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[rosikcool]

Era una tranquilla serata di Madrigale, Kilian era da poco tornato nel villaggio per riposarsi e pregare. La giornata era stata lunga, l’allenamento intenso, la gente strana incontrata lungo il tragitto molta.

Ormai quasi totalmente immerso nella meditazione, qualcosa attirò l’attenzione di Kilian. In lontananza, con la coda dell’occhio, vide un uomo cercare di mimetizzarsi dietro gli enormi tronchi degli alberi di Bosco Vecchio.

L’uomo era molto lontano, coglierne l’identità a quella distanza era praticamente impossibile per un umano.

Abituato ormai a numerosi cicli di caccia nella foresta, e dati i precedenti avvenimenti nel luogo, Kilian però capì subito che la situazione era molto sospetta.

Così si diresse subito vicino quel tronco, e pregò il Veggente. Come previsto, qualcuno era celato nelle ombre, chissà con quali intenzioni.

“Ah ha! Allora avevo visto bene!” – Pensò tra sé e sé.

Le tracce a terra erano ancora fresche, ma Kilian non era in grado di seguirle in modo corretto.
Si fermò qualche istante, cercando di capire come poter far uscire fuori dal nascondiglio l’uomo sospetto, con i mezzi a disposizione.

Gli venne in mente un’idea geniale: “Se qualcuno è venuto fin qui, sicuramente avrà lasciato la sua cavalcatura in zona, se la trovo posso far in modo di farlo uscire fuori!”
Camminando verso Ovest, vide in lontananza un cavallo color fiordaliso.

Kilian capì subito cosa avrebbe dovuto fare: mentre nella mano sinistra manteneva la chiave della barca, con la destra iniziava a guidare il cavallo verso questa.

L’uomo sarebbe rimasto nascosto, col rischio di perdere il proprio cavallo, o si sarebbe mostrato a Kilian?
Nel momento in cui il cavallo stava ormai per salire in barca, dall’alta erba comparve un uomo biondo che, mentre richiamava il cavallo, disse:

“Morirai per questo
Non si spostano i cavalli sui cavalli
Birbante”

Kilian rimase di stucco, cercando di interpretare le parole dell’uomo. Non ebbe neanche il tempo di chiedergli che intenzioni avesse, che quest’ultimo fuggì all’istante verso Nord-Ovest.
Preso l’orso e pregato Oghmar, Kilian decise di mettersi sulle tracce dell’uomo che lo aveva appena minacciato di morte.

Non passò neanche un minuto prima che vide l’uomo, come se nulla fosse successo davanti l’ingresso del monastero dei Cavalieri, intento a chiacchierare con un’altra persona.

“Fate attenzione uomini. Poco fa sono stato minacciato di morte da un tipo che è fuggito, la zona è alquanto pericolosa” – disse Kilian, e se ne andò sperando che l’uomo avesse capito che era stato riconosciuto.

Qualcuno lo aveva minacciato, ma Kilian era riuscito ad ottenere qualche indizio sull’uomo in questione, la faccenda non finiva lì.