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L'INCONTRO

Posted: Mon Jun 06, 2022 7:36 pm
by TheRogue
L'INCONTRO.

Venicius andò verso i moli di Loknar, sapeva degli Imperituri, ma la sua volontà di incontrare la Tetrarca, lo portò ugualmente a prendere il largo con la sua barca.
Trovò un luogo nelle coste del Deserto Tremecciano sicure, lontano dai cosiddetti Assid;
Il Viaggio verso Tremec iniziò, grazie al fiuto della sua Lupa cerco una via lontano da insidie raggiungendo l'Oasi.
Entrò in città cercando la Tetrarca;
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Si mise seduto attendendola, nei pensieri di Venicius c'erano Ancorati ancora quei Sogni Ricorrenti;
Poco dopo intravide tra il via e vai dei Viandanti una donna incappucciata , non sicuro che fosse lei e con fare felpato si avvicinò.
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La donna si sfilò il cappuccio e si girò vedendo Venicius disse: "Salute ..."
Venicius indossava un bavaglio e rispose sfilandoselo di rimando "Salute a voi Tetrarca.."
"Ah Siete voi.." disse osservando il volto di Venicius.
"E' passato molto tempo.." disse Venicius
"Decisamente... Che fine avete fatto?" disse Elwing con un sorriso
"Molte cose sono avvenute dal nostro ultimo incontro, la Guerra mi ha portato via dalla mia voglia di conoscere il mio passato..e di conseguenza da voi.." aggiunse
Elwing annuì e domandò " Vogliamo andare al solito giardino, quì all'Oasi?"
Venicius annuì e la donna fece strada, durante la camminata raccontò dei strani sogni avvenuti durante la Guerra.
Giunti nel piccolo Giardino d'Oasi di Tremec , Elwing si sedette su una panca.
Venicius osservando la donna domandò indicando la panca "Posso?..." facendo un lieve sorriso.
la donna annuì
"Prego... Cominciamo dal principio; che vi è accaduto in questo periodo?"
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"Volete sapere qualcosa sui sogni?" chiese scrutandola.
"Vi siete allontanato per dedicarvi alla Guerra, al momento siete cittadino di Loknar?" domandò Elwing.
"uhm..sì... Loknar mi ha accolto e mi ha aiutato in questo periodo e ho sentito l'esigenza di contraccambiare .." disse annuendo lentamente
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"E ditemi, questi sogni di sono manifestati durante la Guerra? " chiese la Tetrarca.
"Sì.. pensate che ci possa essere un nesso? " chiese sospirando.
"La Guerra è un evento traumatico e durante una Guerra possono nascere emozioni molto forti ed è probabile che in te si siano risvegliati alcuni istinti del tuo passato e quelli potrebbero essere ricordi.."
I Due parlarono per diverse ore arrivando a parlare dei Sogni riguardante gli Uomini incappucciati dietro un tavolo che aveva sognato descrivendo il tutto e delle rune che il suo corpo era coperto.
"Mi occorre vedere e visionare le tue rune sul tuo corpo.." disse Elwing e lui annuì.
Poco dopo si diressero verso la Locanda di Tremec , Venicius disse alla Tetrarca di avere una Stanza.
"Se non vi dispiace preferirei farlo quì.." disse Venicius indicando la Locanda di Tremec
I due entrarono silenziosamente nella stanza, Venicius si spogliò e la donna iniziò a disegnare tutto ciò che sul corpo vi era disegnato.
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Quando finì Venicius si rimise i vestiti, Elwing disse che al Rito occorrevano 3 giorni.
"Siete un uomo religioso?" chiese Elwing
"Sì.. volgo le mie preghiere al Signore della Morte... ma in una visione che probabilmente si differenzia dal mio vecchio passato, essendo un figlio delle nevi.." disse Venicius annuendo.
La donna rimase impassibile definendo il giorno del Rito e il luogo.
Poco dopo uscirono dalla porta e chiese a Venicius se era diretto verso Loknar e se poteva essere scortata , Venicius annuì.
Durante il Viaggio di ritorno, Elwing sembrava spaesata "Ma è questa la direzione?" disse Elwing.
"Dovete fidarvi di me, come io lo stò facendo con voi..." disse Venicius indicando poco dopo la nave.




Re: L'INCONTRO

Posted: Fri Jun 10, 2022 12:58 am
by Elwing
Dopo un’assenza di quasi sei mesi, Elwing non si aspettava affatto di scoprire che Venicius fosse ancora interessato a recuperare la sua memoria.

L’uomo si era affidato alle cure dell’Accademia sul finire di dodecabrullo dell’anno precedente e si era prestato a tutte le analisi del caso durante il mese di postapritore per poi dileguarsi.

Malynna si era messa sulle sue tracce per convincerlo a proseguire prima che fosse troppo tardi ma invano: a metà di macinale Venicius continuava a rimandare gli incontri.

Il suo fascicolo era dunque stato archiviato fino ad ora.

Rilesse tra i suoi appunti:
“[…] Il fatto che il soggetto abbia perso i ricordi ma abbia completamente mantenuto le sue capacità, sia istintive che intellettuali, è tranquillizzante su molteplici fronti. Nello specifico è sintomo del fatto che non vi siano stati danni fisici da trauma e, probabilmente, suggerisce che non si tratti di una punizione divina.

È vero che chi amministra una punizione desidera colpire là “dove fa più male”, tuttavia privare un uomo dei suoi ricordi gli impedisce sia di comprendere dov’è stato commesso l’errore che di, eventualmente, pentirsene facendo consciamente ammenda. È altresì vero che la memoria degli istinti primordiali, gli unici rimasti al soggetto, ha radici profonde nel nostro passato ed è strettamente legata agli Dei. […]

Dall’analisi mentale di Venicius emerge una situazione confusa, ricca di ricordi molto mescolati ma presenti. Nello specifico ricorrono spesso due volti, uno di una donna di origine nordica e l’altro di un uomo eracliano, immagini di carovane, ori, ricchezze, scene di sangue, di losche figure dal volto celato e di alte montagne innevate. Tra i volti è stato possibile riconoscere spesso quello di Malynna. […]

È stato possibile distinguere poche frasi ma, nel marasma generale, una voce maschile ha sussurrato distintamente "È difficile stabilire la linea che separa gli affari dal furto, ricordatelo figlio mio.”; un’altra, simile a quella di Venicius ma più prepubere e squillante, ha esclamato decisa “Sento il bisogno di rubare qualcosa di più che monete e oggetti di valore, ma di rubare conoscenza, quella senz'altro pagherà più di mille e mille ori”; un’ultima sembrava affermare “Non basta saper fregare la gente, bisogna saper trattare come un Tremecciano, essere più avido e scaltro di un Djaredin, essere più lungimirante di un Elfo ed elegante quanto un Umano, allora sì che sarai pronto alla vita... un eracliano!". […]

Più tempo trascorre, più la nuova coscienza di Venicius inizia a radicarsi, più risulterà difficile fare emergere i vecchi ricordi e restituire a Venicius una personalità completa e stabile. […]
La situazione, naturalmente, era profondamente mutata: durante la guerra tra Amon e Loknar altri incubi avevano iniziato a turbare il sonno di Venicius.

Era ragionevole pensare che il conflitto avesse prodotto due risultati: allontanare ulteriormente l’originale personalità di Venicius in favore di quella “nuova”, ormai sempre più autonoma e con sempre meno esperienze in comune con quella “vecchia”; smuovere, attraverso eventi traumatici, vecchi ricordi sopiti che stavano riemergendo in maniera disordinata impedendo il ristabilirsi di un adeguato equilibrio mentale.

La Tetrarca fu molto chiara: non si poteva più escludere la possibilità che fosse troppo tardi per recuperare tutti i ricordi perduti e le vie tradizionali e meno pericolose per fare un tentativo erano ormai inutili.

Venicius, tuttavia, sembrava pronto a correre il rischio, qualunque rischio, animato da una fretta e da una cieca fiducia al limite del sospetto.

Elwing approfittò della rara manifestazione di Venicius e si face raccontare, con dovizia di particolari, tutti i nuovi sogni: vi erano molti dettagli riconducibili al suo periodo di Jarl nelle terre dei ghiacci, scene di mercanteggio ad Amon, immagini indistinte di rune e tatuaggi e, ancora una volta, uomini incappucciati.

Dato il legame dell’uomo con le terre dei ghiacci, Elwing ritenne opportuno esaminare i segni sul suo corpo.

Ne riconobbe molti, specie tra le rune, ma uno in particolare, al centro della schiena, attirò particolarmente la sua attenzione: un marchio che non vedeva da tempo ma che, invero, le fece tornare in mente un incontro fortuito che la portò riconsiderare completamente le motivazioni dietro la condizione di Venicius.

Per un attimo mise da parte le carte e scrisse ad un vecchio amico che aveva creduto perduto ma che, forse per uno scherzo del destino, aveva incrociato proprio la settimana prima.

Questa prova, già di per sé stimolante per difficoltà e ambizione, poteva trasformarsi in un’opportunità ben maggiore di quanto avesse sperato.

Elwing si prese del tempo per apportare delle modifiche al rituale tenendo conto delle nuove scoperte.

Iniziò poi radunare le persone necessarie alla sua messa in atto, a partire da Malynna: la mezz’elfa avrebbe avuto un ruolo chiave e, anche per lei, i rischi non sarebbero stati da meno.

Scrisse anche ad Aislin e Benn: le abilità alchemiche della Tetrarca sarebbero state dirimenti per una corretta esecuzione del rituale ed il supporto di Benn, arcanista ed emissario del Grigio, avrebbe garantito un’adeguata protezione.

Ora bisognava solo riesumare quell’antica maschera.

IL RITO

Posted: Sat Jun 11, 2022 11:23 am
by TheRogue
IL RITO.


Camminando verso la Piazza di Loknar Venicius intravide la Tetrarca;
"Oh proprio voi?.. si state già preparando?..avete ricevuto la mia lettera?" chiese la Tetrarca a Venicius.
"In verità, sono stato chiuso in casa, stavo giusto..." indicando il messaggero che stava giusto facendo cenno a Venicius.
Poco dopo tornò con il messaggio tra le mani chiedendo alla Tetrarca se fosse pronta.
"Mi scorterai nuovamente a Tremec?" chiese sorridendo, Venicius annuì.
Giunti a Tremec dopo un estenuante viaggio , la Tetrarca chiese a Venicius di cercare la dimora di sua sorella nel frattempo si sarebbe portata avanti con la preparazione del rito.
Venicius vagava per l'Oasi sommerso dai pensieri giunto davanti alla casa capì che non era ancora a casa e attese, poco dopo arrivò la Tetrarca con un uomo di nome Benn.
"Salute... quindi dobbiamo aiutare voi?" chiese Benn guardando stupito Venicius
"Quindi vi conoscete?.." chiese la Tetrarca guardando i due
"Si, ricordo anche i coltelli che mi avete piantato diverse volte nella schiena durante gli allenamenti.."disse Benn facendo un lieve sorriso
"Beh bene, avrete modo di vendicarvi in qualche modo stasera..." disse la Tetrarca
"Suppongo di si.." aggiunse Benn guardandola
"Stavo pensando infatti a questa possibilità.." disse Venicius.
La Tetrarca si fece più seria e poco dopo disse "come vi accennavo per missiva, vi aspetta una serata piuttosto difficile, lo sarà in verità per tutti noi.." Venicius annuì senza dire una parola.

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"Tua sorella non si è ancora vista, a questo punto suggerisco di andare in un posto tranquillo, per spiegarti quello che stasera c'è in riserbo per te.." disse la Tetrarca indicando la via.
Giunti alla Locanda si aggiunse la Famosa Alchimista Aislin.

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Sul Tetto della Locanda , lontano da occhi e orecchie indiscrete,la Tetrarca spiegò il rito passo dopo passo, era evidente sul volto di Venicius il timore del Rito, poco dopo si diressero verso la casa di Malynna.
"Raggiungeteci lì e portate quanto sapete... "disse la Tetrarca a Benn e Aislin; Venicius e Elwing giunsero davanti alla Casa di Malynna, poco dopo apparve la stessa.
"Scusatemi ma il Gran Visir mi ha trattenuto per questioni dellOasi.." disse Malynna con l'affanno andando incontro a venicius per abbracciarlo.
"Nulla di Grave...spero.." disse Elwing assistendo ai due.

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Entrando nella dimora in pietra di Malynna, vi era al centro uno specchio , delle candele, delle rune e molte altre cianfrusaglie; Venicius entrò sospirando.

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La Tetrarca diede indicazioni, sia Venicius che Malynna sembravano spaesati.

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Aislin si avvicinò chiedendo a Venicius se faceva uso di alcolici o droghe.
"Perdonate la domanda, ma devo capire la dose da somministrarvi.." facendo un sorriso come per tranquillizzare Venicius. Nel frattempo la Tetrarca prese chinandosi due catene , si percepiva nell'aria qualcosa di mistico.

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Poco dopo misero un bracciale con degli aghi sia a Malynna che Venicius sottoponendo dei catini per raccogliere il sangue che stava pian piano colando.

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"Allora cominciamo.." disse Elwing con indosso un Antica Maschera.

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CONTINUA.....