- Sat Oct 19, 2019 12:19 am
#1533
"Sottofondo"
Il giovane cacciatore era intento a leggere una rozza pelle di tricheco appesa alla bacheca.
Un vento freddo gli spostava appena il pesante mantello di pelliccia bianco mentre qualche fiocco di neve cominciava a cadere lentamente
Il 17 esimo giorno di Orifiglia a partire dalla mezz'ora della 21 esima ora del giorno, si terrà la festa di Hulborgord.
Festeggeremo il termine dei lavori nella cittadina e verranno rilanciate le attività commerciali.
Si svolgerà il tradizionale Kessel in Fiera con ricchi premi in palio.
Si potrà pagare anche in legna comune che verrà quotata 8 monete a ciocco. Ogni biglietto del Kessel in Fiera avrà il valore di 2500 monete.
Timbro e Firma dello Jarl Nero
Timbro e una X dello JArl Bianco
Pensò tra sè mentre con passi pesanti ritornava al Picco dell'Aquila dopo la sua consueta caccia in Baronia.
Verso la 21esima ora della sera, quando Nut timidamente si ritagliava il suo posto nel cielo stellato, la sua attenzione fu attirata dal rumore di zoccoli.
Non era raro trovare qualche viandante al Picco ma quando la strana figura coperta da una semplice tunica verde scese dal destriero, sul volto del cacciatore comparve un sincero sorriso.
Era il vecchio Eredrik con cui solitamente scambiava piume e legna in cambio di archi e frecce.
Pare che anche lui fosse giunto fin nel freddo nord per partecipare alla fiera di Hulborg.
I due si avviarono insieme verso est, percorrendo il sentiero di terra battuta che collegava il villaggio del Picco a quello di Hulborg.
Hulborg aveva appena visto finire i lavori di ristrutturazione che ne avevano modifcato l'aspetto facendolo assomigliare ad un avamposto di frontiera.
Palizzate e fossati anticipavano alte e resistenti mura di legno che andavano a fondersi poi verso le alte montagne.
La luce delle fiaccole illuminava il pesante cancello di ferro e alcune parti delle mura.
Gli stendardi del Clan Kessel sventolavano debolmente al freddo vento proveniente da nord.
La gente all'interno delle mura era in fermento, correndo per sistemara le utlime cose in attesa degli ospiti provenienti dalle altre terre.
Turas e Vargos pattugliavano attentamente, organizzandosi per mantenere l'ordine.
L'aria che si respirava però era goliardica e rilassata, influezando anche l'animo di Einar che decise di comprare anche due biglietti per la fiera.
Forse Odal gli sarebbe stata propizia quella sera.
Pian piano ecco piccoli gruppi di ospiti arrivare.
Amoniani dalla Guerriera, Cavalieri dell'Alba dal monastero, Loknariani dal manto nero e tuniche cupe dalle terre selvagge insieme a Corsarsi e Tremecciani dal lontano deserto.
Anche qualche spaesato Alvar di Rotiniel presenziò rischiando di far scaldare gli animi con un gruppo di Dverg provenienti dalla Gemma.
L'aria si riempì di voci straniere, mentre colori inusuali al Nord riempivano la scena dominata solitamente dal bianco della neve e dal grigiore delle montagne.
Einar osservò con attenzione i presenti domandandosi quali lunghi viaggi avessero intrapreso pur di essere presenti a quell'evento.
Quando Nut ormai era alta in cielo ecco finalmente la famosa fiera prendere vita.
Lo Jarl nero radunò i presenti spiegando come si sarebbero svolte le cose:
A chi aveva comprato il biglietto era stato consegnato un semplice foglio con scritto al suo interno un nome; a volte il nome di una runa o di un semplice albero, altre volte invece una carica del nord come Biarki o Vargos.
Quando lo Jarl nero avrebbe chiamato prioprio quel nome, il possessore del biglietto era fuori dai giochi.
Durante l'estrazione i partecipanti però potevano intavolare trattative per scambiare o vendere i loro rispettivi biglietti.
Einar osservò curioso lo svolgersi degli eventi, mentre con un sorriso osservava la disperazione o il fermento dei presenti in attesa del prossimo nome estratto.
Tuonò con forza il vecchio Jarl mentre gli ospiti parlavano e trattavano sottobanco per strappare un prezzo favorevole.
Più tardi, alla fine dell'asta molti ospiti si diressero verso il piccolo banco dove Helaine Skoll, la taverniera della "tana del Lupo Grigio" serviva gli ospiti con birra, carne arrostita e idromele.
Non mancarono le tensioni quella sera, dapprima tra Dverg e Alvar poi tra Loknariani e Amoniani.
Einar scosse appena il capo nel sentire e vedere quelle frecciatine e velate minacce.
Si diresse così verso la locandiera sperando che ci fosse rimasto qualcosa anche per lui, mentre Nut alta nel cielo continuava ad illuminare con la sua luce candida la fine di quella serata.
Il giovane cacciatore era intento a leggere una rozza pelle di tricheco appesa alla bacheca.
Un vento freddo gli spostava appena il pesante mantello di pelliccia bianco mentre qualche fiocco di neve cominciava a cadere lentamente
Il 17 esimo giorno di Orifiglia a partire dalla mezz'ora della 21 esima ora del giorno, si terrà la festa di Hulborgord.
Festeggeremo il termine dei lavori nella cittadina e verranno rilanciate le attività commerciali.
Si svolgerà il tradizionale Kessel in Fiera con ricchi premi in palio.
Si potrà pagare anche in legna comune che verrà quotata 8 monete a ciocco. Ogni biglietto del Kessel in Fiera avrà il valore di 2500 monete.
Timbro e Firma dello Jarl Nero
Timbro e una X dello JArl Bianco
Uhm una fiera...non le amo molto...troppa gente per i miei gusti ma non nego che prendermi una pausa dai miei allenamenti non sarebbe male.
Spero ci siano almeno birre e carne in abbondanza, e che magari ci scappi pure qualche rissa;
non è una vera festa senza denti che saltano!
Pensò tra sè mentre con passi pesanti ritornava al Picco dell'Aquila dopo la sua consueta caccia in Baronia.
Verso la 21esima ora della sera, quando Nut timidamente si ritagliava il suo posto nel cielo stellato, la sua attenzione fu attirata dal rumore di zoccoli.
Non era raro trovare qualche viandante al Picco ma quando la strana figura coperta da una semplice tunica verde scese dal destriero, sul volto del cacciatore comparve un sincero sorriso.
Era il vecchio Eredrik con cui solitamente scambiava piume e legna in cambio di archi e frecce.
Pare che anche lui fosse giunto fin nel freddo nord per partecipare alla fiera di Hulborg.
I due si avviarono insieme verso est, percorrendo il sentiero di terra battuta che collegava il villaggio del Picco a quello di Hulborg.
Hulborg aveva appena visto finire i lavori di ristrutturazione che ne avevano modifcato l'aspetto facendolo assomigliare ad un avamposto di frontiera.
Palizzate e fossati anticipavano alte e resistenti mura di legno che andavano a fondersi poi verso le alte montagne.
La luce delle fiaccole illuminava il pesante cancello di ferro e alcune parti delle mura.
Gli stendardi del Clan Kessel sventolavano debolmente al freddo vento proveniente da nord.
La gente all'interno delle mura era in fermento, correndo per sistemara le utlime cose in attesa degli ospiti provenienti dalle altre terre.
Turas e Vargos pattugliavano attentamente, organizzandosi per mantenere l'ordine.
L'aria che si respirava però era goliardica e rilassata, influezando anche l'animo di Einar che decise di comprare anche due biglietti per la fiera.
Forse Odal gli sarebbe stata propizia quella sera.
Pian piano ecco piccoli gruppi di ospiti arrivare.
Amoniani dalla Guerriera, Cavalieri dell'Alba dal monastero, Loknariani dal manto nero e tuniche cupe dalle terre selvagge insieme a Corsarsi e Tremecciani dal lontano deserto.
Anche qualche spaesato Alvar di Rotiniel presenziò rischiando di far scaldare gli animi con un gruppo di Dverg provenienti dalla Gemma.
L'aria si riempì di voci straniere, mentre colori inusuali al Nord riempivano la scena dominata solitamente dal bianco della neve e dal grigiore delle montagne.
Einar osservò con attenzione i presenti domandandosi quali lunghi viaggi avessero intrapreso pur di essere presenti a quell'evento.
Quando Nut ormai era alta in cielo ecco finalmente la famosa fiera prendere vita.
Lo Jarl nero radunò i presenti spiegando come si sarebbero svolte le cose:
A chi aveva comprato il biglietto era stato consegnato un semplice foglio con scritto al suo interno un nome; a volte il nome di una runa o di un semplice albero, altre volte invece una carica del nord come Biarki o Vargos.
Quando lo Jarl nero avrebbe chiamato prioprio quel nome, il possessore del biglietto era fuori dai giochi.
Durante l'estrazione i partecipanti però potevano intavolare trattative per scambiare o vendere i loro rispettivi biglietti.
Einar osservò curioso lo svolgersi degli eventi, mentre con un sorriso osservava la disperazione o il fermento dei presenti in attesa del prossimo nome estratto.
Chi ha il Vargos venga qui da me perchè è fuori dall'asta! Forza scambiate i vostri biglietti con gli altri, siete pronti a tentare la fortuna questa sera?
Tuonò con forza il vecchio Jarl mentre gli ospiti parlavano e trattavano sottobanco per strappare un prezzo favorevole.
Più tardi, alla fine dell'asta molti ospiti si diressero verso il piccolo banco dove Helaine Skoll, la taverniera della "tana del Lupo Grigio" serviva gli ospiti con birra, carne arrostita e idromele.
Non mancarono le tensioni quella sera, dapprima tra Dverg e Alvar poi tra Loknariani e Amoniani.
Einar scosse appena il capo nel sentire e vedere quelle frecciatine e velate minacce.
Che senso ha nascondere dietro falsi sorrisi e false parole di cortesia le proprie reali intenzioni e sentimenti?
Bha! Ecco perchè preferisco la vita solitaria nei boschi...almeno lì il tuo avversario è palese e tutti e due dobbiamo lottare per la sopravvivenza!
Non per politca, non per religione, ne per ricchezze...
Solo un Suver può preferire le minaccie e le piccole dimostrazioni di forza quando un banchetto di carne e idromele lo attendono!
Si diresse così verso la locandiera sperando che ci fosse rimasto qualcosa anche per lui, mentre Nut alta nel cielo continuava ad illuminare con la sua luce candida la fine di quella serata.
"Halfdan, del Picco"
"Vegurinn til Valhallar"
Michael604/Halfdan#3185
Egli fu: Einar Isvargr, "Neve e Sangue"
Valgard, "Il Figlio dell'Onda" (incompleto)
Daryos, "Un coltello nel buio"
"Vegurinn til Valhallar"
Michael604/Halfdan#3185
Egli fu: Einar Isvargr, "Neve e Sangue"
Valgard, "Il Figlio dell'Onda" (incompleto)
Daryos, "Un coltello nel buio"