- Sat Nov 02, 2019 3:53 pm
#2760
Il vento ululava gelido sull’isola di Helcaraxe. Le onde si infrangevano sulle aspre coste dell’isola.
All’Ombra della Rocca Stridente dei ghiacci, in uno degli stretti fiordi si ergeva il Villaggio di Kaek Valdar.
Oltre le sicure mura e lo sguardo vigile delle guardie la calma regnava.
Solo il suono del vento e dei tuoni lontani si sentiva.
La sala grande, maestosa e imponente sovrasta le piccole e semplici case.
Al suo interno le memorie di eroi passati e i trofei di valorosi Nordici sono esposti con Orgoglio.
Thorgad si accingeva ad affilare con cura la sua ascia runica. Lo scuro Orialkon brillava alla luce del grande fuoco mentre gli intarsi e le incisioni finemente lavorate, risplendevano debolmente di una strana luce mistica.Le sacre rune di Aengus ornavano l’ascia del vecchio guerriero. Pronte per essere bagnate nel sangue di chi osava compromettere con le sue arti il delicato equilibrio del Livmor.
La porta si spalancò di colpo un gelido vento smosse la barba del Nordico intento a curare la sua arma.
Con passi pesanti si fece avanti una figura, un enorme ascia venne scagliata su una panca, conficcasoli solida nel legno Artico delle panche.
Herger lo Jarl del Clan Valdar si imponeva davanti a Thorgad.
“Kveda Syskar, ti stavo cercando”
Disse con voce rauca.
Alzando la testa dall’arma seguì i movimenti del capo Clan siano a quando non si lasciò cadere pesantemente su quello che sembrava grezzo trono.
“Ho delle faccende del branco da farti sbrigare.”
Disse con voce sicura e decisa.
A quelle parole il viso di Thorgad cambiò, i suoi occhi scuri fissarono il Nordico intensamente lasciando riflettere nei suoi occhi di pece le fiamme vive del bracere.
“ Ti ascolto…”
Sistemandosi meglio sul suo Trono, Herger sospirò pesantemente fissando il fuoco prima di proferire parola…
“ Avrai sentito le voci del mago che crea scompiglio nelle valli verdi…
Voglio che scenda nella grandi città del continente e prenda quante più informazioni possibili. Se abbiamo anche la minima possibilità di uccidere quel mago dobbiamo farlo.”
Ascoltando le parole del suo Jarl, il nordico smise di affilare la sua ascia e la soppesò, poi prese parola.
“Ho sentito alcune voci...pare stia creando scompiglio ovunque tranne che qui.
I folli uomini delle valli abusano della magia, stanno pagando caro l’enorme squilibrio delle loro terre.”
Per alcuni attimi fissò lo jarl i suoi occhi erano accessi di rabbia, riprese parola.
“Non ho ancora nessun buon motivo di visitare quelle terre. Ma capisco che i confini sono vicini e la minaccia è grande...Farò quello che chiedi Jarl.”
Herger con tono scontroso e furibondo prese parola.
“ Devi averlo sentito pure tu Thorgad. L’ho percepito tempo fa, lo squilibrio si propaga sino alle nostre isole. Dobbiamo ricercare e distruggere la fonte.”
Brandendo la sua ascia a due mani socchiuse gli occhi e disse con tono pacato.
“Non percepisco ancora i turbamenti del Livmor come te. Gli allenamenti per entrare in comunione con gli spiriti che abbiamo fatto sull’isola mi hanno aperto gli occhi, certo....ma i miei sensi devono ancora svilupparsi.”
Herger prese parola.
“Allora parti e affina la tua abilità, hai tutto quello che ti serve per partire...E ora non perdere altro tempo Syskar.”
Alla fine delle sue parole Thorgad si alzò dirigendosi verso lo Jarl. Posò una mano sulla sua spalla e disse…
“Ha det bra Syskar...avrai mie notizie presto.”
Il vento ululava gelido sull’isola di Helcaraxe. Le onde si infrangevano sulle aspre coste dell’isola.
All’Ombra della Rocca Stridente dei ghiacci, in uno degli stretti fiordi si ergeva il Villaggio di Kaek Valdar.
Oltre le sicure mura e lo sguardo vigile delle guardie la calma regnava.
Solo il suono del vento e dei tuoni lontani si sentiva.
La sala grande, maestosa e imponente sovrasta le piccole e semplici case.
Al suo interno le memorie di eroi passati e i trofei di valorosi Nordici sono esposti con Orgoglio.
Thorgad si accingeva ad affilare con cura la sua ascia runica. Lo scuro Orialkon brillava alla luce del grande fuoco mentre gli intarsi e le incisioni finemente lavorate, risplendevano debolmente di una strana luce mistica.Le sacre rune di Aengus ornavano l’ascia del vecchio guerriero. Pronte per essere bagnate nel sangue di chi osava compromettere con le sue arti il delicato equilibrio del Livmor.
La porta si spalancò di colpo un gelido vento smosse la barba del Nordico intento a curare la sua arma.
Con passi pesanti si fece avanti una figura, un enorme ascia venne scagliata su una panca, conficcasoli solida nel legno Artico delle panche.
Herger lo Jarl del Clan Valdar si imponeva davanti a Thorgad.
“Kveda Syskar, ti stavo cercando”
Disse con voce rauca.
Alzando la testa dall’arma seguì i movimenti del capo Clan siano a quando non si lasciò cadere pesantemente su quello che sembrava grezzo trono.
“Ho delle faccende del branco da farti sbrigare.”
Disse con voce sicura e decisa.
A quelle parole il viso di Thorgad cambiò, i suoi occhi scuri fissarono il Nordico intensamente lasciando riflettere nei suoi occhi di pece le fiamme vive del bracere.
“ Ti ascolto…”
Sistemandosi meglio sul suo Trono, Herger sospirò pesantemente fissando il fuoco prima di proferire parola…
“ Avrai sentito le voci del mago che crea scompiglio nelle valli verdi…
Voglio che scenda nella grandi città del continente e prenda quante più informazioni possibili. Se abbiamo anche la minima possibilità di uccidere quel mago dobbiamo farlo.”
Ascoltando le parole del suo Jarl, il nordico smise di affilare la sua ascia e la soppesò, poi prese parola.
“Ho sentito alcune voci...pare stia creando scompiglio ovunque tranne che qui.
I folli uomini delle valli abusano della magia, stanno pagando caro l’enorme squilibrio delle loro terre.”
Per alcuni attimi fissò lo jarl i suoi occhi erano accessi di rabbia, riprese parola.
“Non ho ancora nessun buon motivo di visitare quelle terre. Ma capisco che i confini sono vicini e la minaccia è grande...Farò quello che chiedi Jarl.”
Herger con tono scontroso e furibondo prese parola.
“ Devi averlo sentito pure tu Thorgad. L’ho percepito tempo fa, lo squilibrio si propaga sino alle nostre isole. Dobbiamo ricercare e distruggere la fonte.”
Brandendo la sua ascia a due mani socchiuse gli occhi e disse con tono pacato.
“Non percepisco ancora i turbamenti del Livmor come te. Gli allenamenti per entrare in comunione con gli spiriti che abbiamo fatto sull’isola mi hanno aperto gli occhi, certo....ma i miei sensi devono ancora svilupparsi.”
Herger prese parola.
“Allora parti e affina la tua abilità, hai tutto quello che ti serve per partire...E ora non perdere altro tempo Syskar.”
Alla fine delle sue parole Thorgad si alzò dirigendosi verso lo Jarl. Posò una mano sulla sua spalla e disse…
“Ha det bra Syskar...avrai mie notizie presto.”
Forgia il tuo valore e tempra il tuo spirito
Thorgad Valdarsen *Bellissimo il libro delle Rune, ma mancano le Ikke*..."Gira il libro str****"
Discord Zenzero#1121
Thorgad Valdarsen *Bellissimo il libro delle Rune, ma mancano le Ikke*..."Gira il libro str****"
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