- Sat Dec 14, 2024 3:21 pm
#62201
Nuovamente una giornata è giunta al termine, il sole è stato completamente inghiottito da una dolce coperta offerta dal mare, lasciando libertà totale all'oscurità di agire per spegnere le luci della terra.
Come ogni sera, di ritorno a casa i miei pensieri pesano come le mura che mi avvolgono fortificando una sicurezza che quasi involontariamente acquisisco giorno dopo giorno;
Una volta dentro il mio scrigno, alimento il fuoco gettando della legna all'interno della bocca del camino, mi spoglio delle vesti che quotidianamente vogliono che io indossi, stappo una nuova bottiglia di vino e mi corico nel letto lasciando che l'oscurità prenda il sopravvento su di me, ma non prima di essermi domandato di nuovo:
Chi sarò domani?
All'improvviso mi sveglio di nuovo.. osservo di fianco a letto e vedo quella veste scura ornamentata da filamenti color oro e quella buffa marmaglia di peli da fermare sul mento, sbuffo, mi alzo e cerco di accendere la candela con l'ultima fiammella rimasta in vita dentro al camino.
Oh no.. sono di nuovo lui?! perché?
Indosso la mia armatura leggera, lego con un laccio la sacca ed infilo all'interno del fodero un paio di pugnali, una volta fuori di casa salgo in sella al mio destriero ed esco nuovamente da queste mura, il vento oggi è presente, meglio così.
Una volta giunto dentro la prima città, grazie al favore delle ombre e dal rumore prodotto dal vento, cammino senza farmi notare per cercare qualche borsa da tagliare, non notando nessuno di primo impatto mi fermo ad attendere come un rapace attende la sua preda, pronto a graffiare con i miei artigli.
Passa del tempo e finalmente sento alcuni zoccoli battere contro le pietre del pavimento di questa vuota e noiosissima piazza, un cavaliere con indosso una corazza si palesa ai miei occhi, così pian piano mi alzo da quell'oscuro e stretto angolo, lo seguo ponendomi alle sue spalle e mentre è intento a sistemare alcune cose dentro uno scrigno ne approfitto per osservare cosa porta con se;
Ahhh che noia.. un'altra sacca povera, nessun oggetto di valore, forse questo è più povero di me!
Deluso torno sui miei passi, osservo il cielo e noto che il sole è di nuovo pronto per lasciarsi sopraffare dalla solita coperta gentilmente offerta dal mare, salgo in sella al mio fido destriero e torno verso casa.
Un'altra giornata è giunta al termine, questa meno succulenta di altre, ma sicuramente una giornata che come quelle precedenti mi lascia tornare all'interno del mio scrigno con l'ormai fedele dubbio su chi sarò domani.
Come ogni sera, di ritorno a casa i miei pensieri pesano come le mura che mi avvolgono fortificando una sicurezza che quasi involontariamente acquisisco giorno dopo giorno;
Una volta dentro il mio scrigno, alimento il fuoco gettando della legna all'interno della bocca del camino, mi spoglio delle vesti che quotidianamente vogliono che io indossi, stappo una nuova bottiglia di vino e mi corico nel letto lasciando che l'oscurità prenda il sopravvento su di me, ma non prima di essermi domandato di nuovo:
Chi sarò domani?
All'improvviso mi sveglio di nuovo.. osservo di fianco a letto e vedo quella veste scura ornamentata da filamenti color oro e quella buffa marmaglia di peli da fermare sul mento, sbuffo, mi alzo e cerco di accendere la candela con l'ultima fiammella rimasta in vita dentro al camino.
Oh no.. sono di nuovo lui?! perché?
Indosso la mia armatura leggera, lego con un laccio la sacca ed infilo all'interno del fodero un paio di pugnali, una volta fuori di casa salgo in sella al mio destriero ed esco nuovamente da queste mura, il vento oggi è presente, meglio così.
Una volta giunto dentro la prima città, grazie al favore delle ombre e dal rumore prodotto dal vento, cammino senza farmi notare per cercare qualche borsa da tagliare, non notando nessuno di primo impatto mi fermo ad attendere come un rapace attende la sua preda, pronto a graffiare con i miei artigli.
Passa del tempo e finalmente sento alcuni zoccoli battere contro le pietre del pavimento di questa vuota e noiosissima piazza, un cavaliere con indosso una corazza si palesa ai miei occhi, così pian piano mi alzo da quell'oscuro e stretto angolo, lo seguo ponendomi alle sue spalle e mentre è intento a sistemare alcune cose dentro uno scrigno ne approfitto per osservare cosa porta con se;
Ahhh che noia.. un'altra sacca povera, nessun oggetto di valore, forse questo è più povero di me!
Deluso torno sui miei passi, osservo il cielo e noto che il sole è di nuovo pronto per lasciarsi sopraffare dalla solita coperta gentilmente offerta dal mare, salgo in sella al mio fido destriero e torno verso casa.
Un'altra giornata è giunta al termine, questa meno succulenta di altre, ma sicuramente una giornata che come quelle precedenti mi lascia tornare all'interno del mio scrigno con l'ormai fedele dubbio su chi sarò domani.
Laert