- Tue Jul 12, 2022 3:22 pm
#53152
Era una classica giornata di Macinale, dall'umore tipicamente altalenante, si passava dalla pioggerellina al bel tempo nel breve volgere di qualche clessidra. Thalantyr come sempre vagava per le terre selvagge col preciso intento di non avere altri contatti se non quello con la Natura. In questa maniera erano trascorse svariate giornate, che alla fine divennero diversi anonimi anni lontano dalla socialità delle grandi città interrotti qua e là da sporadiche “incursioni” dettate da motivi inderogabili.
Ma quella sera un incontro tanto casuale quanto significativo nel bel mezzo delle Terre Selvagge avrebbe nuovamente fatto scattare qualcosa nella sua voglia di rimettersi alla prova...l'incontro con la Tetrarca Elwing. All'incredulità reciproca fece seguito un momento di silenzio tipico di due persone che sono convinte di avere di fronte un fantasma. La Tetrarca probabilmente lo credeva passato a miglior vita. Dopo alcuni convenevoli i due iniziarono a rammentare episodi passati piacevoli e meno piacevoli, fu una conversazione piuttosto interessante e Thalantyr apprese, fra le altre cose, dei cambiamenti in seno all’Accademia e dove poter raggiungere il Senato Accademico qualora ne avesse avuto il bisogno.
Passò molti giorni a riflettere sui diversi argomenti toccati con la Tetrarca in quella conversazione e pian piano l’idea di calarsi nuovamente in un'avventura così impegnativa si stava insinuando nella sua mente...
Ciò che più lo tratteneva dal prendere la sua decisione era sempre lo stesso pensiero...erano passati 9 lunghi anni da quella scellerata ed insensata guerra civile che aveva sconvolto la sua vita e che gli aveva fatto capire quanto la brama di potere fa dimenticare all'essere umano l'amicizia, la lealtà verso un compagno d’armi con cui ha condiviso vittorie sul campo, successi ed ovviamente anche momenti difficili.
Aprì quel vecchio baule impolverato...era tutto ciò che gli era rimasto della sua precedente vita...pochi averi, qualche denaro, alcune pergamene immacolate e molti tomi con infiniti suoi appunti...erano segnati dal tempo e da una leggera muffa che si era creata, non poteva essere altrimenti data la cattiva conservazione nel baule.
Li prese con cura ed iniziò a sfogliarli pacatamente, saltando qualche pagina di tanto in tanto...vari eventi cominciarono a passargli davanti agli occhi come immagini disegnate su di un libro illustrato.
...intraprese il Cavalierato e venne nominato Cavaliere del Sapere per l’assidua attività che aveva svolto come responsabile della biblioteca della Fortezza del Sacro Verbo, ebbe modo di apprendere molto...
...i vari riti ed esperimenti effettuati con i membri delll'Accademia delle Arti Arcane già nel lontano A.I.274, preceduti dai consueti studi con i compagni guidati dalla Tetrarca Elwing...
...gli incontri all'insegna della cultura col Barone Claus Von Kessel e la riapertura durante il suo Magistero alla cultura della biblioteca di Amon che ritornò al suo antico splendore dopo la distruzione avvenuta ad opera degli orchi nell'A.I. 191...
...il conferimento della carica di Governatore ad Amon durante il Consolato Joriin e le grandi Guerre, quando Amon davvero faceva paura e, nonostante le varie cronache raccontino altro, visse un periodo aureo e vide la sua massima estensione territoriale...il pensiero andò anche ad amici leali come il Tribuno Valmir ed i Centurioni Maeda e Relithe che ne avevano condiviso con onore il destino. Nei suoi scritti molto spazio era dedicato per rendere indelebili le gesta di militi come loro.
Di botto chiuse il tomo che aveva tra le mani ed una folata di polvere ne accompagnò il tipico rumore secco…aveva preso la sua decisione…
Ma quella sera un incontro tanto casuale quanto significativo nel bel mezzo delle Terre Selvagge avrebbe nuovamente fatto scattare qualcosa nella sua voglia di rimettersi alla prova...l'incontro con la Tetrarca Elwing. All'incredulità reciproca fece seguito un momento di silenzio tipico di due persone che sono convinte di avere di fronte un fantasma. La Tetrarca probabilmente lo credeva passato a miglior vita. Dopo alcuni convenevoli i due iniziarono a rammentare episodi passati piacevoli e meno piacevoli, fu una conversazione piuttosto interessante e Thalantyr apprese, fra le altre cose, dei cambiamenti in seno all’Accademia e dove poter raggiungere il Senato Accademico qualora ne avesse avuto il bisogno.
Passò molti giorni a riflettere sui diversi argomenti toccati con la Tetrarca in quella conversazione e pian piano l’idea di calarsi nuovamente in un'avventura così impegnativa si stava insinuando nella sua mente...
Ciò che più lo tratteneva dal prendere la sua decisione era sempre lo stesso pensiero...erano passati 9 lunghi anni da quella scellerata ed insensata guerra civile che aveva sconvolto la sua vita e che gli aveva fatto capire quanto la brama di potere fa dimenticare all'essere umano l'amicizia, la lealtà verso un compagno d’armi con cui ha condiviso vittorie sul campo, successi ed ovviamente anche momenti difficili.
Aprì quel vecchio baule impolverato...era tutto ciò che gli era rimasto della sua precedente vita...pochi averi, qualche denaro, alcune pergamene immacolate e molti tomi con infiniti suoi appunti...erano segnati dal tempo e da una leggera muffa che si era creata, non poteva essere altrimenti data la cattiva conservazione nel baule.
Li prese con cura ed iniziò a sfogliarli pacatamente, saltando qualche pagina di tanto in tanto...vari eventi cominciarono a passargli davanti agli occhi come immagini disegnate su di un libro illustrato.
...intraprese il Cavalierato e venne nominato Cavaliere del Sapere per l’assidua attività che aveva svolto come responsabile della biblioteca della Fortezza del Sacro Verbo, ebbe modo di apprendere molto...
...i vari riti ed esperimenti effettuati con i membri delll'Accademia delle Arti Arcane già nel lontano A.I.274, preceduti dai consueti studi con i compagni guidati dalla Tetrarca Elwing...
...gli incontri all'insegna della cultura col Barone Claus Von Kessel e la riapertura durante il suo Magistero alla cultura della biblioteca di Amon che ritornò al suo antico splendore dopo la distruzione avvenuta ad opera degli orchi nell'A.I. 191...
...il conferimento della carica di Governatore ad Amon durante il Consolato Joriin e le grandi Guerre, quando Amon davvero faceva paura e, nonostante le varie cronache raccontino altro, visse un periodo aureo e vide la sua massima estensione territoriale...il pensiero andò anche ad amici leali come il Tribuno Valmir ed i Centurioni Maeda e Relithe che ne avevano condiviso con onore il destino. Nei suoi scritti molto spazio era dedicato per rendere indelebili le gesta di militi come loro.
Di botto chiuse il tomo che aveva tra le mani ed una folata di polvere ne accompagnò il tipico rumore secco…aveva preso la sua decisione…