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[Capitolo 1] - Il ritorno a Ceoris

Posted: Fri Oct 14, 2022 6:52 pm
by Shagar
Inspirò profondamente

Davanti a se il lungo sentiero adornato dai campi di spighe in quel mese dell'anno.

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Tirò le redini del suo compagno di avventura e trottò verso sud. Si ergevano maestose raffinate mura del villaggio di Ceoris che racchiudevano come uno scrigno che custodisce reliquie i ricordi felici di un tempo ormai trascorso. Il viso, celato dal cappuccio, s'incupì appena.

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Smontò dalla groppa del lupo, man mano che si avvicinava sempre più lo sguardo cupo lasciò posto ad un sorriso; stava rivivendo scene del suo passato, quand era bambino, dove la sola spensieratezza riempiva le sue giornate. Riviveva in quegli attimi le rimpatriate e le feste dei Perelda, rivedeva, in breve sostanza tutto quello che poi si concretizzò con il nome di Eldor.

Inspirò nuovamente, ritornando a riflettere su ciò che aveva davanti. Tanti anni erano passati e Ceoris da allora era molto cambiata. I tempi in cui da bimbo, faceva infervorare le guardie, correndo su e giù per le mura che allora erano solamente costituite da tronchi di legno assicurati con robuste funi. Ad oggi, mura di marmo svettavano in quella placida radura quasi inesistente, quasi dimenticata.

Sedette nella piazza dopo aver assicurato il lupo nel recinto dello stalliere; silenzioso e schivo come suo solito pensava a come procedere.

Trascorse qualche minuto prima che un pensiero balenò nella sua testa.

"Credo sia doveroso a questo punto, andare a scoprire dove è sepolto mio padre. Organizzerò tutto l occorrente per recarmi nel luogo distrutto un tempo conosciuto come Eldor"

Rimase lì seduto per ristorarsi del viaggio

[Capitolo 2] - La partenza

Posted: Thu Oct 20, 2022 7:08 pm
by Shagar
Raccolse un pò di informazioni riguardanti la caduta di Eldor. Niente di ciò che aveva sentito era positivo o confortante. Cosa ci si può aspettare d'altronde da un ingresso ormai franato lasciato alla custodia di enormi fetidi e ripugnanti creature senza onore che decisero di attaccare un popolo di notte.

Prese a cavalcare verso il deserto seguendo le indicazioni fornite fino alle scale del passaggio desertico. Ingurgitò una pozione scendendole. Si manteneva da una parte al muro e dall'altra al folto manto del lupo. L'acqua che mancava al deserto creava una situazione surreale di umidità.

Giungendo in un immenso stanzone vi erano strane e sconosciute figure votive di creature divine per metà umane e per metà serpenti. Va sempre dritto e giungerai nel deserto del continente umano - gli dissero - . Quello che in realtà sarebbe dovuto essere un lungo corridoio senza possibilità di errore, pareva invece un labirinto dove tutte le paure recondite si materializzavano. Mezzi uomini e mezzi pesci, esseri anfibi con le branchie che si muovevano sulla terra ferma; mezzi uomini e mezze lucertole difese da draghi in scenari paludosi che sembravano già tessere la trama per una perfetta trappola che come cornice avrebbe potuto avere una sola morte..si, la sua.

Decise di far ritorno sui suoi passi e provare a battere l'ultima biforcazione rimasta. Passo dopo passo la pozione ingurgitata perdeva l'effetto desiderato ed il favore dell'oscurità diede lui una mano ad aggirare le guardie ofidiane. In fondo a quella galleria una luce prepotente illuminava il pavimento.

Giunse finalmente all'uscita.