- Sun Oct 23, 2022 11:49 am
#54201
BRUTUS MERCENARIO DI TREMEC
Erano trascorse diverse settimane dal suo approdo a Tortuga, ci arrivò malconcio, stremato, affamato. Un vagabondo al suo limite.
I disagi dei primi giorni finirono presto, l'ambiente libero e rude gli si addiceva,
gli abitanti dell'isola, tutti diversi l'uno dall'altro, erano gente sveglia che sapeva stare al mondo.
Gli fecero subito capire cosa si e cosa non poteva fare. Lo accettò e, complice le botte da orbi, e la minaccia di rompergli
tutte le ossa, smise subito di rubacchiare maldestramente dal primo che capitava.
Dopo poco, iniziarono subito ad accettarlo. Lo vestirono, rasarono e tinsero anche barba e capelli,
da nero corvino a rosso.
"Stai meglio così" sentenziò McGibbs, poche obiezioni uscirono dalla bocca di Brutus, doveva tanto a quel pastore.
Il bisogno di trovare lavoro velocemente, unito all'odio per chi rubava dalle tasche altrui, insieme all'indole
violenta e sadica di Brutus, lo portarono velocemente a fare il mercenario,
spesso in piazza a guardare le genti che andavano e venivano, i marinai in continuo movimento, assicurandosi
che nessuno toccasse quella mandria pittoresca e colorata che erano icittadini di Tortuga.
Spesso veniva chiamato per scortare qualche personalità dell'isola in qualche viaggio, accompagnarlo in una
spedizione, o porlo a spada sguaiata alla testa di una caccia, non si tirava mai indietro.
Da sotto il cappellaccio, sempre appollaiato sulla forca o seduto su qualche botte nella piazza centrale,
era perennemente odorante di alcool, ma vigile e pronto a sfoderare la sciabola.
Era appena diventato membro di una cittadina, vivace e piena di strana gente. Nessuno lo guardava se era ubriaco, o percuoteva fino la morte un ladro. Gli piaceva.
I disagi dei primi giorni finirono presto, l'ambiente libero e rude gli si addiceva,
gli abitanti dell'isola, tutti diversi l'uno dall'altro, erano gente sveglia che sapeva stare al mondo.
Gli fecero subito capire cosa si e cosa non poteva fare. Lo accettò e, complice le botte da orbi, e la minaccia di rompergli
tutte le ossa, smise subito di rubacchiare maldestramente dal primo che capitava.
Dopo poco, iniziarono subito ad accettarlo. Lo vestirono, rasarono e tinsero anche barba e capelli,
da nero corvino a rosso.
"Stai meglio così" sentenziò McGibbs, poche obiezioni uscirono dalla bocca di Brutus, doveva tanto a quel pastore.
Il bisogno di trovare lavoro velocemente, unito all'odio per chi rubava dalle tasche altrui, insieme all'indole
violenta e sadica di Brutus, lo portarono velocemente a fare il mercenario,
spesso in piazza a guardare le genti che andavano e venivano, i marinai in continuo movimento, assicurandosi
che nessuno toccasse quella mandria pittoresca e colorata che erano icittadini di Tortuga.
Spesso veniva chiamato per scortare qualche personalità dell'isola in qualche viaggio, accompagnarlo in una
spedizione, o porlo a spada sguaiata alla testa di una caccia, non si tirava mai indietro.
Da sotto il cappellaccio, sempre appollaiato sulla forca o seduto su qualche botte nella piazza centrale,
era perennemente odorante di alcool, ma vigile e pronto a sfoderare la sciabola.
Era appena diventato membro di una cittadina, vivace e piena di strana gente. Nessuno lo guardava se era ubriaco, o percuoteva fino la morte un ladro. Gli piaceva.
BRUTUS MERCENARIO DI TREMEC