[GdS]La difesa del Perfetto
Dopo infinite ricerche era giunto il momento che tutti i Guerrieri del Sangue avevano tanto atteso.
Tutto il necessario richiesto dall’Eldar dalla pelle scura venuto dal sottosuolo, era pronto.
Le numerose scorte di cibo e le rare risorse raccolte nelle terre del Doriath offerte per la protezione di Nolwe, vennero finalmente consegnate al Drow.
Egli, per ringraziare i valorosi Macthar del loro prezioso supporto, diede in dono 3 uova di ragno, sorprendentemente più grandi del dovuto e avvolte da un’impenetrabile tessuto di ragnatela.
“Dovrete nutrirli e proteggerli, il loro valore sarà pari al vostro sacrificio”
Con queste parole il Drow si congedò lasciando così decidere ai Guerrieri del Sangue cosa fare.
Tra gli Alti, ne vennero scelti tre, uno per ogni dono, che avrebbero donato il loro sangue per il nutrimento di queste sacre creature.
Il primo passo fu posizionare separatamente i tre doni in tre luoghi diversi per poter tenerli al sicuro e al riparo da eventuali attacchi.
Il primo, venne affidato allo Yaren Loki, Kel’dhar Ithylrae.
L’ uovo venne sistemato nelle segrete del villaggio. Adagiato su della pelle di Demone e scaglie di Drago Rosso. Con la guida di Kel’dhar, tutti i presenti chiesero aiuto agli antichi Eldar che di sacrificarono per la supremazia della loro stirpe.
Poi venne il turno di Darcassan Liara, che ripose il secondo uovo su di un giaciglio di pelle Vilderon , fiori di Loto e scaglie di Drago nero. Il sacerdote chiese l’aiuto del Perfetto, Luugh, per la protezione del villaggio.
Infine il terzo bozzolo venne affidato a Tiana Tawinyl, che lo ripose in un letto di pelle artica e scaglie di drago bianco. Invitando tutti i presenti a brindare con del nettare della Dea, la Sacerdotessa, offrì il dono alla Figlia, Kelthra.
I tre eletti, sacrificarono ogni Luna il loro sangue per nutrire le creature che man mano sarebbero diventate sempre più forti creando così, un legame indissolubile tra loro.
Con il passare del tempo, le fiere creature furono pronte e libere di proteggere Nolwe,
il villaggio in cui gli Eletti si erano ormai stanziati.
An Ui Luugh, An Ui Kelthra!
Serce ar’Sangwa!