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Qui i giocatori di The Miracle lasciano imprese, poesie, narrare eventi e grandi avventure avvenute e in svolgimento su Ardania. Linguaggio strettamente ruolistico.

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By ElPacator
#54161
Il Battesimo di uomo allergico e confuso


Quella giornata fu davvero pesante. Tanti di quei problemi ed altrettante tediose soluzioni. In quel momento Lark avrebbe soltanto voluto disciogliere i ricordi di quelle lente ore in una bella bottiglia di grog.

Ma la vita a Tortuga spesso sa stupirti.

Una volta girato l’ultimo degli angoli, quasi giunto alla locanda, si trovò davanti Brutus, Sabbia ed Eckard, come se lo stessero aspettando. Brutus subito incalzò:


“Devi aiutarmi Padre!! Credo che una malattia me e Sabbia abbia colpito!

Lark aggrottò la fronte e subito si coprì la bocca ed il naso come poteva per non essere contagiato, tirando in su il colletto della camicia. Brutus continuò:

“Ogni volta che vedo Sabbia, sono caldo e mi gonfio!! Sudo come un porco!! Ho un’allergia?! Malato forse?!”

A quel punto Lark pensò solo una cosa “Ed io che ancora lo sto a sentire, non capisco chi dei due sia l’idiota..”. Subito scoprì bocca e naso, e dopo aver pensato un modo per allontanare il “bollente” compare, li guardò e gli disse:

“Andiamo alla bellissima statua della nostra Popputa e ci penserò io a salvarvi. Forza!”

Una volta giunti, fece inginocchiare Brutus sotto la statua, lo guardò un attimo e disse ad Eckard ed Aislin, la quale era spuntata da dietro un cespuglio come una seppia esce di scatto dalla sabbia, lì presenti ad osservare la scena..

“Lui è malato ayè, ma nella mente.”

Poi tornò a parlare a Brutus..

"Vuoi finirla amico? Sei da buttare ormai.”

L’uomo in ginocchio imprecando rispose disperato:

“Non c'è nessuna speranza?”

Lark ebbe pena di quel puzzolente soggetto, e pensò di trovare una soluzione per dare sollievo alla sua mente da ebete. Allargò le braccia a lui. “Vieni qua. Ci penso io a te" ed appena Brutus si lasciò cadere nelle sue braccia, lo strinse forte a sè e gli disse:

“Ti battezzerò in onore della nostra amata Popputa Signora, e ti libererò dai tuoi mali alla mente. Sei pronto a rinascere?”

Brutus a quel punto si alzò sgambettando felice e Lark ordinò lui “Spogliati, come mamma ti ha fatto. Susu!”.

L’uomo si denudò subito come richiesto.

A quel punto il Pastore portò l'uomo verso la riva del mare e lo face immergere fino all'ombelico. A quel punto cominciò il suo rito..


“RESPIRA E SENTI LE ONDE. COME SALGONO E SI INFRANGONO SULLA SABBIA.”

Brutus eseguiva ogni cosa che il Pastore dicesse lui.

“GUARDA IL MARE INTENSAMENTE, SEGUILO CON IL TUO RESPIRO ED IL BATTERE NEL TUO PETTO.”

“ECCO, ORA CHIUDI GLI OCCHI”

Brutus si concentrò e chiuse gli occhi come richiesto. Appena lo fece, Lark gli prese la testa di scatto e gliela ficcò nell'acqua a forza. E mentre l’uomo tentava di non affogare dimenandosi, il Pastore urlò:
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“AVVICINA IL TUO ANIMO ALLE ONDE DI NOSTRA SIGNORA!”

Tirò fuori la testa dell’uomo dal mare, tenendolo stretto per i capelli, poi gli urlò:

“SOLTANTO LA VICINANZA ALLE CALDE SPIAGGE DEL PARAVONE CI RIMEMBRA QUANTO ESSE DEBBANO STARCI LONTANE, FINO ALL'ULTIMO DEI NOSTRI ATTIMI! FINO ALL'ULTIMA DELLE NOSTRE LENZE IN MARE!! FINO ALL'ULTIMA CIMA LEGATA STRETTA ALL'ALBERO MAESTRO!!!"

"FINO ALL'ULTIMO DEI NOSTRI RESPIRI.”


Poi Brutus non fece in tempo a riprendere fiato che Lark lo immerse nuovamente ridendo a squaciagola e continuando ad urlare le sue preghiere.

“AVVICINATI ALLA SUA VOCE AMICO. TIENILA NEL TUO CUORE.”

Aislin al fianco di Eckard, urlò preoccupata e con gli occhi umidi di lacrime:

“Così la sente sì la sua voce... lo stai affogando!!"

Dopo una buona manciata di secondi in cui Brutus non faceva altro che dimenarsi alla ricerca della salvezza, Lark lo tirò nuovamente fuori dall’acqua.

LO VEDI IL MARE?! QUELLO E' TUTTO CIO' CHE ABBIAMO, RICORDALO SEMPRE!"

"IL LATTE DAL SENO DELLA NOSTRA POPPUTA! E' FONTE DI VITA! FONTE DI SPERANZA E DOBLONI! E' E SARA' SEMPRE PADRE, FRATELLO ED AMICO.”


Approfittò del suo essere stordito dal quasi affogamento per lanciarlo sulla sabbia dietro di lui.

“LA SENTI LA SABBIA?!”

Si sentì la flebile voce dell’uomo, quasi affogato, dire:

“Sento una marea di cose padre.. dolori, puzze, sapori.. ma soprattutto dolori padre!”

Il Pastore rispose:

“OTTIMO. OGNI DOLORE E’ SOLO UN FELICE MONITO CHE CI AVVISA DI QUANTO LE CALDE SPIAGGE DEL PARAVONE SIANO ANCORA LONTANE. L’ETERNO GUSCIO SUL QUALE VIVE LA NOSTRA SIGNORA. SPERA DI NON VEDERLO PRESTO AMICO MIO, ESCE A GALLA OGNI CENTO ANNI, E SE CI SEI SOPRA VUOL DIRE CHE SEI MORTO STECCHITO!

Poi Lark prese un profondo respiro.. il rito era terminato. Si avvicinò a Brutus, gli chiese:

“Ci vedi ancora?”

Alla risposta positiva del malcapitato gli diede un buffetto e lo aiutò molto delicatamente a rialzarsi, prendendolo sotto spalla. Portò Brutus davanti a tutti gli altri.

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Tutti festeggiarono ed applaudirono la rinascita di Brutus, che nonostante a malapena si reggesse in piedi, sorrise ai presenti.

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Poi il Pastore disse a tutti loro,con tono pacato ma fiero:

“Un nuovo ragazzo si è unito a noi. Ma non è più un ragazzo. Ora è un Uomo.


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By ElPacator
#54529
L'Illuminazione tra boccali di Grog

Era notte fonda e Lark, come al suo solito, si era diretto in al Cannocchiale ad affogare i pensieri della giornata in un lungo boccale di grog. Il tempo scorreva ed i boccali vuoti continuavano a moltiplicarsi, fino a che il prete non fu completamente ubriaco. Alzò a fatica il capo dal bancone, per dirigersi, a tentoni, verso la sua stanza.

“Ma perchè diamine è sempre così faticoso..”

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Pensò nel mentre che iniziava la seconda rampa di scale. Dopo un paio di minuti della sua estenuante camminata riuscì, con non poca sorpresa, ad infilare la chiave nella serratura della porta al primo tentativo, ed a sdraiarsi, completamente vestito, sul letto della propria camera. Quando stava per addormentarsi però udì uno strano rumore provenire dalla direzione della finestra. Lark disse sbiascicando:

“Un’altra volta quel dannato schifoso che vomita davanti alla mia stanza.. ora lo ammazz..”

Non fece in tempo a finire che la finestra si spalancò di colpo ed una fortissima luce, dal tono bluastro, entrò nella stanza illuminandolo di colpo.

“Ma già è giorno?! Mannaggia a..”

La sua frase venne di nuovo interrotta, ma questa volta da un voce che seppur calma risuonava nella stanza, forte nelle orecchie come una tromba che suona squillante.

“LARK”

Il prete subito riconobbe la voce della Popputa, spalancò gli occhi e si alzò di scatto. Non tenne di conto che si fosse sdraiato con ancora il giaccone addosso, sul quale inciampò cercando di alzarsi, cadendo di pieno viso sul sporco pavimento della sua camera.

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“E’ LA TUA SIGNORA CHE TI PARLA.”

“Avevo capito..”

Disse Lark cercando di rialzarsi dalla brutta caduta.

“HO VISTO IL TUO OPERATO, REDIMERE LE ANIME DI QUESTO LUOGO PRIMA CHE VENGANO A FARMI COMPAGNIA AL PARAVONE”

Lark a quel punto si toccò scaramantico, ma annuì sorridendo verso la luce.

“PRENDI DI CHE SCRIVERE E DIRIGITI ALLA SPIAGGIA, SUBITO”

Il prete ubriaco e confuso vide davanti a lui la luce affievolirsi fino a scomparire. A quel punto prese il primo dei suoi pennini, riponendolo di fretta e furia nella tasca interna della giacca.

Uscì dalla stanza barcollando, cercando di evitare, a malincuore, tutte le “dolci compagnie” che cercavano di convincerlo a rimanere:

“Quanto vorrei cara, quanto vorrei..”

Pensò Lark con profonda tristezza.

Una volta arrivato alla spiaggia, con il suo pennino alla mano cominciò ad urlare verso l’oceano.

“SONO QUI MIA AMATA, ILLUMINAMI E DIMMI COSA POSSO FARE PER COMPIACERTI!”

Ma l’entusiasmo con cui lo disse fueccessivo e lo portò a perdere l'equilibrio ed a cadere in terra. Sbatté la testa sopra qualcosa nella sabbia, lo percepì solo come un intralcio, in quanto ubriaco e poco sensibile al dolore.

“Ma che ca.. è un libro..?”

Subito prese il libro imprecando e cominciò ad urlare di nuovo verso le onde.

“HO CAPITO MIA SIGNORA! SCRIVERÒ DI TE E DI QUANTO TU SIA BELLA IN QUESTA PAGINE ROVINATE MA ABBELLITE DAL SALE!!”

Intanto Lark correva avanti ed indietro per la spiaggia, calciando l’acqua delle onde in tutte le direzioni.

Poi si immerse dentro il mare fino alla vita, bagnandosi quasi completamente quando una qualsiasi onda lo colpiva.

“LA TUA BIBBIA, IL TUO VERBO SCRITTO FINALMENTE SULLA CARTA! LO FARÒ PER TE, PORTERÒ LA TUA VOCE A TUTTI I TORTUGHESI!!”

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Uscì dall’acqua, esausto e senza più energie a causa di tutti quegli sforzi.

“Ti prego.. però.. aiutami. Non ce la posso far..”

Cadde in terra, completamente ubriaco ed esausto. Un rigoletto di saliva cominciava a scendere dal lato sinistro delle sue labbra. La sabbia quasi lo ricoprì completamente per quanto era zuppo.

“Aiutami.. a scrivere..”

La mattina dopo Lark aprì gli occhi nella sua stanza. Non potè che pensare:

“Ma era tutto vero oppure ero, di nuovo, solo ubriaco..?”

Si alzò dal letto, con le coperte zuppe e piene di sabbia, e si accorse di un libro sulla sua scrivania. Giallo, rovinato dal tempo e dal sale. Alcune pagine erano molto rovinate od erano state strappate. Lesse il titolo “Bibbia Danuita”.

“Mah.. dovrei smetterla col Grog..".

Prese il tomo, tenendolo stretto a sé, e si dileguò fuori dalla stanza.


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