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[HMR] Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima.

Posted: Fri Jan 20, 2023 12:24 pm
by jolettudas
Era il 19 Postapritore del 287, una sera come tante... fatta di commerci, di registri e tasse..
una sera fatta di chiacchiericcio in sottofondo proveniente dalla piazza...
di sottolineature e scarabocchi sul suo solito vecchio registro rosso dei promemoria...
Jolet era in casa sua a sfogliare le pagine di un vecchio manuale, l'ennesima sua ricerca iniziata
e che forse non porterà mai a compimento... o per lo meno, non si dichiarerà mai soddisfatta di quanto scoperto.

Era da poco scaduta l'ottava ora della sera quando Horatio bussò alla sua porta,
aveva rotto l'ennesima arpa incantata e si era presentato li con un'altra borsa piena di fiale e polveri,
l'ennesimo lavoro sottopagato in nome dell'amicizia... prese il materiale e si mise a lavoro.

Completato l'ordine si recò in piazza e come sempre chiunque la vide aveva domande da rivolgere,
lavori da sottoporle, affari da suggerirle... tra le tante genti quella sera vi era anche Lady Nixe.

< Tesoriere, vengo per conto della Sacra Chiesa d'Occidente, ho un progetto da sottoporle >

< Certamente Lady, mi dica pure. >

< Seguimi, ho da mostrarti una cosa. >

Le due donne si incamminarono verso la Caserma dei Martelli dorati, poi da li scesero la lunga scalinata
che porta verso il tempio di Awen, preso poi il sentiero che conduce al cimitero superarono il vecchio cancello metallico
e si incamminarono tra le lapidi candide illuminate dal tremolio di candele e lanterne.

< Vedi Jolet...> Disse Isiris con un tono più confidenziale, solito di quando si ritrovano da sole
< Avrai sicuramente letto il Proclama di abolizione del Culto di Vashnaar... la Sacra Chiesa vorrebbe commissionarti la realizzazione
di una scultura vocativa del Dio delle Anime da collocare in questo cimitero... ci occuperemo noi dei materiali e dei costi di lavorazione
e vorremmo sia tu a realizzare l'opera. Puoi farlo? >


< Farlo posso farlo, ma... parliamo di Arte Sacra.... il materiale? Dovrebbe venire come la statua di Aengus che
ho finanziato per la Città Bassa? era in metallo quella... questa avete già un idea di come volete venga realizzata? >


< Non abbiamo ancora deciso il materiale o i dettagli, magari potresti proporre tu delle alternative da vagliare.
Se la Chiesa sarà soddisfatta dei tuoi progetti potrebbe accettarli e lasciarti totale libertà. >


< Quando si tratta di Arte Sacra, il problema non è soddisfare i gusti dell'uomo, ma non dispiacere il Dio che stai omaggiando. >

Jolet voltò le spalle ad Isiris incamminandosi verso l'entrata.

< Accetto il lavoro, sono pur sempre Jolet Tudas.. ma datemi qualche giorno per lavorare a delle idee... vi farò avere presto notizie. >

Pellegrinaggio

Posted: Fri Jan 20, 2023 1:42 pm
by jolettudas
Il giorno seguente Jolet partì da Nosper che ancora le luci di Aguardar non si vedevano,
ai lati della Via dei Re i campi erano bagnati dalla brina invernale e lungo la strada
alcune pozzanghere si alternavano a sassi e frasche.

La prima tappa del suo pellegrinaggio era il Tempio di Dolort presso le terre del Trivio,
qui artigiani della Capitale lavoravano notte e giorno ormai da mesi per riportare alla luce
l'intera struttura e metterla in sicurezza; Jolet entrò nella vecchia cripta e dopo aver ristudiato
le annotazioni degli archeologi si soffermò a guardare con meticolosa attenzione
ogni dettaglio della maestosa statua di Vashnaar presente nell'antico tempio.

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Raccolse nel suo piccolo registro rosso alcuni dettagli, corna, zoccoli, gli occhi dei serpenti...
era intenzionata a personalizzare la sua opera ma senza distaccarsi troppo dall'originale.
La rappresentazione di Vashnaar era quella che tra tutte era mutata di meno nei secoli,
e non voleva essere lei la causa di un cambiamento dettato da un errore;
conosceva poco del culto dei morti e ancor meno della sua iconografia..
era doveroso indagare prima di fare qualsiasi altra cosa.

Finito di riordinare gli appunti partì verso sud, prese il traghetto dal bosco vecchio
e raggiunse le terre della Sorella di Derith, qui andò a visitare la cattedrale di Vashnaar
edificata dai Loknariani.

Il culto odierno così come tutte le statue di moderna realizzazione erano inquinate dall'influenza
della cultura dell'Eclissi, ciò che Jolet cercava era l'origine, il dettaglio... il particolare che potesse ridare
luce ad un passato dimenticato, la sua opera doveva evidenziare il ritorno al vero culto,
sottolineare la presenza dei dettami degli Eterni e sottomettere le falsità tramandate.

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Tirò fuori il suo libretto rosso ed aggiunse schizzi al proprio lavoro,
in questa rappresentazione le corna non erano visibili, nascoste da un logoro cappuccio
che impediva di distinguere i lineamenti del volto, la mano che reggeva il teschio
invece di afferrarlo dall'alto come fosse raccolto, lo reggeva dal basso come ad innalzarlo
la falce era appena sollevata come a simboleggiare l'azione nell'usarla
gli zoccoli erano meno accentuati, quasi nascosti sotto le vesti.

Piccoli dettagli che però stavano iniziando a suggerire delle soluzioni interessanti.

Tornò all'esterno e si rimise a cavallo, sapeva di un antico tempio dimenticato dal tempo,
probabilmente una delle cripte in cui i vashnaariani si radunavano all'epoca delle persecuzioni,
l'ingresso era rimasto sepolto sotto i rovi ed all'interno della cripta ormai era tutto
polvere e ragnatele, si scorgevano altari sacrificali, monili, cappucci e simboli di ogni specie
più che un tempio sembrava lo scantinato di una setta di invasati...

L'antica statua posta sulla parete difronte all'entrata era adornata con teschi ed ossa di varia natura
alcuni animali, altri umani, altri ancora forse di orchi o di terathan; l'altare al centro della sala
presentava ai lati le statue di due seguaci prostrati verso il Dio che dall'alto li scherniva
con lo sguardo ed un ghigno apparentemente beffardo.

La parte basamentale della scultura presentava zampe caprine molto accentuate,
se non si guardasse la parte superiore la si potrebbe scambiare per la rappresentazione di
un Minotauro ma, alzando lo sguardo, la statua riprende sembianze più umanizzate
un viso truce e mani ossute ed artigliate come quelle di un lich

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Anche questa scultura, molto probabilmente, era stata realizzata dopo l'editto di Da Silva
quindi da gente che abbracciava le ideologie dell'Eclissi.. Jolet accennò alcuni disegni
sulle stesse pagine già riempite di linee e tratteggi... ma non era ancora soddisfatta...
lei voleva scolpire il Vashnaar degli Eterni, il Vashnaar delle origini...

il suo viaggio non era ancora terminato.

[HMR] La frase la sceglie chi scrive. Il significato lo percepisce chi legge.

Posted: Fri Jan 27, 2023 5:47 pm
by jolettudas
Entrando a casa si tolse le scarpe e le lasciò di fianco alla porta,
erano sporche di fango ma era troppo stanca per mettersi a pulirle,
si spogliò dalle umide vesti e si coprì con una tunica calda,
troppe le idee che scorrevano nella sua testa... troppe le parole udite,
ancor di più quelle che avrebbe voluto dire.

Preso il vecchio diario logoro dalla borsa si sedette poi affianco al caminetto,
la luce tremolante della fiamma illuminava gli schizzi e le frasi appuntate,
alcune erano solo parole chiave, altri brevi concetti delle genti con cui aveva discusso.
Aveva viaggiato per molte terre, in alcune aveva dovuto anche nascondere la sua vera identità,
il suo vagare l'aveva portata ad una sola soluzione e più di tutte una frase la riassumeva perfettamente..

"Le frasi le sceglie chi le scrive, il significato lo percepisce chi le legge."

Prese un foglio pulito, il pennino e si mise a scrivere:


Hamemrheim, 27 Postapritore A.I. 287

All'attenzione della Sacra Chiesa d'Occidente nella persona del Sommo Artemius Dramus,
Facendo seguito all'incarico da voi rivoltomi nel giorni scorsi, invio queste righe per
renderVi noto il frutto delle mie ricerche;

L'opera commissionata sarà forse la prima o comunque una delle prime opere
a testimonianza di un cambiamento epocale nella storia del culto del Primo Nato
per tale motivo è mio interesse che la stessa funga da simbolo di questo cambiamento.

Tutti noi siamo testimoni di questo cambiamento ma nessuno di noi può dirsi consapevole
pienamente della sostanza di questo cambio di rotta, ognuno di noi ha una sua idea personale
spesso dettata dal timore o dalla sterile accettazione di una conoscenza celata ed ora rivelata,
in molti si fanno domande difficili e molti hanno accettato risposte troppo facili,
impossibile per tutti capire dove e come la verità sia parte di questo immenso gioco delle parti.

Ciononostante sono convinta che quest'opera sarà cruciale per il futuro della nostra chiesa,
non sarà di certo la risposta che i fedeli cercano, ma vorrei sia la domanda che tutti dovremmo porci...

Nei giorni scorsi ho vagato per le lande Ardane, ho visitato templi antichi e moderni,
ho studiato reperti, letto testi, interrogato sacerdoti, pregato il Grigio perché mi affiancasse
in questa ostinata ricerca di rinnovata consapevolezza, e tutte le strade percorse
mi hanno portata alla realizzazione di questo bozzetto che affianco a queste poche righe.

Uno dei sacerdoti che ho incontrato in questi giorni, alle mie domande ha risposto con una frase
che credo sia la chiave intorno a cui ruotano tutti i miei dubbi e le mie perplessità:

"Le frasi le sceglie chi le scrive, il significato lo percepisce chi le legge."

Così come le frasi sono anche i dipinti, le statue e le opere in genere,
poco importa quali fossero le intenzioni dell'artista, ciò che fa la differenza realmente...
è cosa la gente ci vedrà in queste opere.. cosa si percepisce..
Ovvio è che alcuni simboli, alcuni dettagli, vengono a strumentalizzare il significato del messaggio,
ed è ciò che per decenni è successo e che ora noi siamo chiamati a riplasmare col nostro operato.

Il bozzetto che propongo alla Vostra attenzione, mostra l'immagine mistica del Primo Nato,
volontariamente nascosto sotto la sua veste scura, la mente del fedele vada a ricercare in esso
ciò che più gli è familiare, senza essere guidato dai simbolismi della dottrina deviata,
non siano zoccoli o corna a rendere l'immagine del Dio simile ad una aberrazione,
perché chi ci vuole vedere qualcosa di familiare possa farlo nella propria interiorità;
La falce brandita, simbolo storico della mietitura, non sia raffigurata durante l'azione di strappare la vita
ma tesa verso l'alto, come uno scettro simbolo di una sovranità che ancora oggi Gli compete,
ai piedi del Dio sia la non-morte, non più strumento ma vittima di un rinnovato volere,
sia questo il simbolo del messaggio più importante che gli Eterni ci hanno trasmesso,
di un Dio che rinnega la non-morte e ne calpesta l'esistenza..
una catena nasca dal grembo del Dio e cinga l'anima che per Suo volere
viene strappata via dal non-morto per essere ricondotta la dove deve giungere,
nel piano spirituale dove ogni anima è destinata...
sia però questa azione rappresentativa non di un gesto violento e brutale,
ma come un caldo abbraccio che esprima in un certo senso la compassione di
un padre, costretto dalla sua autorità a punire il proprio figlio per gli sbagli commessi.

Chiedo che questa mia interpretazione possa essere vagliata dalla Sacra Chiesa,
a voi la decisione sull'interrogare altre dottrine o meno in merito al mio lavoro,
qualunque sia la Vostra decisione, qualunque sia l'opera che la Sacra Chiesa mi commissionerà
le mie doti e il mio scalpello sono umilmente a vostra disposizione.

Cordiali saluti.

Jolet Tudas


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Dopo aver sigillato la missiva, si avviò verso la piazza per depositarla tra le lettere destinate alla Santa Chiesa d'Occidente.

Re: [HMR] Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima.

Posted: Wed Feb 01, 2023 11:39 pm
by jolettudas
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Re: [HMR] Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima.

Posted: Thu Feb 02, 2023 12:07 am
by Artemius Dramus
Aprì la cassetta delle lettere posta accanto l'ingresso posteriore del Tempio,
ne estrasse le missive che c'erano all'interno e la richiuse.
Mentre si avviava su per le scale che conducevano a quella che era la sede della Sacra Chiesa d'Occidente,
cominciò a srotolare le missive che aveva appena ritirato.

Si soffermò su una in particolare che recava seco un bozzetto,
un disegno fatto a mano di una figura ammantata che brandiva una falce.
Mise da parte il bozzetto per qualche secondo
e cominciò a leggere la missiva a cui era allegato.

... ho vagato per le lande Ardane...
... ho visitato templi...

Era giunto all'ufficio del Sommo Sacerdote,
entrò, si accomodò sulla sua poltrona e proseguì la lettura

... il bozzetto che propongo ...
... immagine mistica ...
... falce brandita come simbolo di sovranità ...

Annuiva mentre leggeva, serio ma soddisfatto finchè giunse al termine della missiva.

Riguarò un'ultima volta il bozzetto,
poi aprì il cassetto della sua scrivania,
prese una delle pergamene decorate del Tempio
e cominciò a scrivere:


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Gloria Tesoriera Tudas,

ho avuto modo di leggere la vostra missiva
e di dare un'occhiata al vostro bozzetto

Ritengo che la Sacra Chiesa non avrebbe potuto scegliere
persona più adatta per questo lavoro

Sia per le abilità che avete nella lavorazione della pietra,
sia per la curiosità e la dedizione allo studio che ogni giorno mostrate
da grande fedele del Grigio quale siete

Il bozzetto e la relativa interpretazione che fornite,
in base a quanto avete osservato e studiato nei vostri viaggi
è di mio gradimento e sono certo che
anche Sua Maestà la apprezzerà molto

Vi invito a procedere, dunque,
e cominciare i lavori appena lo riterrete più opportuno

Attenderò aggiornamenti da parte vostra

Artemius Draums

Si usano gli specchi per guardarsi il viso e si usa l’arte per guardarsi l’anima.

Posted: Mon Feb 20, 2023 8:31 pm
by jolettudas
Dopo aver sistemato alcune faccende inderogabili, Jolet preparò la borsa da viaggio,
un cesto con dei viveri, due paia di scarpe comode ed il suo solito quadernino semi logoro.

Il suo viaggio iniziò alle prime luci dell'alba, quando ancora i boschi sono coperti dalla brina,
cavalcò fino a bosco vecchio facendo tappa presso i vari accampamenti allestiti lungo la strada,
giunse al bosco che non erano ancora le nove del mattino ed il traghetto non era ancora pronto a salpare,
decise dunque di fermarsi a fare un'abbondante colazione presso la vecchia locanda,
intorno alle 10.30 il traghetto partì finalmente dalle terre umane diretto all'isola della Sorella di Derit.

Una volta giunta sul posto il suo primo pensiero fu quello di andare a salutare due vecchi amici del posto
ma nonostante l'attesa di qualche ora, dei due non vi era traccia ne a casa, ne sul posto di lavoro solito,
decise dunque di riprendere il suo viaggio, prese un puledro giovane dalle scuderie e si diresse al lago Dulses.

Orchi, Ogre, Serpenti, Ragni, Grimlock... le terre selvagge erano sempre brulicanti di queste creature
e sebbene per molti potrebbe essere una disgrazia, lei era felice di non dover vedere i soliti non morti
sulla sua strada... queste creature erano pur sempre abomini, ma almeno erano essere senzienti.

Giunta al lago si addentrò verso la vecchia capanna scricchiolante fino a giungere alla statua del Grande Serpente.
Varcò l'oscuro vortice accompagnandosi da due elementali a farle da scudo e come immaginava, dall'altra parte
erano pronti ad aspettarla due Idra e una Manticora, sarebbe rimasta volentieri a dargli battaglia ma...
il viaggio era ancora lungo e il tempo scarseggiava; così si diresse verso la giungla a sud, superò le cascate,
seguì poi il fiume fino alla foce est e si fermò giusto qualche minuto per uccidere alcuni alberi demoniaci..
prese con se la legna e si infilò nel sotterraneo e si diresse alle grandi paludi, si portò lungo le coste est,
li una vecchia bagnarola mezza sgangherata l'attendeva, impiegò una buona mezz'ora a rimettere in sesto
quel guscio di legno fradicio che aveva abbandonato li mesi prima, quando fù certa della sua solidità salpò...

direzione Krall!

Giunta al villaggio si fermò a pranzo presso la locanda per riposare dal lungo viaggio, nel primo pomeriggio poi
si incamminò verso il luogo ove era diretta... il laboratorio del maniscalco.

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Giungo qui dalla lontana città di Hammerheim, la Capitale del continente umano d'Ardania.
Per volere della Sacra Chiesa d'Occidente sono stata incaricata di realizzare una statua...
La statua di un Dio.


Mostrò dunque i suoi progetti al maniscalco mentre il garzone li vicino osservava in silenzio.

Ho fatto un lungo viaggio per chiedervi consiglio, reputo voi siate la persona con maggiore esperienza
che io abbia mai conosciuto in tutti i miei viaggi! Volevo informazioni sui vari tipi di roccia dura,
e se possibile, anche qualche consiglio sulla loro lavorazione.
In vita mia ho già lavorato la pietra per la realizzazione di mobilio e vasellame vario...


Il tale la interruppe, mandò il garzone a prendere un vecchio libro e le iniziò a spiegare
le nozioni basilari di alcuni tipi di roccia locale, poi le indicò le scale che portavano al piano superiore..

Prima di tutto, devi provare con mano la durezza della pietra, non puoi creare qualcosa di buono
se non conosci il materiale che stai per adoperare... vai di sopra ed esercitati, ci sono diverse sculture
mai completate che adopero per insegnare ai giovani del villaggio.


Jolet si diresse quindi al piano di sopra, iniziò a studiare i testi che gli erano stati forniti e trascorse
due giorni interi e una notte in quel laboratorio.

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La sera del 19° giorno, Jolet era pronta a riprendere il viaggio ma il maniscalco era partito per
consegnare del materiale nella lontana città di Vessa; decise dunque di lasciare al garzone
una pagina del suo diario con scritto su un breve saluto.

Farò ritorno alla mia città natale, è stato un onore essere istruita da voi!
Quando l'opera sarà conclusa tornerò e vi porterò un dono dalle nostre terre
così che possiate gioire con me del lavoro svolto.

Grazie ancora di tutto Maestro.

Arrivederci.


Jolet prese dunque i suoi arnesi e la sua borsa da viaggio e si diresse al porto.
Era il tempo di tornare a casa.