La minaccia moriquendi
Posted: Fri Mar 10, 2023 12:03 am
Un cristallo avvolto da radici nere, avvinghiato ed intrappolato.
Quella era l'immagine che si presentava nella mente della giovene elfa, un segno che la Regina delle Stelle aveva voluto lasciare affinchè le menti più elevate potessero interpretarlo.
Era quello un segno di un cattivo presagio? O forse l'immaginazione era volata fin oltre il necessario?
Senz'altro quel sogno raccontato da un elda era pregno di significati, significati che assumevano un valore ben più profondo vista la situazione che imperversava nel Doriath da tanto, troppo tempo.
La minaccia moriquendi era stata storicamente sempre presente e di periodo in periodo i seguaci dell'Invidioso uscivano per colpire, agili, metodici, letali, per poi rintanarsi nei loro antro oscuri,
con lo stesso fare di un aracnide doipo aver tessuto la propria tela, in attesa.
Da tempo però la loro presenza si era fatta più evidente, lì dove un tempo era stata edificata la roccaforte di Nolwe, ormai conquistata dagli oscuri, dopo il suo abbandono.
Arroganti e spavaldi erano riusciti a conquistare una grande fetta del Doriath Nord Occidentale, spargendosi a macchia d'olio oltre il bosco e stanziandosi oltre il fiume, forse approfittando dell'occhio meno vigile del Bianco Esercito, ma tutto sarebbe stato soggetto a mutare, in una direzione o nell'altra.
Il tempo scorreva inesorabile certo, ma non era tra il fare degli Elfi Alti lasciarsi ad azioni avventate, bensì era usuale pianificare nei minimi dettagli il contrasto dell'avanzata drow, ancora una volta.
Il tutto si tradusse in un delicato gioco delle parti al limitare del bacino fluviale del Nord.
Con interventi precisi e mirati, gruppi d'elite della celata si erano periodicamente diretti a respingere e limitare l'avanzata degli oscuri, sfoltendo le loro fila.
Sarebbe tutto ciò bastato a rallentarli e mostrare che Valinor è sempre ben attenta ai suoi confini, seppur possa apparire silente?
Quella era l'immagine che si presentava nella mente della giovene elfa, un segno che la Regina delle Stelle aveva voluto lasciare affinchè le menti più elevate potessero interpretarlo.
Era quello un segno di un cattivo presagio? O forse l'immaginazione era volata fin oltre il necessario?
Senz'altro quel sogno raccontato da un elda era pregno di significati, significati che assumevano un valore ben più profondo vista la situazione che imperversava nel Doriath da tanto, troppo tempo.
La minaccia moriquendi era stata storicamente sempre presente e di periodo in periodo i seguaci dell'Invidioso uscivano per colpire, agili, metodici, letali, per poi rintanarsi nei loro antro oscuri,
con lo stesso fare di un aracnide doipo aver tessuto la propria tela, in attesa.
Da tempo però la loro presenza si era fatta più evidente, lì dove un tempo era stata edificata la roccaforte di Nolwe, ormai conquistata dagli oscuri, dopo il suo abbandono.
Arroganti e spavaldi erano riusciti a conquistare una grande fetta del Doriath Nord Occidentale, spargendosi a macchia d'olio oltre il bosco e stanziandosi oltre il fiume, forse approfittando dell'occhio meno vigile del Bianco Esercito, ma tutto sarebbe stato soggetto a mutare, in una direzione o nell'altra.
Il tempo scorreva inesorabile certo, ma non era tra il fare degli Elfi Alti lasciarsi ad azioni avventate, bensì era usuale pianificare nei minimi dettagli il contrasto dell'avanzata drow, ancora una volta.
Il tutto si tradusse in un delicato gioco delle parti al limitare del bacino fluviale del Nord.
Con interventi precisi e mirati, gruppi d'elite della celata si erano periodicamente diretti a respingere e limitare l'avanzata degli oscuri, sfoltendo le loro fila.
Sarebbe tutto ciò bastato a rallentarli e mostrare che Valinor è sempre ben attenta ai suoi confini, seppur possa apparire silente?