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La Zebra e il Babbuino

Posted: Thu Jan 20, 2022 5:58 pm
by SaeroSos
In tempi molto antichi, nelle terre dei Chaka Makao ai confini tra la Giungla e la Savana, viveva un babbuino prepotente di nome Babayaro.

Quelle zone erano soggette a lunghi periodi di siccità e quell'arrogante animale si era autonominato "Signore dell'Acqua", prendendo possesso di una delle ultime pozze a cui gli altri animali assetati potevano abbeverarsi.

Il Babbuino era solito bivaccare presso un fuoco acceso in passato da un fulmine e ogni volta che qualcuno osava avvicinarsi alla pozza per bere, lo aggrediva con furiose grida e lanci di pietre, rivendicando la proprietà dell'acqua.

Un giorno giunse alla pozza una giovane Zebra. A quei tempi le zebre avevano un manto bianco come la neve. La Zebra non fece nemmeno in tempo ad avvicinarsi all'acqua che il Babbuino scattò dalla sua posizione di vantaggio lanciando sassi contro di lei.

"Vattene da qui!" urlò il Babbuino, furibondo. "L'acqua è mia!"
Schivando con pregevole abilità i proiettili di pietra, la giovane Zebra ribatté: "Taci, brutta scimmia! L'acqua è troppo importante per appartenere a un solo animale!"

E si azzuffarono in maniera selvaggia per determinare se l'acqua che dà la vita nei periodi di siccità fosse bene comune oppure proprietà privata di un singolo individuo. Dopo una lunga lotta, la Zebra colpì il Babbuino proprio sul sedere con un calcio, facendolo volare lontano, in mezzo ad alberi e rocce.

Il colpo fu tanto forte che ancora oggi il Babbuino ha il fondoschiena privo di pelo e tiene alzata in verticale la coda per lenire il dolore, mentre grida e lancia oggetti dagli alberi e dalle rocce presso cui è stato confinato.

Spossata dallo scontro, la giovane Zebra barcollò e cadde in mezzo al un focolare ormai spento, finendo per sporcarsi di cenere, in lunghe e irregolari strisce nere.

La sua discendenza ha conservato quel mantello bicolore e chiunque lo vede può così ricordare a quale animale essere riconoscente per avere accesso liberamente all'acqua anche nei periodi di maggiore siccità.