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Colpito dall’Amore

Posted: Sun Oct 10, 2021 12:29 pm
by marhand
E’ un caldo pomeriggio autunnale e al limitare della boscaglia poco a sud dell’Orus Maer un apprendista stregone di nome Erich Le Crone, alla ricerca di una gran quantità di piume, è intento a trafiggere le mostruose arpie abbattendone una dopo l’altra.
Durante lo scontro più feroce con una delle arpie più possenti un brigante che guardingo seguiva Erich colse l’opportunità di aggredire il manipolatore nella speranza di un facile guadagno.
Nella confusione dello scontro il solo apprendista emerse come vincitore tuttavia pagando il prezzo di gravi ferite inflitte dagli artigli dell’arpia e del coltello del criminale.

Niente di particolare o così si direbbe, difatti la zona è conosciuta da molti altri avventurieri non solo per le preziose piume che si possono ottenere scuoiando le bestie alate ma anche per le frequenti aggressioni e furti ad opera di diverse bande criminali.
Degno di nota è ciò che accadde immediatamente dopo: un possente messo divino ricoperto da un piumaggio rosaceo planò delicatamente dinnanzi all’incantatore, la sua aurea come una marea si diffuse nel cuore di Erich portando all’istante una sensazione di amore e pace nel suo cuore. Intimorito e meravigliato restò a bocca aperta per più di qualche secondo finchè l’emissario lo interrogò.

“mio servitore, perché uccidi senza pietà invece di mostrare amore e compassione?”

Cadendo in ginocchio e praticando gesti sacri in rispetto al dio dell’amore guadagnò qualche istante per trovare il coraggio per rispondere, non uscì che qualche balbettio e spiegò al Messo che non aveva avuto altra scelta nella foga dello scontro.

Con voce autorevole ma piena d’amore l’emissario rispose con una massima.

“offri loro baci al posto del fuoco e abbracci al posto della spada”

Con pochi possenti battiti d’ali il messo sparì con la stessa velocità con la quale era comparso, lasciando Erich ad interrogarsi su se stesso e sulla propria fede.

Pensieri inquieti

Posted: Sun Oct 10, 2021 12:39 pm
by marhand
Una conseguenza dell’uso spropositato di Flux, un malore, un miraggio o semplicemente un inganno di qualche strana entità che per chissà quale fine lo vuole tormentare; queste le ipotesi che poco dopo quell’incredibile incontro Erich stava considerando. Se solo non fosse che in più momenti dei giorni successivi all’accaduto con frequenza e forza sempre maggiore come all’improvviso il suo cuore si riempiva di amore impetuoso e passionale.
Inizialmente per concetti ben poco specifici, come la vita stessa, la natura o per il mare ma spaventato da questi improvvisi sentimenti decise di trascorrere due giornate in luoghi isolati e lontani dai centri abitati concentrandosi a raccogliere erbe utili per i suoi studi. Trascorsi questi due giorni in totale solitudine ed essendo riuscito a tenere a bada il proprio animo senza problema alcuno Erich decise di tornare alla Capitale per riprendere il suo percorso di studi all’accademia. Tuttavia già il giorno stesso di ritorno dalla spedizione l’apprendista stregone fu nuovamente colpito da un impeto d’amore spassionato.
Durante una semplice trattativa per la vendita di una piccola quantità di irido bacche alla concittadina Isiris in un battito di ciglio Erich restò sconvolto nell’osservare la fanciulla. Se fino a qualche istante prima alla vista costei non era altro che una persona rispettabile e generosa che lo aveva aiutato in più occasioni senza nulla chiedere in cambio la sua prospettiva cambiò radicalmente ed ai suoi occhi apparve l’immagine di una dea dalla capigliatura rossa.

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Confuso e ammaliato nello stesso istante l’incantatore si trovò nella sua mano sinistra una ghirlanda di bellissimi fiori, spinto dall’amore la consegnò subito come dono senza nemmeno pensare come l’avesse ottenuta, sempre spinto dallo stesso impeto Erich decise di non voler alcun pagamento per le irido bacche.

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Divenuto improvvisamente impacciato nel parlare e rosso in viso il suo comportamento destò perplessità e curiosità alla sua interlocutrice che pur accettando la ghirlanda rifiutò di portarla in capo. Preso improvvisamente dall’affranto e dall’imbarazzo, essendosi quasi come svegliato da un sogno ed avendo ripreso un poco di lucidità, ma continuando a provando amore per la fanciulla Erich le chiese perdono e con gran carriera si diresse verso i Templi della Capitale.

Un incontro con Padre Xen

Posted: Sun Oct 10, 2021 12:42 pm
by marhand
Deciso a capire se i sentimenti provati sono veramente doni di Awen e non malefatte di qualche strana entità Erich si decise a cercare consiglio con un rappresentante dei Giusti. Recatosi al tempio di Crom incontrò un noto e rispettabile sacerdote al servizio della Sacra Chiesa D’Occidente, padre Xen.

Ottenuto un incontro e recatesi in una buia stanza del tempio di Crom il giovane arcanista spiegò nel dettaglio gli avvenimenti che aveva vissuto. Dopo molti istanti di riflessione il sacerdote, ben poco propenso a credere alle parole di Erich, incominciò a proporre ipotesi affatto spiacevoli; a suo parere infatti il messo divino che Erich aveva incontrato non era per certo un inviato di Awen ma poteva anche trattarsi di un “Deva birichino” che si stava prendendo gioco di lui. Xen affermò che storie simili non erano mai state archiviate e dubitò che un messo di Awen potesse andare a donare fiori agli innamorati. Alluse inoltre che questo non poteva essere che qualche stratagemma dell’oscuro e che le sensazioni provate non siano altro che un maleficio.

Se inizialmente era ben attento alle parole del sacerdote e delle sue ipotesi quando questo gli suggerì di recarsi al bordello dell’isola dei pescatori per calmare le proprie sensazioni Erich capì improvvisamente che stava parlando con la persona sbagliata. In un istante il rispetto che provava per il sacerdote crollò; Xen era un sacerdote di Danu e ben poco poteva comprendere l’amore di Awen proprio perché la sua stessa Dea l’aveva rifiutato all’origine del mondo. Il solo consiglio di recarsi in un bordello, insistito per altro più e più volte, fecero capire ad Erich che sicuramente i fedeli ai quali questo sacerdote dava consigli non potevano essere che pescatori e marinai di mala fede e brutta reputazione. Con grande sforzo frenò l’impeto dell’amore che gli imponeva di sgridare il sacerdote nel dare questi squallidi consigli e si fece indicare i responsabili del clero di Awen della Capitale.