- Wed Oct 09, 2019 3:24 pm
#357
Dopo giorni di navigazione intorno al mondo,
Jolet decise di fermarsi per un paio di giorni su una strana isola a nord di Loknar,
era un'isola tranquilla, con un clima caldo umido, forse dovuto alla vicinanza con le isole del fuoco,
ma da nord ogni tanto giungeva un vento gelido, sopratutto la notte.
Al centro dell'isola era presente una locanda nella quale di tanto in tanto
qualche avventuriero decideva di pernottare, ma la cosa che risultava bizzarra
era la presenza di parecchi clienti ma la totale assenza di navi attraccate lungo la costa.
Jolet incuriosita dalla cosa tentò in quei due giorni di corrompere il barista per scucirgli
qualche informazione, ma il tale sembrava fin troppo abituato alla curiosità dei clienti
e le risultò impossibile convincerlo a parlare. Decise dunque di fermarsi per qualche giorno ancora
e in quel periodo approfittò dell'impossibilità di lavorare per dedicarsi al suo manoscritto.
La terza mattina dopo il suo arrivo, si accomodò in uno dei tavolini della piccola veranda e
armata di carta e calamaio iniziò a buttar di getto sui canditi fogli tutto quanto le veniva in mente
del suo precedente viaggio intorno al mondo, quasi fosse una via di mezzo tra un diario e un romanzo.
Dopo alcune ore spese a leggere e rileggere quelle righe, una giovane mezza svestita
con la faccia ancora presa dal sonno e i capelli legati sulla testa con un nastrino bianco
si sedette al suo stesso tavolo iniziando a fissarla insistentemente.
Cosa c'è? Perché mi fissi?
E' solo che è strano vedere gente come te in questa locanda, qui di solito si incontrano solo
ricchi mercanti in cerca di compagnia, vecchi maniaci pervertiti... prostitute... ma non si vede mai
gente di cultura... che stai scrivendo?
Bhè, sono solo il resoconto dei viaggi fatti nell'ultimo mese, sono stata in parecchi posti e
sto cercando di appuntarmi tutte le cose che ho scoperto e segnarmi i posti in cui devo ancora andare.
E qual'è il prossimo posto che vuoi visitare? Qui si ferma un sacco di gente diretta a Zaar Vagor ma...
sono sempre meno quelli che fanno ritorno...
Zaar Vagor? che posto è?
E' il regno delle ombre, l'isola del demone dormiente... così la chiamano.. ma non ci sono mai stata...
piuttosto, raccontami qualcosa dei tuoi viaggi, sei stata in qualche bel posto?
Bhe, sto girando il mondo in cerca di Alberi Famosi, ma a quanto pare molti sono in luoghi impossibili da visitare..
Sono stata in un bosco nel continente elfico dove ci sono alberi con il tronco rosso sangue,
e ne ho trovato uno nelle terre degli orchi, con il tronco che sembra incenerito...
ho sentito parlare di un albero immenso al centro di Valinor, ma pare sia impossibile entrarci...
però sono stata su Ankor Drek! e li ne ho trovato uno enorme vicino la cittadina di Vessa...
poi ho sentito parlare di un frassino bianco che dovrebbe essere sull'isola di Helcaraxe...
quella sarà la mia prossima meta... spero un giorno di riuscire a vederli tutti...
Ma come mai sei così interessata agli alberi? sei un'erborista?
Oh, no... non si tratta di quello... è che mio nonno tanti anni fà ha iniziato degli studi sulle creature vegetali
hai presente quelle creature tipo gli Odic, i salici... insomma... aveva scoperto delle cose... e io sto cercando
di approfondire quei suoi studi.. quindi ecco...
Ad un tratto un urlo echeggiò in tutta la locanda, qualcuno stava chiamando la ragazza maledicendo l'elfo
che gliel'aveva portata anni prima. Jolet trasalì e rimase immobile fissando gli occhi
di colei che tutto ad un tratto raggelò e si incupì.
Scusami, devo andare... a quanto pare Vashnaar non se l'è preso nemmeno stanotte...
quel vecchio bastardo non si vuole decidere a tirare le cuoia!
Jolet rimase quindi da sola, chiuse il libro e si affacciò dalla lunga balconata per fissare l'orizzonte.
Helcaraxe... Zaar Vagor... Hammerheim... dove dovrei andare per prima?
continua...
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Jolet decise di fermarsi per un paio di giorni su una strana isola a nord di Loknar,
era un'isola tranquilla, con un clima caldo umido, forse dovuto alla vicinanza con le isole del fuoco,
ma da nord ogni tanto giungeva un vento gelido, sopratutto la notte.
Al centro dell'isola era presente una locanda nella quale di tanto in tanto
qualche avventuriero decideva di pernottare, ma la cosa che risultava bizzarra
era la presenza di parecchi clienti ma la totale assenza di navi attraccate lungo la costa.
Jolet incuriosita dalla cosa tentò in quei due giorni di corrompere il barista per scucirgli
qualche informazione, ma il tale sembrava fin troppo abituato alla curiosità dei clienti
e le risultò impossibile convincerlo a parlare. Decise dunque di fermarsi per qualche giorno ancora
e in quel periodo approfittò dell'impossibilità di lavorare per dedicarsi al suo manoscritto.
La terza mattina dopo il suo arrivo, si accomodò in uno dei tavolini della piccola veranda e
armata di carta e calamaio iniziò a buttar di getto sui canditi fogli tutto quanto le veniva in mente
del suo precedente viaggio intorno al mondo, quasi fosse una via di mezzo tra un diario e un romanzo.
Dopo alcune ore spese a leggere e rileggere quelle righe, una giovane mezza svestita
con la faccia ancora presa dal sonno e i capelli legati sulla testa con un nastrino bianco
si sedette al suo stesso tavolo iniziando a fissarla insistentemente.
Cosa c'è? Perché mi fissi?
E' solo che è strano vedere gente come te in questa locanda, qui di solito si incontrano solo
ricchi mercanti in cerca di compagnia, vecchi maniaci pervertiti... prostitute... ma non si vede mai
gente di cultura... che stai scrivendo?
Bhè, sono solo il resoconto dei viaggi fatti nell'ultimo mese, sono stata in parecchi posti e
sto cercando di appuntarmi tutte le cose che ho scoperto e segnarmi i posti in cui devo ancora andare.
E qual'è il prossimo posto che vuoi visitare? Qui si ferma un sacco di gente diretta a Zaar Vagor ma...
sono sempre meno quelli che fanno ritorno...
Zaar Vagor? che posto è?
E' il regno delle ombre, l'isola del demone dormiente... così la chiamano.. ma non ci sono mai stata...
piuttosto, raccontami qualcosa dei tuoi viaggi, sei stata in qualche bel posto?
Bhe, sto girando il mondo in cerca di Alberi Famosi, ma a quanto pare molti sono in luoghi impossibili da visitare..
Sono stata in un bosco nel continente elfico dove ci sono alberi con il tronco rosso sangue,
e ne ho trovato uno nelle terre degli orchi, con il tronco che sembra incenerito...
ho sentito parlare di un albero immenso al centro di Valinor, ma pare sia impossibile entrarci...
però sono stata su Ankor Drek! e li ne ho trovato uno enorme vicino la cittadina di Vessa...
poi ho sentito parlare di un frassino bianco che dovrebbe essere sull'isola di Helcaraxe...
quella sarà la mia prossima meta... spero un giorno di riuscire a vederli tutti...
Ma come mai sei così interessata agli alberi? sei un'erborista?
Oh, no... non si tratta di quello... è che mio nonno tanti anni fà ha iniziato degli studi sulle creature vegetali
hai presente quelle creature tipo gli Odic, i salici... insomma... aveva scoperto delle cose... e io sto cercando
di approfondire quei suoi studi.. quindi ecco...
Ad un tratto un urlo echeggiò in tutta la locanda, qualcuno stava chiamando la ragazza maledicendo l'elfo
che gliel'aveva portata anni prima. Jolet trasalì e rimase immobile fissando gli occhi
di colei che tutto ad un tratto raggelò e si incupì.
Scusami, devo andare... a quanto pare Vashnaar non se l'è preso nemmeno stanotte...
quel vecchio bastardo non si vuole decidere a tirare le cuoia!
Jolet rimase quindi da sola, chiuse il libro e si affacciò dalla lunga balconata per fissare l'orizzonte.
Helcaraxe... Zaar Vagor... Hammerheim... dove dovrei andare per prima?
continua...
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Tesoriere delle Westlands e Rettore dell'Accademia delle Arti di Hammerheim: Jolet Tudas#0620