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Una feroce controffensiva nel Doriath

Poche erano le luci che squarciavano l'ombra della notte del 16 Forense 284. Il silenzio notturno del Doriath era interrotto solo da sibilanti e inquietanti fruscii, e un miscuglio di movimenti lenti e veloci danzavano tra i quasi invisibili alberi che nella notte si ridestavano.

La cavalcata era rapida e assieme ai suoi compagni Pharen squarciava il vento in dorso al suo fedele Arcano.

*Tira le redini con forza*

Pharen si fermò bruscamente, stupito e allarmato dalla presenza di enormi draghi che sostavano sotto la montagna di Ilkorin e con essi alcuni umani con appariscenti tuniche druidiche.

Ai loro piedi molte delle mastodontiche piante cadute e distrutte in varie parti, squarciate da grossi artigli in più punti.

Dan Von Kazer, Nimue, Felagund Lachtor erano i loro nomi.



Seguiti da un esercito di potenti creature e draghi, ci offrirono di unirci per ristabilire l'equilibrio. Un Equilibrio che in effetti mancava ormai da molto nel Doriath, sommerso da potenti creature che avevano preso possesso di gran parte della sacra terra.

I Machtar non si tirarono indietro, la buia notte ne la stanchezza del corpo erano motivi sufficienti per farlo, e mai scelta fu più saggia e audace.

Un duro colpo fu quindi sferrato ai decadentisti in quella notte, un duro colpo per quelle enormi creature che non si aspettavano un prepotente intervento di potenti creature come i draghi uniti alla vendicativa ferocia Machtar.



Mai come questa notte le piante hanno fatto un passo indietro. Abbiamo guadagnato il guado e la via fino a Valinor, abbiamo liberato parte del bosco a nord della piana di Ilkorin liberando anche buona parte del bosco a sud della montagna.



Un improvvisata unione che ha consentito di sferrare una controffensiva senza precedenti.

Ma questo è solo l'inizio. Qualcosa di ancora più potente, numeroso e determinato sta per abbattersi sulle forze decadentiste e ben presto gli Eldar torneranno ad essere padroni della loro stessa casa.