- Fri Nov 13, 2020 12:09 pm
#29249
Da scoperte accidentali prendono vita sempre nuove ricerche e nuove sperimentazioni: quella che doveva essere l'esplorazione delle antiche grotte delle Augak allo scopo di completare il trattato di Zenon Valdemar sulla stirpe dei Minotauri si è rivelata fruttuosa ben oltre l’immaginabile.
Grande fu lo sconcerto iniziale quando lui e il Maestro Gerard Notch rinvennero, nel letto di un fiume sotterraneo, un luminescente cristallo azzurro la cui sagoma faceva sospettare l’intaglio di una mente evoluta.
Ma non era facile raggiungere quello strano oggetto, nel cuore delle acque: avrebbero dovuto tornare con altre persone, altre competenze ed esperienze.
Una nuova spedizione fu allestita richiedendo l’aiuto dei migliori combattenti delle Westlands, guidati dalla sapienza di Lord Aart Dreyfus: i Minotauri e la loro furia in battaglia non erano da sottovalutare e le più grandi menti dell’Accademia avevano bisogno di protezione.
Il galeone dalle vele di smeraldo, manovrato dalla maestria di Ike Barrew, giunse rapidamente nell’isola centrale dell’arcipelago dove ancora i gelidi venti del nord sferzavano e dopo vitali raccomandazioni e istruzioni la nutrita compagnia si inabissò nel complesso di caverne infestate da centauri, alberi maledetti e alcuni degli esemplari più comuni della stirpe taurina.
Non fu difficile giungere fino ad un complesso di antiche miniere da cui forse i Devastatori estraevano i metalli per le loro corazze e in cui ampi recinti per il pascolo di strane creature erano stati costruiti, ma più si procedeva e maggiori erano le forze ostili da superare: il Maestro Notch e Valdemar sapevano che non erano lontane le sale del Sovrano dei Minotauri, una creatura temibile ma non invincibile.
Facendosi strada tra i più possenti guerrieri di quella razza si giunse finalmente al cuore del regno bestiale e fu allora che l’esperienza di Dreyfus e dei suoi uomini si rivelò fondamentale per la sconfitta del Sire, cosa che in altre circostanze e con altre forze non sarebbe stato altrettanto facile.

Al termine della battaglia il momento atteso: nel cuore del fiume sotterraneo il cristallo si ergeva, luminescente ed inquietante ma anche difficile da raggiungere in mezzo a spuntoni aguzzi e profonde voragini. Solo la magia del Maestro Zellentarion DeShain supportata da Manfred Leonforte riuscì a condurre i maghi fino a pochi passi dal cristallo, e in un attimo che sembrò durare un’eternità i due raccolsero con attenzione l’artefatto e lo condussero a riva, rinchiudendolo in un baule rinforzato con orialkon costruito allo scopo di isolare qualsiasi influenza quella pietra potesse emanare.

La spedizione era risultata fruttuosa ed il successo era stato raggiunto, la gemma condotta nelle sale dell’Accademia ad Hammerheim con la promessa di un suo studio approfondito da parte di tutti i saggi dell’istituzione. Molte erano le domande sulla sua natura e sul perché fosse nel cuore di quel luogo ancora colmo di misteri irrisolti: si sarebbe rivelato un aiuto indispensabile al benessere delle Westlands - e, perché no, forse di tutta Ardania - o una minaccia da arginare e seppellire?

Grande fu lo sconcerto iniziale quando lui e il Maestro Gerard Notch rinvennero, nel letto di un fiume sotterraneo, un luminescente cristallo azzurro la cui sagoma faceva sospettare l’intaglio di una mente evoluta.
Ma non era facile raggiungere quello strano oggetto, nel cuore delle acque: avrebbero dovuto tornare con altre persone, altre competenze ed esperienze.
Una nuova spedizione fu allestita richiedendo l’aiuto dei migliori combattenti delle Westlands, guidati dalla sapienza di Lord Aart Dreyfus: i Minotauri e la loro furia in battaglia non erano da sottovalutare e le più grandi menti dell’Accademia avevano bisogno di protezione.
Il galeone dalle vele di smeraldo, manovrato dalla maestria di Ike Barrew, giunse rapidamente nell’isola centrale dell’arcipelago dove ancora i gelidi venti del nord sferzavano e dopo vitali raccomandazioni e istruzioni la nutrita compagnia si inabissò nel complesso di caverne infestate da centauri, alberi maledetti e alcuni degli esemplari più comuni della stirpe taurina.
Non fu difficile giungere fino ad un complesso di antiche miniere da cui forse i Devastatori estraevano i metalli per le loro corazze e in cui ampi recinti per il pascolo di strane creature erano stati costruiti, ma più si procedeva e maggiori erano le forze ostili da superare: il Maestro Notch e Valdemar sapevano che non erano lontane le sale del Sovrano dei Minotauri, una creatura temibile ma non invincibile.
Facendosi strada tra i più possenti guerrieri di quella razza si giunse finalmente al cuore del regno bestiale e fu allora che l’esperienza di Dreyfus e dei suoi uomini si rivelò fondamentale per la sconfitta del Sire, cosa che in altre circostanze e con altre forze non sarebbe stato altrettanto facile.

Al termine della battaglia il momento atteso: nel cuore del fiume sotterraneo il cristallo si ergeva, luminescente ed inquietante ma anche difficile da raggiungere in mezzo a spuntoni aguzzi e profonde voragini. Solo la magia del Maestro Zellentarion DeShain supportata da Manfred Leonforte riuscì a condurre i maghi fino a pochi passi dal cristallo, e in un attimo che sembrò durare un’eternità i due raccolsero con attenzione l’artefatto e lo condussero a riva, rinchiudendolo in un baule rinforzato con orialkon costruito allo scopo di isolare qualsiasi influenza quella pietra potesse emanare.

La spedizione era risultata fruttuosa ed il successo era stato raggiunto, la gemma condotta nelle sale dell’Accademia ad Hammerheim con la promessa di un suo studio approfondito da parte di tutti i saggi dell’istituzione. Molte erano le domande sulla sua natura e sul perché fosse nel cuore di quel luogo ancora colmo di misteri irrisolti: si sarebbe rivelato un aiuto indispensabile al benessere delle Westlands - e, perché no, forse di tutta Ardania - o una minaccia da arginare e seppellire?

Zenon Valdemar
Tribunus Plebis dell'Impero di Amon
Tribunus Plebis dell'Impero di Amon