- Tue Nov 29, 2022 7:33 pm
#54664

Relazione sui fatti d’occidente, in data --------
È porgendo riverito omaggio al consiglio degli economi, che questo vostro umile commesso fa nota dettagliata dei fatti recentemente intercorsi sulla piazza d’occidente, in attesa di ulteriori vostre e con la sincera speranza che i nostri detrattori abbiano a riaversi dall’insensata pervicacia che li pone in opposizione a questa nostra onorata società.
Ma, in ossequio al sempre considerato giudizio degli economi, questo vostro umile commesso sospenderà il giudizio e avrà cura di riportare, al netto di perdonabili piccole imprecisioni e commenti che questa mano non può esimersi dall’esprimere, gli eventi susseguitisi negli ultimi mesi e settimane.
Con la benedizione di Awen, patrono dei caritatevoli e dei pietosi.
Servo Vostro,
--------
Rapporto I°, alla data imperiale --------
K-------- invia una missiva ai nostri detrattori, eldar di Valinor, ponendo questione circa la tassa che questi vorrebbero, qualora l’intelletto loro li rendesse abili alla contrattazione, versare presso le casse dell’onorata società, assicurando beni, servizi e speciali trattamenti per le loro genti. L’incarto, con l’onesta proposta di contratto prefirmata, è recapitato ad una delle guide del Bianco Concilio il medesimo giorno: 200.000/duecentomila pezzi d’oro per vaglia su base mensile.
Come sempre, l’onorata società ebbe a disporre un tempo limite per ottenere risposta: ahimè, considerato il minuto donatico e i ricchi proventi assicurati, mi duole sottolineare che, sebbene a ragione, il consiglio degli economi si dimostrò troppo fiducioso e addirittura prorogò la scadenza fissata.
Mai giunse risposta dall’Argur.

Relazione sui fatti d’occidente, in data --------
È porgendo riverito omaggio al consiglio degli economi, che questo vostro umile commesso fa nota dettagliata dei fatti recentemente intercorsi sulla piazza d’occidente, in attesa di ulteriori vostre e con la sincera speranza che i nostri detrattori abbiano a riaversi dall’insensata pervicacia che li pone in opposizione a questa nostra onorata società.
Ma, in ossequio al sempre considerato giudizio degli economi, questo vostro umile commesso sospenderà il giudizio e avrà cura di riportare, al netto di perdonabili piccole imprecisioni e commenti che questa mano non può esimersi dall’esprimere, gli eventi susseguitisi negli ultimi mesi e settimane.
Con la benedizione di Awen, patrono dei caritatevoli e dei pietosi.
Servo Vostro,
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Rapporto I°, alla data imperiale --------
K-------- invia una missiva ai nostri detrattori, eldar di Valinor, ponendo questione circa la tassa che questi vorrebbero, qualora l’intelletto loro li rendesse abili alla contrattazione, versare presso le casse dell’onorata società, assicurando beni, servizi e speciali trattamenti per le loro genti. L’incarto, con l’onesta proposta di contratto prefirmata, è recapitato ad una delle guide del Bianco Concilio il medesimo giorno: 200.000/duecentomila pezzi d’oro per vaglia su base mensile.
Come sempre, l’onorata società ebbe a disporre un tempo limite per ottenere risposta: ahimè, considerato il minuto donatico e i ricchi proventi assicurati, mi duole sottolineare che, sebbene a ragione, il consiglio degli economi si dimostrò troppo fiducioso e addirittura prorogò la scadenza fissata.
Mai giunse risposta dall’Argur.
