~ Il Volo dei Draghi ~
Posted: Sun May 01, 2022 4:56 pm
Una turchese distesa placida e setosa si apre innanzi ai miei occhi, le onde lievi e delicate lambiscono lo scafo della piccola imbarcazione che ci sta portando a destinazione ed un rumore sordo e costante ci accompagna. La leggera brezza provocata dal movimento delle possenti ali gonfia le vele e scompiglia i capelli ed i mantelli dei pochi presenti.
Rimango silenziosa ad osservare il terrificante e (assurdamente) rassicurante volo placido dell'enorme creatura. Le scaglie, d'un verde cupo, sembrano risplendere di pura fiamma, riflettendo gli ultimi barlumi di luce del tramonto.
"Siamo quasi arrivati all'isola"
Un sorriso istintivo nasce sul mio viso mentre osservo la maestosa "Hak" ormai ben visibile. Le alte montagne, costellate da sbuffi di fumo, si stagliano nitide degradando in dolci radure erbose.
Per la seconda volta nella mia giovane vita mi è concesso di calcare queste perigliose sponde ed a stento riesco a trattenere l'entusiasmo, ad "essere decorosa" così come ama ripetere il mio Maestro.
So bene che molti guerrieri, armati di notevole coraggio ed anche una certa follia, hanno considerato quest'isola una Sfida eppure, per me, questo è un pensiero assurdo. Riportando lo sguardo sul nostro possente accompagnatore non posso che esserne intimorita e nel contempo totalmente affascinata. Non è un "semplice animale" non vi è alcun dubbio, la scintilla d'intelligenza e comprensione è più che palese nel sul sguardo... forse molto più che in alcuni umani di mia conoscenza.
Trattenendo a stento una risata per quel pensiero inopportuno mi son resa conto della presenza di diverse persone, dai manti variopinti, sulla stretta lingua di terra... Anche quest'anno gli invitati sono pochi e scelti a seconda dell'affinità con l'Ordine stesso, mi piace! Questo luogo è Selvaggio e Puro, ne vedrei snaturata l'essenza se vi fosse un libero passeggiare, seppur per una sola notte... Inoltre non credo che i padroni di casa sarebbero felici di vedere orde di umani gironzolare vicino alle tane o ai cuccioli... Anche se persino il più piccolo fra loro, credo possa tranquillamente decidere di mangiarmi senza sforzo...
"Questa sera non avrete motivo di temere gli Antichi poichè, per questa precisa occasione, il vostro sbarco è considerato una visita e non un'intrusione."
Ecco. Appunto.
Mi è sempre piaciuto camminare a piedi scalzi, avvertire il freddo e delicato tocco degli steli d'erba sulla pelle, ma anche questo.. "è poco decoroso Niiv!" la voce del Maestro risuona nella mia mente.
Il "decoro" è noioso, questo è certo!
Continuo a perdermi nei miei pensieri anziché osservare ciò che mi circonda, che sciocca! I Cuccioli si muovono curiosi fra le fronde e gli arbusti, sembra quasi ci stiano studiando, chissà che effetto strano è per loro non avere visite minacciose.
Anche se ci sono i più adulti a ricordarci di rimanere tranquilli lungo il sentiero, senza pensare di poterci muovere vicino alle tane ed ai più piccoli. Ammetto che il mio cuore perde un battito ad ogni ruggito più forte, m'immobilizzo un istante senza quasi rendermene conto. Mi fido eh! Lo so che se li rispettiamo ci rispetteranno a loro volta e che ci sono gli Amici Drudjah a garantire per noi ma... come dicevo prima, se decidono di mangiarci non è che sia così complesso...
D'improvviso un forte odore di bruciato, cenere e... Oh! Sangue... è sangue ayè... Ci colpisce. Alzo lo sguardo verso le vette.
Malpasso.
Ricordo questo posto e la sua storia. Una ferita ancora ben aperta nel suolo e nell'anima dell'Isola stessa...
Sospiro continuando a seguire il sentiero ed i Drudjah fino a quando Dan, il Sommo Gerofante, si sofferma invitandoci a prender posto attorno ad un falò spento.
“Questa notte, come detto, celebriamo l’Equilibrio e la Rinascita ed è importante ricordare quanto le azioni di ognuno di noi siano fondamentali per mantenerlo e per dare nuova speranza e vita. In questa notte la morte, le cui spoglie potete vedere innanzi a voi, chiude il Cerchio. In questa notte celebreremo la morte come passaggio per la rinascita nell’Equilibrio."
Ascolto attenta e silenziosa perché ormai ho compreso che in ogni discorso, anzi, in ogni parola pronunciata da loro, vi è un messaggio profondo che aspetta solo d'esser compreso.
“Che il dolore di Arda si quieti e venga sanato.”
Il Dolore di Arda. Non è la prima volta che sento utilizzare questa formula, prima o poi dovrò chiedere cosa intendono.
Non credo sia un mero riferimento alle cacce o alle uccisioni di animali e draghi...
“Che i Figli tornino alla Madre”
Trattengo a stento un sospiro, facendo l'unica cosa che mi ero ripromessa di evitare. Osservo.
Figli e Madre.
Mai come questa sera sento la Sua mancanza, mai come adesso mi rendo conto di aver cercato il riflesso di quello sguardo in ognuno dei presenti.
Sono una sciocca.
“Che ognuno comprenda e senta d’esser parte del Tutto”
Questo lo ripeteva sempre anche Lei.
Essere parte del Tutto.
Guardare oltre i frammenti, oltre le divisioni mere e spoglie di significato...
Essere parte del Tutto...
Fosse di semplice comprensione probabilmente non ci sarebbero più nemici o guerre su Arda.
“Un tempo gli Antichi danzarono su questa piana, piangendo i fratelli caduti, questa notte noi non leveremo pianti, ma attenderemo fiduciosi la nuova fioritura.”
“Che le spoglie divengano cenere e tornino nell’Equilibrio di Ella.”
“Che le fiamme si levino a purificare, donando nuova energia.”
Ascolto ormai quasi distrattamente, osservo ancora i presenti e... quasi muoio per lo spavento.
Un insieme di ruggiti scuote l'aria sferzata dalle enormi ali, gli artigli si aggrappano pesantemente alle rocce ed il rumore è talmente intenso da lasciarmi attonita.
Sapevo che sarebbe successo, anche l'anno scorso è successo, perchè sono così svampita a volte?
Alzo lo sguardo ad osservare gli enormi Draghi intenti a soffiare ferocemente le implacabili fiamme sulla pira.
Gli... Antichi... come li chiamano i Drudjah, anche loro partecipano attivamente a questo rituale, per questo è così particolare ed importante, perchè Loro scelgono di intervenire attivamente per purificare ciò che viene donato e che è pronto a tornare all'Essenza.
Scelgono.
Il Gerofante si avvicina con passo sicuro ed accende una fiaccola, mi è parso vederlo muovere le labbra, come se stesse dicendo qualcosa alle fiamme stesse, mentre raccoglieva un pugno di cenere... ma probabilmente è solo l'effetto delle luci e delle ombre... e dell'estremo calore che ci ha avvolti di colpo.
Troppe emozioni questa sera.
Ci muoviamo lentamente verso Nord, osservando il cielo non posso che rimanere nuovamente attonita, gli astri brillano illuminando la volta celeste come uno splendido dipinto ed i draghi... Madre Misericordiosa, i Draghi sono Meravigliosi. Volteggiano muovendosi in cerchio, sembrano danzare, si avvicinano al Falò e poi si allontanano nuovamente. Ben pochi su Arda han potuto assistere ad un simile spettacolo ed ancora una volta ringrazio per la concessione che mi han fatto.
Giunti al piccolo braciere, posto al centro di un adorabile quadrifoglio delineato dalle luci di piccole candele, i Drudjah ci chiedono di avvicinarci e di ascoltare.
Il Gerofante si avvicina lentamente al braciere e dopo aver sparso la cenere, lo accende con le fiamme della torcia. Mi piace questo "trasporto di luce", ci allontana dalla parte più forte e violenta del rituale per avvicinarci a qualcosa di più intimo e delicato. La parte in cui ognuno di noi dovrà confrontarsi con se stesso.
I Drudjah si avvicinano quindi a noi, lentamente e con dolcezza ci donano dei sacchettini.
Osservo i bracciali ai miei polsi, gioielli ricevuti nella medesima occasione...
"Nei sacchetti che vi stanno porgendo i miei fratelli troverete una pergamena ed un monile. Vi chiedo di concentrarvi solo sulla pergamena per il momento. Vorremmo invitarvi a scrivere qualcosa che ognuno di voi vuole lasciarsi alle spalle, sia esso un aspetto del proprio carattere, un avvenimento della propria vita, un qualsiasi bene materiale o una persona ormai lontana”
Una persona ormai lontana.
La tentazione c'è, lo ammetto, ma sarebbe un semplice mentire a me stessa.
Non voglio lasciarla alle mie spalle, voglio trovarla.
Alzo nuovamente lo sguardo sui draghi in volo prima di scegliere...
Una persona ormai lontana c'è. Qualcuno che seppur in maniera minore mi ha ugualmente ferita ed al quale non voglio rimanere ancora legata.
Scrivo di getto, senza riflettere oltre e poi porto la pergamena sulle fiamme, osservandola bruciare. Non rinnego la mia famiglia, non rinnego le mie origini. Sono Eracliana e sono fiera d'esserlo. Rinnego le parole false, le promesse non mantenute. Rinnego colui che incarna la delusione.
L'ennesimo abbandono.
"Come il Sommo Gerofante ha già detto, in quei sacchetti trovate anche un monile. Questo, reca inciso un biancospino, completo di radici che affondano nel pendente. E dall'altro lato, se osservate, vedrete incisa anche un orsa con negli occhi schegge di tormalina...
"...Orsa, simbolo di fertilità e continuazione della vita e dei cicli vitali. Nonostante le avversità dell’inverno, una nuova stagione feconda si aprirà sempre davanti a voi se non perderete la forza di volontà quando i Cicli sono preservati."
Apro nuovamente il sacchetto ed osservo il ciondolo, accenno un sorriso cercando Elowen con lo sguardo. Chino lieve il capo osservandola.
"Non basta lasciarsi alle spalle il passato per rinascere a nuova vita, ma bisogna anche piantare oggi le speranze del domani, coltivandole, curandole e nutrendole con l’esperienza accumulata dagli errori passati. Accogliete un augurio, un augurio a rifiorire e a rinascere come la Primavera stessa, un augurio che vi accompagnerà da questa notte."
"Che gli Spiriti della Natura pongano su di voi il loro Augurio, facendo germogliare in fulgida bellezza e prosperità le vostre menti, i vostri corpi ed i vostri intenti"
Piccoli fiori variopinti iniziano a sbocciare ai piedi del Gerofante spandendosi poi verso i Drudjah e poi verso tutti noi. Da questi sembrano nascere tanti piccoli spiritelli che si levano in volo, brillando alla stregua di docili lucciole smeraldine, danzando intorno ai presenti, lasciando che il dolce profumo dei boccioli ci avvolga e ci culli in un delicato abbraccio materno.
Osservo il Volo dei Draghi su di noi.
No, non sto per piangere.
Troppe emozioni questa notte.
L'ho già detto?
Rimango silenziosa ad osservare il terrificante e (assurdamente) rassicurante volo placido dell'enorme creatura. Le scaglie, d'un verde cupo, sembrano risplendere di pura fiamma, riflettendo gli ultimi barlumi di luce del tramonto.
"Siamo quasi arrivati all'isola"
Un sorriso istintivo nasce sul mio viso mentre osservo la maestosa "Hak" ormai ben visibile. Le alte montagne, costellate da sbuffi di fumo, si stagliano nitide degradando in dolci radure erbose.
Per la seconda volta nella mia giovane vita mi è concesso di calcare queste perigliose sponde ed a stento riesco a trattenere l'entusiasmo, ad "essere decorosa" così come ama ripetere il mio Maestro.
So bene che molti guerrieri, armati di notevole coraggio ed anche una certa follia, hanno considerato quest'isola una Sfida eppure, per me, questo è un pensiero assurdo. Riportando lo sguardo sul nostro possente accompagnatore non posso che esserne intimorita e nel contempo totalmente affascinata. Non è un "semplice animale" non vi è alcun dubbio, la scintilla d'intelligenza e comprensione è più che palese nel sul sguardo... forse molto più che in alcuni umani di mia conoscenza.
Trattenendo a stento una risata per quel pensiero inopportuno mi son resa conto della presenza di diverse persone, dai manti variopinti, sulla stretta lingua di terra... Anche quest'anno gli invitati sono pochi e scelti a seconda dell'affinità con l'Ordine stesso, mi piace! Questo luogo è Selvaggio e Puro, ne vedrei snaturata l'essenza se vi fosse un libero passeggiare, seppur per una sola notte... Inoltre non credo che i padroni di casa sarebbero felici di vedere orde di umani gironzolare vicino alle tane o ai cuccioli... Anche se persino il più piccolo fra loro, credo possa tranquillamente decidere di mangiarmi senza sforzo...
"Questa sera non avrete motivo di temere gli Antichi poichè, per questa precisa occasione, il vostro sbarco è considerato una visita e non un'intrusione."
Ecco. Appunto.
Mi è sempre piaciuto camminare a piedi scalzi, avvertire il freddo e delicato tocco degli steli d'erba sulla pelle, ma anche questo.. "è poco decoroso Niiv!" la voce del Maestro risuona nella mia mente.
Il "decoro" è noioso, questo è certo!
Continuo a perdermi nei miei pensieri anziché osservare ciò che mi circonda, che sciocca! I Cuccioli si muovono curiosi fra le fronde e gli arbusti, sembra quasi ci stiano studiando, chissà che effetto strano è per loro non avere visite minacciose.
Anche se ci sono i più adulti a ricordarci di rimanere tranquilli lungo il sentiero, senza pensare di poterci muovere vicino alle tane ed ai più piccoli. Ammetto che il mio cuore perde un battito ad ogni ruggito più forte, m'immobilizzo un istante senza quasi rendermene conto. Mi fido eh! Lo so che se li rispettiamo ci rispetteranno a loro volta e che ci sono gli Amici Drudjah a garantire per noi ma... come dicevo prima, se decidono di mangiarci non è che sia così complesso...
D'improvviso un forte odore di bruciato, cenere e... Oh! Sangue... è sangue ayè... Ci colpisce. Alzo lo sguardo verso le vette.
Malpasso.
Ricordo questo posto e la sua storia. Una ferita ancora ben aperta nel suolo e nell'anima dell'Isola stessa...
Sospiro continuando a seguire il sentiero ed i Drudjah fino a quando Dan, il Sommo Gerofante, si sofferma invitandoci a prender posto attorno ad un falò spento.
“Questa notte, come detto, celebriamo l’Equilibrio e la Rinascita ed è importante ricordare quanto le azioni di ognuno di noi siano fondamentali per mantenerlo e per dare nuova speranza e vita. In questa notte la morte, le cui spoglie potete vedere innanzi a voi, chiude il Cerchio. In questa notte celebreremo la morte come passaggio per la rinascita nell’Equilibrio."
Ascolto attenta e silenziosa perché ormai ho compreso che in ogni discorso, anzi, in ogni parola pronunciata da loro, vi è un messaggio profondo che aspetta solo d'esser compreso.
“Che il dolore di Arda si quieti e venga sanato.”
Il Dolore di Arda. Non è la prima volta che sento utilizzare questa formula, prima o poi dovrò chiedere cosa intendono.
Non credo sia un mero riferimento alle cacce o alle uccisioni di animali e draghi...
“Che i Figli tornino alla Madre”
Trattengo a stento un sospiro, facendo l'unica cosa che mi ero ripromessa di evitare. Osservo.
Figli e Madre.
Mai come questa sera sento la Sua mancanza, mai come adesso mi rendo conto di aver cercato il riflesso di quello sguardo in ognuno dei presenti.
Sono una sciocca.
“Che ognuno comprenda e senta d’esser parte del Tutto”
Questo lo ripeteva sempre anche Lei.
Essere parte del Tutto.
Guardare oltre i frammenti, oltre le divisioni mere e spoglie di significato...
Essere parte del Tutto...
Fosse di semplice comprensione probabilmente non ci sarebbero più nemici o guerre su Arda.
“Un tempo gli Antichi danzarono su questa piana, piangendo i fratelli caduti, questa notte noi non leveremo pianti, ma attenderemo fiduciosi la nuova fioritura.”
“Che le spoglie divengano cenere e tornino nell’Equilibrio di Ella.”
“Che le fiamme si levino a purificare, donando nuova energia.”
Ascolto ormai quasi distrattamente, osservo ancora i presenti e... quasi muoio per lo spavento.
Un insieme di ruggiti scuote l'aria sferzata dalle enormi ali, gli artigli si aggrappano pesantemente alle rocce ed il rumore è talmente intenso da lasciarmi attonita.
Sapevo che sarebbe successo, anche l'anno scorso è successo, perchè sono così svampita a volte?
Alzo lo sguardo ad osservare gli enormi Draghi intenti a soffiare ferocemente le implacabili fiamme sulla pira.
Gli... Antichi... come li chiamano i Drudjah, anche loro partecipano attivamente a questo rituale, per questo è così particolare ed importante, perchè Loro scelgono di intervenire attivamente per purificare ciò che viene donato e che è pronto a tornare all'Essenza.
Scelgono.
Il Gerofante si avvicina con passo sicuro ed accende una fiaccola, mi è parso vederlo muovere le labbra, come se stesse dicendo qualcosa alle fiamme stesse, mentre raccoglieva un pugno di cenere... ma probabilmente è solo l'effetto delle luci e delle ombre... e dell'estremo calore che ci ha avvolti di colpo.
Troppe emozioni questa sera.
Ci muoviamo lentamente verso Nord, osservando il cielo non posso che rimanere nuovamente attonita, gli astri brillano illuminando la volta celeste come uno splendido dipinto ed i draghi... Madre Misericordiosa, i Draghi sono Meravigliosi. Volteggiano muovendosi in cerchio, sembrano danzare, si avvicinano al Falò e poi si allontanano nuovamente. Ben pochi su Arda han potuto assistere ad un simile spettacolo ed ancora una volta ringrazio per la concessione che mi han fatto.
Giunti al piccolo braciere, posto al centro di un adorabile quadrifoglio delineato dalle luci di piccole candele, i Drudjah ci chiedono di avvicinarci e di ascoltare.
Il Gerofante si avvicina lentamente al braciere e dopo aver sparso la cenere, lo accende con le fiamme della torcia. Mi piace questo "trasporto di luce", ci allontana dalla parte più forte e violenta del rituale per avvicinarci a qualcosa di più intimo e delicato. La parte in cui ognuno di noi dovrà confrontarsi con se stesso.
I Drudjah si avvicinano quindi a noi, lentamente e con dolcezza ci donano dei sacchettini.
Osservo i bracciali ai miei polsi, gioielli ricevuti nella medesima occasione...
"Nei sacchetti che vi stanno porgendo i miei fratelli troverete una pergamena ed un monile. Vi chiedo di concentrarvi solo sulla pergamena per il momento. Vorremmo invitarvi a scrivere qualcosa che ognuno di voi vuole lasciarsi alle spalle, sia esso un aspetto del proprio carattere, un avvenimento della propria vita, un qualsiasi bene materiale o una persona ormai lontana”
Una persona ormai lontana.
La tentazione c'è, lo ammetto, ma sarebbe un semplice mentire a me stessa.
Non voglio lasciarla alle mie spalle, voglio trovarla.
Alzo nuovamente lo sguardo sui draghi in volo prima di scegliere...
Una persona ormai lontana c'è. Qualcuno che seppur in maniera minore mi ha ugualmente ferita ed al quale non voglio rimanere ancora legata.
Scrivo di getto, senza riflettere oltre e poi porto la pergamena sulle fiamme, osservandola bruciare. Non rinnego la mia famiglia, non rinnego le mie origini. Sono Eracliana e sono fiera d'esserlo. Rinnego le parole false, le promesse non mantenute. Rinnego colui che incarna la delusione.
L'ennesimo abbandono.
"Come il Sommo Gerofante ha già detto, in quei sacchetti trovate anche un monile. Questo, reca inciso un biancospino, completo di radici che affondano nel pendente. E dall'altro lato, se osservate, vedrete incisa anche un orsa con negli occhi schegge di tormalina...
"...Orsa, simbolo di fertilità e continuazione della vita e dei cicli vitali. Nonostante le avversità dell’inverno, una nuova stagione feconda si aprirà sempre davanti a voi se non perderete la forza di volontà quando i Cicli sono preservati."
Apro nuovamente il sacchetto ed osservo il ciondolo, accenno un sorriso cercando Elowen con lo sguardo. Chino lieve il capo osservandola.
"Non basta lasciarsi alle spalle il passato per rinascere a nuova vita, ma bisogna anche piantare oggi le speranze del domani, coltivandole, curandole e nutrendole con l’esperienza accumulata dagli errori passati. Accogliete un augurio, un augurio a rifiorire e a rinascere come la Primavera stessa, un augurio che vi accompagnerà da questa notte."
"Che gli Spiriti della Natura pongano su di voi il loro Augurio, facendo germogliare in fulgida bellezza e prosperità le vostre menti, i vostri corpi ed i vostri intenti"
Piccoli fiori variopinti iniziano a sbocciare ai piedi del Gerofante spandendosi poi verso i Drudjah e poi verso tutti noi. Da questi sembrano nascere tanti piccoli spiritelli che si levano in volo, brillando alla stregua di docili lucciole smeraldine, danzando intorno ai presenti, lasciando che il dolce profumo dei boccioli ci avvolga e ci culli in un delicato abbraccio materno.
Osservo il Volo dei Draghi su di noi.
No, non sto per piangere.
Troppe emozioni questa notte.
L'ho già detto?