’oltremare.

Lunilinde di Ceoris

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