- Fri Mar 21, 2025 1:49 pm
#63055
Garion era uno studioso e un ricercatore, oltre a dedicare molto tempo alla pratica della manipolazione del flux. Erano tutte attività che amava svolgere nella quiete della solitudine, immerso in un'isolata concentrazione.
Era una persona riservata, con pochi amici fidati. Non amava la mondanità e, meno ancora, essere al centro dell'attenzione.
Come fedele di Oghmar, era a suo agio con questa inclinazione. Compiacere il Grigio Sapiente significava soprattutto ascoltare e osservare: una posizione defilata offriva il privilegio di farlo con maggiore facilità.
Ma non quella volta.
Quel pensiero lo tormentava da giorni.
Alla fine, si decise.
Il portale si aprì poco fuori la Fortezza del Sacro Verbo. Garion ne emerse e, col passo fermo di chi sa dove deve andare, si diresse verso la bacheca del Monastero. Estrasse una pergamena e la affisse. Su di essa, con una calligrafia chiara e precisa, era riportato il seguente messaggio:
Sul "Richiamo alla Verità"
Come fedele di Oghmar, non posso lasciare che venga diffusa falsa conoscenza né che vengano creati falsi storici.
Per questo motivo, in riferimento al proclama "Richiamo alla Verità", sento il dovere di pronunciarmi. Essendo stato presente all'incontro avvenuto presso le Isole Magister, posso in coscienza testimoniare che le dichiarazioni attribuite alla diocesi di Loknar non sono mai state pronunciate né trovano alcun riscontro nelle parole della Somma Sacerdotessa della Chiesa Eterna.
Nell'unico frangente in cui si è discusso di peccati e territorialità, anche il Gran Maestro dei Cavalieri dell'Alba ha riconosciuto che certi comportamenti dovrebbero essere considerati eretici a prescindere dalla giurisdizione.
In particolare, Loknar non ha mai rivendicato per sé l'autorità né di giudicare né di punire atti simili. A riprova di ciò, basti ricordare il processo a Thorgun Uruzson: in quell'occasione, Loknar non si è arrogata alcuna autorità esclusiva, ma si è impegnata a cooperare con tutte le diocesi per giungere a un verdetto unanime.
Pur comprendendo le difficoltà del momento che stiamo attraversando, esorto i firmatari del proclama a fare appello alla propria integrità morale e a ritrattare quanto scritto. Non dobbiamo dimenticare che siamo sotto lo sguardo dei Sette: non possiamo affrontare le prove che ci attendono lasciandoci sopraffare dagli eventi e agendo senza scrupoli.
Inoltre, Nerissa è stata chiara sulla necessità di unire i popoli. Escludere due dei tre regni umani non può che condurci alla rovina, considerata la portata dell'impresa che ci attende. Le insinuazioni contenute nel proclama non fanno altro che ostacolare la missione di salvataggio di Suelain, alimentando divisioni e fomentando un clima di ostilità.
La mancanza di correttezza, infatti, non fa che giustificare e accrescere la sfiducia di Hammerheim e Loknar nei confronti delle altre fazioni, minando la possibilità di un fronte unito in battaglia.
Prego dunque per un passo indietro e un segno di buona fede. Per quanto il nostro spirito possa aver vacillato, ciò che possiamo fare è decidere nel presente, facendo tesoro del passato, con lo sguardo rivolto verso il futuro che vogliamo.
Se vogliamo salvare la Veggente, non sarà dividendo le nostre forze che ci riusciremo.
In fede,
Garion Galenus
Era una persona riservata, con pochi amici fidati. Non amava la mondanità e, meno ancora, essere al centro dell'attenzione.
Come fedele di Oghmar, era a suo agio con questa inclinazione. Compiacere il Grigio Sapiente significava soprattutto ascoltare e osservare: una posizione defilata offriva il privilegio di farlo con maggiore facilità.
Ma non quella volta.
Quel pensiero lo tormentava da giorni.
Alla fine, si decise.
Il portale si aprì poco fuori la Fortezza del Sacro Verbo. Garion ne emerse e, col passo fermo di chi sa dove deve andare, si diresse verso la bacheca del Monastero. Estrasse una pergamena e la affisse. Su di essa, con una calligrafia chiara e precisa, era riportato il seguente messaggio:
Sul "Richiamo alla Verità"
Come fedele di Oghmar, non posso lasciare che venga diffusa falsa conoscenza né che vengano creati falsi storici.
Per questo motivo, in riferimento al proclama "Richiamo alla Verità", sento il dovere di pronunciarmi. Essendo stato presente all'incontro avvenuto presso le Isole Magister, posso in coscienza testimoniare che le dichiarazioni attribuite alla diocesi di Loknar non sono mai state pronunciate né trovano alcun riscontro nelle parole della Somma Sacerdotessa della Chiesa Eterna.
Nell'unico frangente in cui si è discusso di peccati e territorialità, anche il Gran Maestro dei Cavalieri dell'Alba ha riconosciuto che certi comportamenti dovrebbero essere considerati eretici a prescindere dalla giurisdizione.
In particolare, Loknar non ha mai rivendicato per sé l'autorità né di giudicare né di punire atti simili. A riprova di ciò, basti ricordare il processo a Thorgun Uruzson: in quell'occasione, Loknar non si è arrogata alcuna autorità esclusiva, ma si è impegnata a cooperare con tutte le diocesi per giungere a un verdetto unanime.
Pur comprendendo le difficoltà del momento che stiamo attraversando, esorto i firmatari del proclama a fare appello alla propria integrità morale e a ritrattare quanto scritto. Non dobbiamo dimenticare che siamo sotto lo sguardo dei Sette: non possiamo affrontare le prove che ci attendono lasciandoci sopraffare dagli eventi e agendo senza scrupoli.
Inoltre, Nerissa è stata chiara sulla necessità di unire i popoli. Escludere due dei tre regni umani non può che condurci alla rovina, considerata la portata dell'impresa che ci attende. Le insinuazioni contenute nel proclama non fanno altro che ostacolare la missione di salvataggio di Suelain, alimentando divisioni e fomentando un clima di ostilità.
La mancanza di correttezza, infatti, non fa che giustificare e accrescere la sfiducia di Hammerheim e Loknar nei confronti delle altre fazioni, minando la possibilità di un fronte unito in battaglia.
Prego dunque per un passo indietro e un segno di buona fede. Per quanto il nostro spirito possa aver vacillato, ciò che possiamo fare è decidere nel presente, facendo tesoro del passato, con lo sguardo rivolto verso il futuro che vogliamo.
Se vogliamo salvare la Veggente, non sarà dividendo le nostre forze che ci riusciremo.
In fede,
Garion Galenus
Garion Galenus - Mago dell'Alba, Accademia delle Arti Arcane
Fu Iruion - Bardo Ingenuo, Awenita delle Sabbie, Signore del Cactus
Elwing: perché non puoi fare lo spelling di awenita senza aww-
Fu Iruion - Bardo Ingenuo, Awenita delle Sabbie, Signore del Cactus
Elwing: perché non puoi fare lo spelling di awenita senza aww-