Liberatori e Creatori
Posted: Fri Jul 21, 2023 12:14 am
I Qwaylar raccontano che Oxossi insieme al fratello Gu vivevano combattendo gli spiriti maligni che minacciavano Yarda .
Generati da Mami Tata e da Shoixal, Oxossi era un grande cacciatore e con il suo arco era infallibile mentre suo fratello era un guerriero ineguagliabile e con la sua lancia insanguinata non aveva rivali.
Si narra che una volta i due fratelli avventuratosi nel cuore della giungla con lo scopo di trovare la casa di loro padre Shoixal giunsero in una grotta ricolma di ragni e nel suo profondo incontrarono la padrona del luogo, un'enorme ragno nero.
Questa chiese loro il motivo dell'irruzione nella sua tana ed i due spiegarono che erano alla ricerca della casa del padre.
Essa disse loro conosceva la strada che avrebbero dovuto percorrere ma aggiunse che durante il loro tragitto verso la dimora di Shoixal avrebbero incontrato quattro grandi ostacoli:
Una gola dentro una montagna con enormi massi che schiacciavano i passanti
Una palude divorata da canne di bamboo talmente taglienti che dilaniavano le membra di chiunque osasse avventurarsi
Un angolo di savana con cosi tanti Cactus con aghi tanto appuntiti che nessuno avrebbe mai provato ad attraversare
Ed infine delle sabbie mobili che divoravano chiunque le toccasse.
Essa diede ad entrambi due amuleti per proteggerli da queste avversità una piuma per soggiogare i nemici ed una penna per salvare loro la vita ed indico loro una scalinata cristallina al centro del grande lago della Giungla che li avrebbe portati in cielo nella casa di Shoixal.
Grazie a queste due penne riuscirono a superare gli ostacoli preannunciato dall'enorme ragno e percorsa l'enorme ed interminabile scalinata raggiunsero la dimora di Shoixal, un palazzo irradiato di luce che emettevano anche tutti i suoi occupanti.
Tra questi c'erano una bellissima donna e un bruco enorme di nome Bahuni si avvicino loro con fare gentile ma la donna, senza aprire bocca, si alzò di scatto e dopo aver allontanto il bruco legò i due fratelli come un fagotto con una corda di luce .
Al suo rientro, Shoixal informato dell'accaduto si interessò subito di sapere chi avesse osato varcare la soglia di casa sua.
Sua moglie lo invitò alla calma, ma egli non ne volle sapere e subito aprì il fagotto tenuto fermo dalla corda e ne scoprì i due fratelli, e decise di metterli alla prova per capire se fossero meritevoli della sua presenza.
Per prima cosa li scaraventò su delle punte di lancia ma i due si tennero ben saldi alle piume che la donna ragno ebbe dato loro e volarono sopra la minaccia.
Tentò poi di scottarli e bruciarli per mezzo del vapore, ma anche questa idea ben presto fu abbandonata dopo che nuovamente le piume li trattero in salvo.
Infine, caricò una pipa di medicina con del tabacco avvelenato ma il bruco avvicinatosi loro di soppiatto li mise in guardia e dette ai due delle maschere tribali per non subire gli effetti dei fumi velenosi.
Shoixal accortosi della premura del bruco decise di bruciarlo vivo all'istante.
Shoixal, vedendo che i giovani anche dopo quest' ultima prova erano vivi, ascoltò la loro storia e li riconobbe come figli.
Egli a quel punto volle sapere il motivo della loro visita, e loro spiegarono che erano giunti fin li per avere delle armi divine da usare contro I figli di Sakapta chiamati Anaye che minacciavano tutta Yarda.
Egli informò poi i due fratelli che Yeitso, il capo dei Anaye, era anch'egli suo figlio, ma fornì comunque ai due armi potenti, un'arco con frecce a forma di folgore ed una lancia con inciso un raggio di sole inoltre gli affidò Gofero il Re Talpa che tempo prima era stato fatto prigioniero in quanto sovrano del regno sotto la giungla dove Shoixal non arrivava e non era venerato,per punizione il loro Re fu rapito con la promessa che il giorno in cui avesse dimostrato il suo valore e devozione sarebbe stato liberato.
Shoixal decise che era l'occasione per dimostrato la sua fede e fedeltà .
Discesi nuovamente sulla terra grazie ad un apertura nel cielo chiamata Yagahoka, andarono dritti verso la tana di Yeitso.
Questo era un mostro ricoperto di squame con delle fauci enormi.
Ma i due non si lasciarono intimorire e lo ammazzarono, squartandolo e prendendo dal suo corpo le squame.
Gu, da solo poi uccise anche Teelget, che era un enorme quadrupede con le corna da alce dalla pelle dura come la roccia ma mentre i due combattevano Gofero si lancio sulla temibile bestia e arrampicatosi sul petto scavo un tunnel all'altezza del cuore,Gu grazie all'aiuto dell'eroica talpa riuscì a raggiungere il cuore del mostro e lo trafisse con una lancia con inciso il sole .
Il grosso quadrupede, nel tentativo di reagire al colpo letale inflittogli, cercò di colpire a sua volta l' aggressore, ma Gofero si immolò salvando Gu, una volta morta la bestia Gu strappò le corna del corpo esanime della bestia.
Le ultime specie di Anaye a subire i colpi dei due fratelli, furono i Tsenahale, che erano delle enormi bestie, dall' aspetto simile a quello dell' aquila e con enormi zampe, che in seguito nel bel mezzo del combattimento cercarono di stritolare il giovane Gu che però venne salvato da Oxossi che riuscì con una freccia folgore a colpire il mostro letalmente.
Annientati anche l'ultimo di questi nemici i due fratelli strapparono loro le penne,da cui si formarono piccoli uccelli come scriccioli e usignoli,della corna di di Teelget si generarono tutti gli animali della giungla mentre dalle squame di Yietso nacquero tutti i pesci.
In ricordo di questa gesta i Qwaylar tutt'ora ornano le loro maschere e capigliature con Piume, vestono squame di pesce e portano vistosi copricapi con corna di cervo. Inoltre rispettano gli animali che tengono come fidati compagni in memoria dei sacrifici eroici di Gofero e Bahuni.
Generati da Mami Tata e da Shoixal, Oxossi era un grande cacciatore e con il suo arco era infallibile mentre suo fratello era un guerriero ineguagliabile e con la sua lancia insanguinata non aveva rivali.
Si narra che una volta i due fratelli avventuratosi nel cuore della giungla con lo scopo di trovare la casa di loro padre Shoixal giunsero in una grotta ricolma di ragni e nel suo profondo incontrarono la padrona del luogo, un'enorme ragno nero.
Questa chiese loro il motivo dell'irruzione nella sua tana ed i due spiegarono che erano alla ricerca della casa del padre.
Essa disse loro conosceva la strada che avrebbero dovuto percorrere ma aggiunse che durante il loro tragitto verso la dimora di Shoixal avrebbero incontrato quattro grandi ostacoli:
Una gola dentro una montagna con enormi massi che schiacciavano i passanti
Una palude divorata da canne di bamboo talmente taglienti che dilaniavano le membra di chiunque osasse avventurarsi
Un angolo di savana con cosi tanti Cactus con aghi tanto appuntiti che nessuno avrebbe mai provato ad attraversare
Ed infine delle sabbie mobili che divoravano chiunque le toccasse.
Essa diede ad entrambi due amuleti per proteggerli da queste avversità una piuma per soggiogare i nemici ed una penna per salvare loro la vita ed indico loro una scalinata cristallina al centro del grande lago della Giungla che li avrebbe portati in cielo nella casa di Shoixal.
Grazie a queste due penne riuscirono a superare gli ostacoli preannunciato dall'enorme ragno e percorsa l'enorme ed interminabile scalinata raggiunsero la dimora di Shoixal, un palazzo irradiato di luce che emettevano anche tutti i suoi occupanti.
Tra questi c'erano una bellissima donna e un bruco enorme di nome Bahuni si avvicino loro con fare gentile ma la donna, senza aprire bocca, si alzò di scatto e dopo aver allontanto il bruco legò i due fratelli come un fagotto con una corda di luce .
Al suo rientro, Shoixal informato dell'accaduto si interessò subito di sapere chi avesse osato varcare la soglia di casa sua.
Sua moglie lo invitò alla calma, ma egli non ne volle sapere e subito aprì il fagotto tenuto fermo dalla corda e ne scoprì i due fratelli, e decise di metterli alla prova per capire se fossero meritevoli della sua presenza.
Per prima cosa li scaraventò su delle punte di lancia ma i due si tennero ben saldi alle piume che la donna ragno ebbe dato loro e volarono sopra la minaccia.
Tentò poi di scottarli e bruciarli per mezzo del vapore, ma anche questa idea ben presto fu abbandonata dopo che nuovamente le piume li trattero in salvo.
Infine, caricò una pipa di medicina con del tabacco avvelenato ma il bruco avvicinatosi loro di soppiatto li mise in guardia e dette ai due delle maschere tribali per non subire gli effetti dei fumi velenosi.
Shoixal accortosi della premura del bruco decise di bruciarlo vivo all'istante.
Shoixal, vedendo che i giovani anche dopo quest' ultima prova erano vivi, ascoltò la loro storia e li riconobbe come figli.
Egli a quel punto volle sapere il motivo della loro visita, e loro spiegarono che erano giunti fin li per avere delle armi divine da usare contro I figli di Sakapta chiamati Anaye che minacciavano tutta Yarda.
Egli informò poi i due fratelli che Yeitso, il capo dei Anaye, era anch'egli suo figlio, ma fornì comunque ai due armi potenti, un'arco con frecce a forma di folgore ed una lancia con inciso un raggio di sole inoltre gli affidò Gofero il Re Talpa che tempo prima era stato fatto prigioniero in quanto sovrano del regno sotto la giungla dove Shoixal non arrivava e non era venerato,per punizione il loro Re fu rapito con la promessa che il giorno in cui avesse dimostrato il suo valore e devozione sarebbe stato liberato.
Shoixal decise che era l'occasione per dimostrato la sua fede e fedeltà .
Discesi nuovamente sulla terra grazie ad un apertura nel cielo chiamata Yagahoka, andarono dritti verso la tana di Yeitso.
Questo era un mostro ricoperto di squame con delle fauci enormi.
Ma i due non si lasciarono intimorire e lo ammazzarono, squartandolo e prendendo dal suo corpo le squame.
Gu, da solo poi uccise anche Teelget, che era un enorme quadrupede con le corna da alce dalla pelle dura come la roccia ma mentre i due combattevano Gofero si lancio sulla temibile bestia e arrampicatosi sul petto scavo un tunnel all'altezza del cuore,Gu grazie all'aiuto dell'eroica talpa riuscì a raggiungere il cuore del mostro e lo trafisse con una lancia con inciso il sole .
Il grosso quadrupede, nel tentativo di reagire al colpo letale inflittogli, cercò di colpire a sua volta l' aggressore, ma Gofero si immolò salvando Gu, una volta morta la bestia Gu strappò le corna del corpo esanime della bestia.
Le ultime specie di Anaye a subire i colpi dei due fratelli, furono i Tsenahale, che erano delle enormi bestie, dall' aspetto simile a quello dell' aquila e con enormi zampe, che in seguito nel bel mezzo del combattimento cercarono di stritolare il giovane Gu che però venne salvato da Oxossi che riuscì con una freccia folgore a colpire il mostro letalmente.
Annientati anche l'ultimo di questi nemici i due fratelli strapparono loro le penne,da cui si formarono piccoli uccelli come scriccioli e usignoli,della corna di di Teelget si generarono tutti gli animali della giungla mentre dalle squame di Yietso nacquero tutti i pesci.
In ricordo di questa gesta i Qwaylar tutt'ora ornano le loro maschere e capigliature con Piume, vestono squame di pesce e portano vistosi copricapi con corna di cervo. Inoltre rispettano gli animali che tengono come fidati compagni in memoria dei sacrifici eroici di Gofero e Bahuni.