Qui i giocatori di The Miracle lasciano imprese, poesie, narrare eventi e grandi avventure avvenute e in svolgimento su Ardania. Linguaggio strettamente ruolistico.
Forse non tutti hanno sentito parlare di me, ma sono una persona piuttosto importante, quaggiù a Tortuga.
La gente mi chiama solo Gibbs da così tanto tempo che ormai ho dimenticato anch'io quale sia il mio primo nome... ma mi sta bene, finché mi offrono grog e birra di qualità per sentire qualcuno dei miei racconti.
Una volta, quando le mie ossa erano più forti, solcavo i mari con la mia ciurma, andavo alla ricerca di tesori e prede, combattevo per i miei dobloni e per ottenere quelli altrui. Ora sono vecchio e in bocca non ho più un dente che sia mio, ma anche la vecchiaia ha i suoi vantaggi.
Ho deciso di godermi tranquillo la mia età, fra alcool e le donne di Blanche, e dare una mano a questo gruppo di giovani, Teschi si chiamano, che mi ricordano tanto me da ragazzo. Il Capitano ha persino i capelli del mio stesso colore!
Faccio di tutto per loro, mi occupo del mercato, do una mano coi registri navali al Nocchiere, anche se è dura concentrarsi a volte con quella sua pelata che riflette la luce.
Ma ecco... perché ho iniziato a parlare?
Ah, giusto. Qualche sera fa stavo dando una mano a quel serpente di Mov con la sua camera, io l'avevo detto al Capitano che il ragazzo non è altro che un damerino ben camuffato ma lei ha voluto tenerselo comunque. Non sono affari miei, ma a me non la conta giusta.
Eravamo lì a spostare sedie e tavoli quando sentiamo qualcuno gridare dal Coccobrillo.
"Hai sentito? Andiamo a vedere."
Non avevo nessuna voglia di andare a vedere ma ho seguito comunque Eckard alla locanda e lì un tizio con un ridicolo cravattino giallo sembrava alla ricerca di qualcuno.
Il tizio in giallo non ci dice il suo nome, non ci dice chi lo manda, non ci dice dove andare, insomma, non ci dice un bel niente! E cosa fa invece? Dà un pezzo di pergamena a Mov, che a quanto pare se la cava nella lettura.
Io l'avevo detto al Capitano che è un damerino.
"Cosa dovremmo fare con questo?"
Ammetto che il ragazzo ha provato ad avere più informazioni, ma Cravattino non aveva intenzione di dirci più del necessario. Credo di averlo anche visto sogghignare sotto a quei suoi stupidi baffetti.
E cosa avremmo dovuto fare secondo lui con quel pezzo di carta straccia?
Mi sono fatto leggere l'indovinello da Mov, ci ho riflettuto a lungo, ho rimuginato... poi ho avuto l'illuminazione.
Hey, io sono a riposo!
Che m'importa? Sarà la Ciurma del Teschio a scervellarsi, mica io!
Io rimarrò qui al Covo ad attendere il loro ritorno e, se vorranno condividere con me i loro racconti davanti ad una bella bottiglia di grog, sarò felice di scolarmela e poi raccontare a voi com'è andata.
Ma non adesso, c'è ancora quel Mov che mi chiama, vuole che lo aiuti a spostare la libreria... prima o poi lo appendo al pennone, quel dannato damerino!
ஃ Kendra Aishtar ஃLa trasformista ♦ Ex Arcimago di Hammerheim ♦ Ex Custode del Sapere di Rotiniel ♦ Ex Primo Ufficiale dei Corsari Scarlatti ♦ Ex Capitano della Ciurma del Teschio ♦ Ex Centurio Classis ♦ Ex Legatus Imperialis ♦ Ex Console Civile ஃ Veterana di Amon ஃ
Oggi ci siamo imbarcati alla volta di uno dei luoghi possibili tra quelli proposti, in cui cercare la donna indicata dall'indizio, Samsara!
Il viaggio è stato lungo ma tutto è filato liscio, ahimè nessun abbordaggio, calma piatta per tutto il tratto.
Approdati all'isola le tende davanti a noi erano parecchie, mentre dirigevamo verso l'ingresso il mio talento nel fiutare le belle donne mi viene in soccorso, mi volto verso l'ingresso di una delle tende, quella allestita a locanda e...una donna ben vestita, troppo elegante per il luogo, richiama la mia attenzione, mi separo dal gruppo e guardando con attenzione dentro noto il tomo nero posto sul tavolo davanti a lei, non indugio oltre e scatto verso i compagni fischiandogli dietro fino a quando non si accorgono della cosa "Credo di averla trovata" questo ho detto e...così è stato, il capitano gli ha sussurrato qualcosa all'orecchio, probabilmente il nome di quel nano, usato come parola d'ordine.
La ragazza senza nulla dire ha dato il tomo al capitano e ci ha augurato buona fortuna per l'impresa.
Il primo passo è fatto!
Eck ha redatto qualche copia, così che ognuno di noi possa farsi un'idea e proporre qualcosa sul da farsi.
Abbiamo poco tempo, ma sono certa che riusciremo a portare a termine l'impresa.
Pare che la Ciurma del Teschio ne abbia macinate di miglia marine in questi giorni. Sono stati praticamente ovunque, il Capitano era esausto quando le ho offerto una bottiglia di birra per rilassarsi un po'.
Come aveva detto Cravattino? Serve gente scaltra? L'ha trovata, eccome se l'ha trovata, ma forse i Teschi alla loro scaltrezza dovrebbero aggiungere un po' di cervello, perché se ne sono andati in giro per Ardania come muli, cercando in ogni buco possibile quella stramaledetta dama col libro nero.
Prima sono sbarcati nelle terre dei gambesecche...
... e se ne sono andati a nord, a sud, a est e a ovest...
... hanno cercato davvero, davvero dappertutto, ma evidentemente non stavano riflettendo bene sull'indizio...
Sono andati a tentativi come dei ciechi, per poco non ho sbottato a ridere in faccia al Capitano mentre me lo raccontava!
Ci credo che fossero esausti, dopo questa serata conoscono meglio loro il Doriath di un gambesecche millenario.
Eppure gli bastava riflettere un po' di più su quell'indizio... ah, se solo avessi dato ascolto al mio vecchio da ragazzino e avessi imparato a leggere! Ci sarei arrivato da solo alla soluzione, eccome! Avevo un vecchio amico, un Eracliano che se ne andava in giro per il mondo ad incantare la gente con la sua abilità coi coltelli. Ora se ne sta a Samsara, è un posto tranquillo, dice lui, basta non andarsene troppo a ovest, lì potresti finire squartato prima ancora di riuscire a dire "aiut!".
Ecco, il giorno dopo aver visitato l'intero continente elfico, i Teschi hanno finalmente avuto l'illuminazione. E poi con loro c'era la vecchia Kat, detta non a caso Chiappe d'Oro: quella donna ha una fortuna incredibile, finisce nei peggiori guai senza neanche rovinarsi la piega ai capelli... e poi, be', ha un fondoschiena davvero niente male.
Dopo una sgangherata ricerca, i Teschi avevano finalmente trovato la donna che cercavano. Non sapevano, però, che quello sarebbe stato solo l'inizio, così, mentre quel donnaiolo del Medico offriva da bere alla bella dama, gli altri, rimasti ancora un po' lucidi, studiavano il libro dov'erano scritti, sorpresa sorpresa, altri quattro indizi.
A quanto pare, ora la ricerca si è spostata da una donna a dei quadri. Il Medico non ne sarà felice, ci scommetto.
Quattro quadri che, insieme, indicano un posto. Un posto che conduce ad un tizio, B.H.
Ma chi diamine è B.H.? E come accidenti gli è venuto in mente di affidare un compito che richiede ingegno ad un branco di gentaglia che è tutta muscoli e niente cervello?
ஃ Kendra Aishtar ஃLa trasformista ♦ Ex Arcimago di Hammerheim ♦ Ex Custode del Sapere di Rotiniel ♦ Ex Primo Ufficiale dei Corsari Scarlatti ♦ Ex Capitano della Ciurma del Teschio ♦ Ex Centurio Classis ♦ Ex Legatus Imperialis ♦ Ex Console Civile ஃ Veterana di Amon ஃ
"Dannazione! Stiamo davvero qui seduti al tavolo a pensare a questi schifosi indovinelli?
Ma per chi ci ha preso questo maledetto B.H.? Che sbruffone." Ecco cosa mi frullava per la testa dopo aver parlato con quella donna al villaggio degli Eracliani, che poi parlato, un parolone, non ha detto nulla e ci ha consegnato quello stramaldetto libro.
Il Capitano non sembra particolarmente entusiasta, come noi: non dobbiamo abbordare nessun veliero, non dobbiamo derubare nessuno, nè tanto meno minacciare qualcuno. Sembra essere una grandissima noia. La promessa dei dobloni è l'unica ossessione che sembra volerci far impegnare....ma non troppo. Dobbiamo trovare questo misterioso "B.H." per avere i dobloni.
Controvoglia ci siamo messi qui, al Coccobrillo, al nostro rientro dall'Arcipelago di Samsara ,tra un boccale di birra e di Grog, a pensare. In testa avevamo il rumore del mare. Il Nocchiere fortunatamente aveva una mappa senza rotte ancora tracciate. Come bambini, ci siamo messi a cerchiare punti sulla mappa, nella speranza che almeno in quattro di questi fossero nascosti i dipinti.
Domani alle prime luci dell'alba salperemo....
Non abbiamo molti giorni, sono passati in fretta i pochi che abbiamo a disposizione. La navigazione è lunga, a tratti difficile, le tempeste si affacciano minacciose all'orizzonte. Non sempre è così semplice raggiungere ogni singolo luogo segnato sulla mappa. Abbiamo bisogno di riposare, ma non possiamo fermarci.....
C'è pochissimo tempo....e mancano solo alcuni luoghi da vedere.
*Appoggiata sul tavolo c'è una mappa piena di scarabocchi*
Per quanto la ragazza non peccasse certo in coraggio, quel giorno la sua fermezza venne meno...
Si era addentrata in quella lugubre foresta spinta da curiosità, avidità e voglia d'avventura, ma forse stavolta aveva fatto il passo più lungo della gamba, almeno è questo ciò che pensava mentre continuava ad addentrarsi nella foresta.
Foresta così fitta e tetra da impedire al minimo spiraglio di luce, di raggiungere il suolo.
Man mano che la vista si adattava all'oscurità, la giovane iniziava a notare i dettagli raccapriccianti del luogo, non ultimo l'odore intenso di muffe e forse, cadaveri. I flebili rumori del bosco lasciavano spazio al fragore di rami spezzati, lievi sussurri come portati dal vento sembravano giungere da ogni luogo e da nessuno, la confusione iniziava a farsi strada finché dei mille sussurri, uno in particolare diverso da tutti, giunse alle orecchie della giovane, un andirivieni di parole , come un flusso di pensieri inarrestabile che si aggiungeva ai suoi, a tratti sovrastandoli, "Damerina", "Schiava", "Mezzosangue", conscia di sè la ragazza afferrò il suo fedele Kryss e più decisa che mai fece strada cercando di farsi guidare da quell'unico sussurro tra tanti, lungo il tragitto non furono poche le difficoltà, prima tra tutte il mantenere la concentrazione.
Dopo un arco di tempo non definito, ma parecchi passi, la ragazza giunse in quella che sembrava una tenda, come abbracciata dai rovi, sembrava esser li da sempre.
Cautamente si avvicinò alla soglia e scostando appena la tenda vide una donna seduta davanti alla sua sfera di cristallo. Il cappuccio copriva gran parte del volto lasciando ben in vista il suo sorriso soddisfatto.
La voce leggermente roca, se pur estremamente sensuale, fu qualcosa di inaspettato, "siediti, ti stavo aspettando" e così Kat fece, nel farlo si guardò intorno e venne attratta da un dipinto quasi fuori contesto e dalla firma riportata sullo stesso "H.B." la strega annuì indicandolo "E' qui che attende, non uno ma tanti, torna dai tuoi amici, se insieme mi ritroverete allora sarà vostro!".
Kat consapevole adesso di ciò che l'aspettava, andò via così come era giunta.
Arrivata ad Amon indirizzò una missiva al capitano ed attese con ansia i suoi compagni.
Insieme tornarono stavolta con meno difficoltà alla tenda della strega che senza nulla dire consegnò il dipinto al capitano.
Il primo quadro era stato recuperato, adesso toccava agli altri 3.
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La Ciurma si è rifatta viva dopo giorni di ricerche.
Sono stanchi, ma sembrano anche piuttosto soddisfatti. A quanto pare, non sono babbei come vogliono dare a vedere!
Ce ne stiamo alla penombra del Coccobrillo, che a quest'ora è sempre molto discreto, lanciando dadi e sorseggiando grog mentre mi aggiornano sulle loro scoperte: sembra che Kat Chiappe d'Oro abbia colpito ancora!
Avevo notato un messaggio alla bacheca del Covo e sapevo che i Teschi avevano preso il largo alla ricerca dei quadri... e infatti, mentre parliamo il Capitano mi mostra una missiva che le è arrivata qualche giorno prima.
E così, la Ciurma ha fatto vela verso Amon per recuperare la Rossa...
Ebbene sì, dopo giorni di inutili ricerche, finalmente la Ciurma iniziava a capirci qualcosa... anche se, a onor del vero, Kat aveva fatto la sua scoperta totalmente a caso. Ma insomma, questo è un dettaglio, non raccontate al Capitano che vi ho detto così.
"Dove da tempo la morte dimora
Vive una dama tra vecchie presenze,
Prave là sono la fauna e la flora,
Vede riflesse le tue sofferenze."
La Ciurma si è fermata poco fuori Amon per sentire cos'aveva da raccontare Kat, dopodiché, prima di riprendere il viaggio verso ovest, ha pensato bene di chiedere alle Carte che cosa il futuro avesse in serbo per loro. Winther se la cava bene con queste cose, a volte le chiedo di leggermi i tarocchi anche se la maggior parte delle volte le cose che mi dice mi mettono i brividi...
"Il Mago indica qualcuno di grande intelligenza, che si lascia guidare dal suo giudizio. La carta del Mondo, Ardania, non è capovolta. E' un bene per noi, è simbolo di completezza."
Tutti segni positivi, no?
No... eh, no.
"Però... Dobbiamo fare attenzione. La Torre è capovolta: simbolo di disfatta. Il crollo. Il fallimento di qualcosa. Ci potranno essere dei fallimenti nel nostro viaggio. Ma con la ragione, arriveremo a completare la missione che ci è stata affidata.
Direi che è un segno."
Ora capite perché mi dà i brividi?
In ogni caso...
Nonostante le parole della ragazzina, i Teschi non si sono persi d'animo e si sono diretti nel folto della foresta a sud di Deanad, un posto che mi mette i brividi quasi quanto Winther. Guidati da Kat, hanno raggiunto una capanna che sembrava disabitata, e invece...
"E' impossibile capirci qualcosa..."
"Non mi viene in mente nulla."
La Ciurma se n'è stata lì a fissare quelle chiazze indistinte di colori per un po', Eckard ha persino tentato di staccare il quadro dalla parete ma senza successo. Poi... be', poi hanno levato le tende, cosa dovevano rimanere a fare lì?
E così hanno pensato bene di dare un'occhiata alla Cattedrale di Danu.
"Vissero un tempo leggende e sovrani
Quando le stirpi eran giovani e forti
Restan di loro ricordi lontani,
Giaccion ormai nella corte dei morti."
Così diceva l'indovinello numero 4, ecco perché hanno immaginato che conducesse alla Cattedrale. So che da quelle parti c'è un cimitero, ci riposa gente importante, Re, Regine e sciocchezze simili... non so, non m'intendo di nobiltà.
Sta di fatto che per poco non venivano arrestati tutti da una ronda di Martelli Dorati, cani bastardi!
Fortunatamente avevano bevuto quegli intrugli che ti cambiano il volto, per cui sono riusciti a svignarsela per un soffio... ma dico io, vale la pena correre tanti rischi per due iniziali?
ஃ Kendra Aishtar ஃLa trasformista ♦ Ex Arcimago di Hammerheim ♦ Ex Custode del Sapere di Rotiniel ♦ Ex Primo Ufficiale dei Corsari Scarlatti ♦ Ex Capitano della Ciurma del Teschio ♦ Ex Centurio Classis ♦ Ex Legatus Imperialis ♦ Ex Console Civile ஃ Veterana di Amon ஃ
I Teschi si sono presi una pausa dal racconto, ma non dalla loro ricerca. Il tempo di una piccola rissa, un paio di cazzotti a Vegard che fanno sempre bene, poi tornano a sedersi dopo aver ripreso fiato.
La loro ricerca li ha condotti prima sul Continente Umano, poi sull'isola dei draghi.
"Sgretola il vento le antiche rovine,
Sempre più sole sul mare che incede
Sabbie solcate da serpi regine
Hanno tramato per renderle prede."
Hanno pensato di andare a fare una visita nell'area più a ovest dell'isola, immaginando che le "serpi regine" fossero i draghi. D'altra parte, si possono considerare dei lucerteloni, no? Non so, non ne capisco molto di rettili.
E poi lì ci sono i resti di quella che sembra un'antica città, sono proprio sul mare. Eppure...
... un bel niente, ecco cos'hanno trovato su quella maledetta isola.
E così se ne sono dovuti tornare al legno e cambiare di nuovo rotta, andando a naso, a tentoni, a casaccio.
Non so a chi di loro sia venuta la malsana idea di visitare l'isola di quelli che il Capitano ha definito gli "Elfi tumefatti". Quelli con la faccia scura, che se ne stanno tutti corrucciati sulla loro isola e scacciano chiunque tenti anche solo di veleggiare nei pressi delle loro coste.
"Oltre i confini del mondo civile
Svetta una torre lambita dal mare
Veglia la gola d'un popolo ostile
Figli perduti tra lacrime amare."
Indovinate un po'?
Esatto! Niente nemmeno lì... anche perché quale torre svetta su quell'isola infame?
A quel punto, probabilmente si sono resi conto che dovevano semplificare, ridimensionare, pensare più in piccolo.
Serpi regine.
Antiche rovine.
Sabbia, sole, mare.
Ci siete arrivati anche voi, vero?
A dire la verità avevo capito anch'io che si trattava del deserto elfico. Era ovvio che fossero gli ophidian! Ma non ho voluto dire nulla ai Teschi perché dopotutto è la loro ricerca, la loro prova... insomma, non sarebbe stato giusto da parte mia intromettermi nei loro affari, sono ragazzi, devono farsi le ossa.
Cosa c'è da ridere?
Comunque, dicevo...
Nonostante siano state due seratacce, fra mostri marini e Hammin arrabbiati, la Ciurma ha trovato due indizi su quattro. Ovviamente è stata Kat ad arrivare per prima sul posto e a scovare il dipinto, cosa vi aspettavate?
Anche stavolta i Teschi se ne sono stati lì a fissare quello scarabocchio per un bel po' di tempo, probabilmente tentavano di incollarselo per bene in mente e capire dove fosse il nascondiglio di B.H.
Ma solo due tele sporcate di colore non sono sufficienti per capire dove si trovi il Pittore, la Ciurma deve trovare gli altri due quadri... e il tempo scorre, aye, eccome se scorre!
Mancano solo pochi giorni e il tempo passa in fretta. Date retta a me, io lo so bene. Mi sembra ieri che queste vecchie ossa reggevano il corpo di un fiero pirata...
ஃ Kendra Aishtar ஃLa trasformista ♦ Ex Arcimago di Hammerheim ♦ Ex Custode del Sapere di Rotiniel ♦ Ex Primo Ufficiale dei Corsari Scarlatti ♦ Ex Capitano della Ciurma del Teschio ♦ Ex Centurio Classis ♦ Ex Legatus Imperialis ♦ Ex Console Civile ஃ Veterana di Amon ஃ
Mancano solo pochi giorni e il tempo passa in fretta...
I Teschi hanno trovato due quadri. Sono a metà del lavoro, ma manca la metà della metà del tempo. Ormai non sanno più dove diamine andare a cercare, eppure ci sono ancora una miriade di luoghi inesplorati da visitare.
Ciascuno di loro passa le giornate a rimuginare e a riflettere, i tavoli del Coccobrillo sono tappezzati di mappe con sopra disegnati cerchi e croci per indicare i luoghi da raggiungere e quelli già esclusi. Mai vista una locanda con più mappe che bottiglie!
Edorel, Falmalonde, Vecchia Amon, Surtur... solo alcune delle tappe in cui i Teschi, insieme o da soli, hanno condotto le proprie ricerche.
Certo che devono essere proprio disperati per andare a ficcarsi in luoghi maledetti come Edorel!
Ogni ricerca era stata un buco nell'acqua. Ogni ricerca però era accomunata da una cosa: in nessuno di questi casi erano state preventivamente consultate le Carte.
Dopo che tutti i marinai hanno lasciato la locanda, il Capitano mi ha confessato a mezza voce che crede che Winther abbia davvero capacità divinatorie, per questo ha cominciato a prendere l'abitudine di chiederle di leggere i tarocchi prima di salpare. Inutile girare a vuoto se prima non si è chiesto l'aiuto del Cieco.
Winther si piazza al centro del ponte di coperta e comincia a mescolare le carte...
La Gran Sacerdotessa.
L'Impiccato.
Il Matto.
Il Mago.
Non sembra un buon segno.
"La Gran Sacerdotessa capovolta. Dobbiamo fare attenzione...
Non rifiutiamo gli aiuti che ci possono arrivare. Aiutiamoci a vicenda. Non dobbiamo aver paura di affrontare l'ignoto... come invece è successo ieri sera. Non lasciatevi spaventare.
L'Impiccato capovolto... so che siamo tutti stanchi di questa ricerca e di questi indovinelli. Stiamo navigando senza rotta. Questa carta si fa molto influenzare da quella che la precede, purtroppo... Dobbiamo stare attenti a non fare passi falsi. Le carte sono tutte capovolte ed assumono un significato piuttosto negativo.
Non dobbiamo essere tracotanti. Non facciamo l'errore di pensare di avere la risposta a tutto.
Il tempo stringe, ma non dobbiamo fare l'errore di voler fare tutto in una sera. La fretta porta a fare passi falsi.
FORZA CIURMA!"
Le parole di Winther non sembrano rassicuranti, ma almeno la Ciurma adesso sa che deve muoversi più cauta e, soprattutto, con più intelligenza.
Non andare di fretta. Non fare passi falsi.
E quale modo migliore di iniziare una ricerca se non con una bella tempesta?
Ceoris, Eldor, Vecchia Loknar... terra, mare. Mare, terra. Niente in entrambi i casi. Un'altra serata buttata.
E così, la sera successiva, i Teschi si ritrovano di nuovo sull'Audace, anche se stavolta non sanno neanche loro dove diamine devono fare vela. Mentre se ne stanno lì sul ponte a ragionare...
"Ah Capitano! Mi stavo dimenticando... oggi ho trovato uno dei quadri!"
Lo so, state pensando anche voi che avrebbe dovuto dirlo prima e che il Capitano avrebbe dovuto darlo in pasto a Crocco, ma quell'Albert o Arthur o come si chiama non è molto sveglio e la Ciurma era troppo stanca per prenderlo a cazzotti.
Be', comunque... meglio tardi che mai, no?
"FRANK, ROTTA VERSO ULTIMO APPRODO!
Ma prima... Winther, a te la parola."
"Anche stasera sono tutte rovesciate.
La Torre capovolta in genere è simbolo di fallimento. Ma nel nostro caso direi... che indicano la fine del nostro percorso. Forse dovremo affrontare ancora qualche avversità, rischieremo il fallimento, ma porteremo a termine il compito.
Il Mondo... stiamo attenti a non fare il passo più lungo della gamba, o rischiamo di farci male.
Infine, quella che tutti temono: la Morte. Certo non è portatrice di buone notizie ed insieme alle altre carte potrebbe indicare che le nostre peripezie non sono ancora terminate.
Siamo angosciati da questo sconosciuto e dalle sue intenzioni, che ci sono ignote.
Non dobbiamo temere la fine ed il termine, c'è sempre una rinascita. Non facciamoci abbattere.
Anche se le carte ci dicono che non abbiamo ancora finito, la fine del sentiero si sta avvicinando."
E così, dopo gli ammonimenti della ragazzina, i Teschi si preparano ad affrontare le gelide lande della Baronia, stavolta con maggiore sicurezza.
Certo, il piccolo Arthur aveva avuto una bella fortuna a trovare quel quadro in un posto tanto angusto e desolato, i marinai si sono dovuti schiacciare uno addosso all'altro per poter entrare in quella minuscola torre!
"Ma che razza di posto... questo quadro almeno non è brutto come gli altri due."
Questo sembra avere qualcosa di familiare, qualcosa che i Teschi hanno già visto. Una struttura, un enorme edificio... Aye, ci sono già stati!
Accidenti, Winther aveva proprio ragione!
Sembra quasi che la Ciurma non abbia bisogno di trovare il quarto quadro per capire dove conducano gli indizi di H.B.!
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Grazie al suo colpo di fortuna i Teschi hanno trovato il terzo quadro, proprio quando avevano quasi perso le speranze. E questo terzo quadro sembra aver sbloccato qualcosa nel cervello dei marinai... aye, esatto, quelle teste bacate hanno capito dove si trova quel maledetto H.B.!
Senza perdere altro tempo il Capitano ordina di fare rotta verso sud, anche se prima il Quartiermastro vuole togliersi una curiosità.
"So che probabilmente non c'entra nulla, ma andiamo a controllare la locanda delle baldracche. Tanto è qui vicino, forza, muovete le chiappe e slegate quelle cime!"
Con l'eleganza che lo contraddistingue, il Mastro Iulian fa mettere tutti gli uomini ai propri posti e solo dopo pochi minuti di navigazione i Teschi approdano su una delle isole Augak, quella più a nord, dove la gente sa esattamente come godersi la vita.
Io non so come sia possibile, ma quell'uomo ha una fortuna che fa invidia a quella di Kat Chiappe d'Oro. In quella locanda i Teschi hanno trovato il quarto quadro! Del tutto a caso! Senza un buon motivo! Nessuno di loro aveva capito che uno degli indizi si riferiva proprio a quel luogo!
A questo punto la Ciurma non ha più alcun dubbio... e scommetto che anche voi avete capito, vero?
Esatto, gente! I Teschi riprendono la navigazione e arrivano dall'altra parte di Ardania, a sud, non troppo lontano dall'enorme covo dei draghi. Raggiungono finalmente il luogo dove questo mistero sarà svelato: l'isola abbandonata, dove dimorano gli Illithyd.
I marinai sbarcano e sembrano frenare a stento la loro voglia di correre in giro alla disperata ricerca di H.B., ma il Capitano vuole prima metterli in guardia.
"... o un figlio di baldracca."
"... o un collezionista."
"Sì, un collezionista di teste."
"... o, data la natura dell'isola, ci ha attirato qui con qualche altro scopo."
Be', le supposizioni dei Teschi non sembrano molto rassicuranti, ma ormai sono qui e non possono tirarsi indietro. Nonostante la possibilità che si presenti qualche pericolo, la curiosità è troppa per abbandonare la missione proprio ora, ora che sono così vicini alla soluzione... o almeno, sembrano esserlo.
"ALLORA ANDIAMO! FORZA, CHIAPPE STRETTE E OCCHI APERTI!
"Troverà pane per i suoi denti... e se non sta attento, me li prendo dalla sua bocca e li metto nella bocca di Eckard."
Con la minaccia del Medico, la Ciurma si divide per andare alla ricerca di... boh, di cosa? Non lo sanno neanche loro, in effetti. Ma dopo pochissimo ecco alcuni di loro di ritorno dopo una ricognizione del capanno degli attrezzi, un luogo tanto brutto quanto anonimo.
"A quanto pare, il nostro uomo si chiama Basil..."
"Cosa? Un libro? Tutto qui?"
Arrr arrr... che beffa! I Teschi pensavano di trovare H.B. in carne ed ossa, probabilmente a prendere il tè con gli Illithyd sulla loro isola, e invece... e invece un doblone bucato! Arrr arrr!
Meglio sfogare ora tutte le risate, non voglio che la Ciurma torni e mi senta ridere!
"Una storia, un'avventura e tante ricchezze", eh?
Ah, Basil, vecchia volpe... ti conviene trovarle davvero, queste ricchezze, se non vuoi che i Teschi ti scannino non appena ti rifarai vivo! Arr arr!
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