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Il rientro, un evento inaspettato, il ricongiungimento

Posted: Sun Oct 23, 2022 10:55 pm
by rosikcool
Ci sono volute diverse rotazioni, ma finalmente sono riuscito ad arrivare alla Gemma!
Il viaggio è stato infinito, i cunicoli molto insidiosi, ho dovuto guardarmi spesso le spalle dagli assalti degli orchi che spuntavano come funghi, ma ce l'ho fatta.


Dhraz non avrebbe mai immaginato di ricevere una tale accoglienza al suo arrivo alla Gemma.
Non aveva avuto neppure il tempo di arrivare in piazza, di guardarsi intorno per farsi un'idea della situazione, che sentì qualcuno alle sue spalle.

"Cugino! Non posso crederci, sei riuscito ad arrivare alla fine!" - Era la voce del suo vecchio cugino Moiraj, uno dei suoi compagni Tremil di Ungorn Thindrongol che era tornato ormai da diversi cicli alla Gemma.

I due parlarono un po' in piazza, c'erano molte novità che incuriosivano Dhraz e che Moiraj teneva a raccontare. A quanto pare Moiraj era diventato un pezzo grosso del regno, erano state combattute alcune guerre, e il rapporto con gli snorby era ormai mutato.
Diversi cugini erano giunti in piazza durante il racconto.
Il cugino Barin Grancuore prima di tutti che, vedendo Dhraz pieno di terra e polvere, non aveva esitato a donargli degli abiti puliti, il cugino Dalin GranBotto che vedendolo a piedi e affaticato aveva deciso di procurargli una cavalcatura, e tanti altri.
Infine il cugino Bogardan, l'unico che aveva compreso le reali necessità del cugino Dhraz. Dopo aver notato un certo disagio nello sguardo di Dhraz, Bogardan lo aveva preso da parte e gli aveva porto un sacchetto, accompagnato da poche parole.
"Tieni cugino, penso possa tornarti utile"

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Non aveva tutti i torti, era un bel dono da ricevere dopo aver affrontato il lungo viaggio.

Erano passate ormai alcune rotazioni e Dhraz si stava ambientando e stava conoscendo uno ad uno i cugini della Gemma, quando il cugino Fardahr BarbaPolvere lo fermò con una richiesta particolare: allestire un accampamento temporaneo in un preciso punto dei cunicoli.

"Di nuovo nei cunicoli? Sono appena tornato!"
- Pensava fra se e se Dhraz.
Ma dopo l'accoglienza che aveva ricevuto non poteva di certo rifiutare una richiesta di un cugino in difficoltà.
"Va bene, sono disponibile, ma procuri tu i materiali necessari e non posso garantire per la tua sopravvivenza, ho già rischiato una volta la vita nella zona in cui tu vuoi accamparti."
Era deciso. I due partirono alle prime luci delle lanterne <<figuratevi se dormo a Nuran in mezzo ai lunghi, e nel sottosuolo non c'è chissà quanto sole >> diretti verso la loro meta.

Il viaggio fu abbastanza lungo, ma non troppo pericoloso. A quanto pare la Triade aveva vegliato sui due nani, che erano riusciti ad arrivare tutti interi in un luogo misterioso per il popolo Djaredin.

Dhraz non vedeva l'ora di fare ritorno alla Gemma.
Non si era concesso neanche un secondo di pausa, un goccio d'acqua o qualcosa da mangiare. Da buon nano si era messo subito a lavoro e, supportato dal cugino Fardahr, dopo poche ore l'accampamento era pronto all'uso.

Non lo aveva dato a vedere, ma il mistero che circondava quel luogo quasi lo preoccupava; era una sensazione a lui nota, essendo un luogo che aveva visitato più volte, ma che non provava da tempo.
Durante l'assemblaggio dell'accampamento poteva quasi giurare di aver sentito delle voci, una in particolare a lui ben nota: suo zio Arkin, riunito all'Armata di Korg troppo presto, durante la prima guerra del Naggrund.

Aiutato il cugino e tornato alla Gemma, Dhraz aveva comunicato ai presenti la sua intenzione di cercare di mettersi in contatto con suo zio, per richiamarlo come solo i sacerdoti del Signore dei Misteri erano in grado.
Dhraz si era diretto di fretta al sacro cimitero Djaredin, dove lo avevano seguito subito dopo i cugini Moiraj, Gogol, Barin e Bazgor.

Dopo aver spiegato ai cugini la situazione, Dhraz tentò subito di richiamare il suo antenato. L'impresa non era semplice, Dhraz fallì più volte, ma non aveva intenzione di mollare.
Dopo l'ennesimo tentativo qualcosa cambiò. Dhraz si sentiva come distaccato dai suoi cugini, sentiva le loro voci in lontananza che pregavano la Triade.
Tutt'intorno a lui degli spiriti pregavano all'unisono.

Cerca saggezza
Trova la forza
Oltre la morte
Dal regno nell'ombra
In mano la spada
Nel cuore la roccia
EGLI RITORNA


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Era di nuovo tutto calmo. Intorno a lui, i suoi cugini urlavano di gioia, ringraziavano la Triade e guardavano felici Dhraz.
Dietro, ciò che prima erano dei pezzi di armatura del Thoran ora sembravano aver preso vita.
Dhraz riusciva a riconoscere suo zio all'interno del Thoran. Il corpo era artificiale, ma l'anima era sicuramente a lui familiare.
Arkin era tornato dall'Armata di Korg, la Triade aveva esaudito le preghiere di Dhraz.