- Thu May 05, 2022 4:44 pm
#51761
La mezzelfa si alzò dal letto pigramente mentre Aguardar illuminava d'oro la sabbia del Grande Mare, mangiò alcuni datteri e si diresse allo scrittoio. Ripassò brevemente gli appunti, stilò una lista delle cose necessarie e si vestì: era giunto il momento di mettere a frutto gli studi fatti nei giorni precedenti e verificare se la teoria potesse coincidere con la pratica. Si era parlato lungamente del progetto di conservazione della cripta e del suo restauro in Accademia ed era giunta l'ora di fare la sua parte.
Come prima cosa si recò al lavatoio...
"Jasmine, mi serve il tuo aiuto. Mi serve la ricetta di un sapone più delicato possibile, quello che usate per lavare le sete sultanali andrà bene direi"
Aveva segnato tutto con attenzione aggiungendo una nota personale: un ulteriore ingrediente del composto sarebbe stato un fiore degli immortali, esisteva la possibilità che aiutasse a preservare i tessuti o a rinvigorire i colori dati i suoi poteri e di sicuro non avrebbe nuociuto.
Ricontrollò il quaderno:
Fase uno: lavaggio.
L'arazzo dovrà essere staccato e pulito, ad uopo verrà installata una vasca momentanea in prossimità della cripta per non metterlo a rischio con lunghi trasporti (ps: chiedere a Testenio). Dovrà essere immerso in acqua senza strofinarlo e lasciato asciugare disteso, sebbene non al sole diretto per non comprometterne i colori.
Serviva Popara e le sue capacità come alchimista.
Prima di poter conservare l'arazzo andavano sistemate alcune cose...
Fase due: restauro.
Lo stato di conservazione non è pessimo ma in alcuni punti bisognerà applicare dei rammendi invisibili per garantirne la tenuta strutturale. Non potendone stabilire con certezza la fattura (elfica o umana) ma volendo tutelarne l'accuratezza storica l'unico modo di procedere è usare filati molto datati: bisognerà con delicatezza e pazienza disfare di quei tessuti che si trovano nei tesori nascosti più in profondità e rimasti sepolti per molti anni.
Sedette al telaio e iniziò a lavorare, riducendo pezze di stoffa in filati colorati, fragili e dai colori cangianti, e arrotolandoli sulle spolette.
Ora veniva la parte più difficile.
"Pops, alla forgia"
Il vecchio la guardava dubbioso armeggiare con il soffiavetro.
"Cosa stai mettendo in piedi?"
"Shhh, se esplodiamo sarà per una buona causa"
Ripassò mentalmente quanto aveva ipotizzato.
Fase tre: conservazione.
L'arazzo verrà conservato tra due lastre di vetro soffiate dalla più pura sabbia del deserto, lavata e asciugata, per evitare contaminazioni dovute alla salsedine che potrebbero corrodere il delicato tessuto. Tali lastre verranno fatte infondendo il vetro, in fase di soffiatura, con aggiunta di sangue etereo e sangue stabile per aumentarne la durezza e proteggerle da eventuali incidenti di natura arcana.
Era un rischio, probabilmente nessuno ci aveva mai pensato prima.
"Sta pronto Pops, quando diventa come la lava liquida tu versa"
Iniziò a lavorare il materiale, il calore opprimente la obbligò a sistemarsi il velo per riucire a respirare...
"Ora"
Il vetro assorbì il sangue e, nelle speranze della mezzelfa, anche le sue proprietà.
"Puoi andare Pops, devo lavorare da sola adesso. Ho bisogno di concentrazione"
Si recò al banco da lavoro, estrasse i suoi attrezzi in mythril e i lingotti di orialkon infuso osservando il tutto.
Con perizia e pazienza iniziò a cesellare le cerniere pensando al risultato.
Fase quattro: sigillatura.
Le due lastre in vetro saranno chiuse con quattro cerniere di Orialkon infuso, nell'ipotesi che esse entrino in risonanza una volta piazzate aumentando la protezione arcana e stabilizzando quella già garantita dal vetro.
Osservò il risultato finale soddisfatta.
"Siamo custodi della nostra storia e protagonisti del nostro futuro" sussurrò tra se e se.
Ripose tutto con cura nelle sacche dell'ostard avvolgendolo in morbidi panni e si avviò verso la sua tenda. Rimaneva da iniziare a studiare la protezione delle statue, ma non oggi.
Come prima cosa si recò al lavatoio...
"Jasmine, mi serve il tuo aiuto. Mi serve la ricetta di un sapone più delicato possibile, quello che usate per lavare le sete sultanali andrà bene direi"
Aveva segnato tutto con attenzione aggiungendo una nota personale: un ulteriore ingrediente del composto sarebbe stato un fiore degli immortali, esisteva la possibilità che aiutasse a preservare i tessuti o a rinvigorire i colori dati i suoi poteri e di sicuro non avrebbe nuociuto.
Ricontrollò il quaderno:
Fase uno: lavaggio.
L'arazzo dovrà essere staccato e pulito, ad uopo verrà installata una vasca momentanea in prossimità della cripta per non metterlo a rischio con lunghi trasporti (ps: chiedere a Testenio). Dovrà essere immerso in acqua senza strofinarlo e lasciato asciugare disteso, sebbene non al sole diretto per non comprometterne i colori.
Serviva Popara e le sue capacità come alchimista.
Prima di poter conservare l'arazzo andavano sistemate alcune cose...
Fase due: restauro.
Lo stato di conservazione non è pessimo ma in alcuni punti bisognerà applicare dei rammendi invisibili per garantirne la tenuta strutturale. Non potendone stabilire con certezza la fattura (elfica o umana) ma volendo tutelarne l'accuratezza storica l'unico modo di procedere è usare filati molto datati: bisognerà con delicatezza e pazienza disfare di quei tessuti che si trovano nei tesori nascosti più in profondità e rimasti sepolti per molti anni.
Sedette al telaio e iniziò a lavorare, riducendo pezze di stoffa in filati colorati, fragili e dai colori cangianti, e arrotolandoli sulle spolette.
Ora veniva la parte più difficile.
"Pops, alla forgia"
Il vecchio la guardava dubbioso armeggiare con il soffiavetro.
"Cosa stai mettendo in piedi?"
"Shhh, se esplodiamo sarà per una buona causa"
Ripassò mentalmente quanto aveva ipotizzato.
Fase tre: conservazione.
L'arazzo verrà conservato tra due lastre di vetro soffiate dalla più pura sabbia del deserto, lavata e asciugata, per evitare contaminazioni dovute alla salsedine che potrebbero corrodere il delicato tessuto. Tali lastre verranno fatte infondendo il vetro, in fase di soffiatura, con aggiunta di sangue etereo e sangue stabile per aumentarne la durezza e proteggerle da eventuali incidenti di natura arcana.
Era un rischio, probabilmente nessuno ci aveva mai pensato prima.
"Sta pronto Pops, quando diventa come la lava liquida tu versa"
Iniziò a lavorare il materiale, il calore opprimente la obbligò a sistemarsi il velo per riucire a respirare...
"Ora"
Il vetro assorbì il sangue e, nelle speranze della mezzelfa, anche le sue proprietà.
"Puoi andare Pops, devo lavorare da sola adesso. Ho bisogno di concentrazione"
Si recò al banco da lavoro, estrasse i suoi attrezzi in mythril e i lingotti di orialkon infuso osservando il tutto.
Con perizia e pazienza iniziò a cesellare le cerniere pensando al risultato.
Fase quattro: sigillatura.
Le due lastre in vetro saranno chiuse con quattro cerniere di Orialkon infuso, nell'ipotesi che esse entrino in risonanza una volta piazzate aumentando la protezione arcana e stabilizzando quella già garantita dal vetro.
Osservò il risultato finale soddisfatta.
"Siamo custodi della nostra storia e protagonisti del nostro futuro" sussurrò tra se e se.
Ripose tutto con cura nelle sacche dell'ostard avvolgendolo in morbidi panni e si avviò verso la sua tenda. Rimaneva da iniziare a studiare la protezione delle statue, ma non oggi.
Paura e mani, mai avute
Malynna Lethduwe dei Da Mora: Mezzelfa molesta, Ministro con portafoglio
morazor—10/03/2022: ma sotto la voce hobby nel CV hai messo "sparare sulla croce rossa"?
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