Nel Profondo della Montagna
Posted: Fri Nov 12, 2021 8:31 pm
Questa storia inizia nel profondo della montagna, tra miniere, rocce e funghi.
All'inizio o alla fine di un lungo cunicolo, sotto i piedi di ignari gambe lunghe.
Alla Gemma del sottosuolo: Kard Dorgast.
Il Regno di Djare dopo la Guerra della Vendetta e la tregua raggiunta con il Popolo Elfico durante i concili al Monastero ha vissuto un periodo caratterizzato da aperture ed allargamento degli orizzonti commerciali.
Strano a dirsi per un popolo vissuto per 4250 Cicli Solari al buio di una reclusione illuminato solo dai prodigi tecnologici realizzati dai genieri dell'Accademia dei Segreti e delle Invenzioni, in grado di portare luce anche nelle gallerie più lunghe e sperdute.
Una reclusione che vede la sua fine rappresentata dalla stele firmata dalle più alte cariche del Regno e dell'Alleanza Elfica, gelosamente custodita vicino agli Antenati, nel luogo dove essi vengono evocati dai sacerdoti del Signore dei Misteri, Dera.
Urkdreng osservava gli orchi invasori dai bastioni della Gemma, riflettendo su quello che poteva essere il futuro del Popolo della Montagna.
La differenza tra uno Djaredin di 800 Cicli Solari ed un Umgaz di 60, oltre la barba e la statura, è che lo Djaredin ha ancora tempo di scavare nel proprio passato, affondare nelle proprie radici, studiare le testimonianze dei propri Antenati.
Dove può arrivare lo sguardo di uno Djaredin?
Può questo sguardo arrivare più lontano di un colpo di carabina?
"Dipende se c'è qualcosa da abbattere tra lo Djaredin ed il suo orizzonte" rispose il lato più Tremil dello Sventraorchi.
Era arrivato il momento di volgere questo sguardo più lontano.
Alla ricerca delle origini.
Fu questo il principale argomento del Gran Concilio delle Barbe che si tenne alla Gemma insieme allo Djare Gridopossente.
All'inizio o alla fine di un lungo cunicolo, sotto i piedi di ignari gambe lunghe.
Alla Gemma del sottosuolo: Kard Dorgast.
Il Regno di Djare dopo la Guerra della Vendetta e la tregua raggiunta con il Popolo Elfico durante i concili al Monastero ha vissuto un periodo caratterizzato da aperture ed allargamento degli orizzonti commerciali.
Strano a dirsi per un popolo vissuto per 4250 Cicli Solari al buio di una reclusione illuminato solo dai prodigi tecnologici realizzati dai genieri dell'Accademia dei Segreti e delle Invenzioni, in grado di portare luce anche nelle gallerie più lunghe e sperdute.
Una reclusione che vede la sua fine rappresentata dalla stele firmata dalle più alte cariche del Regno e dell'Alleanza Elfica, gelosamente custodita vicino agli Antenati, nel luogo dove essi vengono evocati dai sacerdoti del Signore dei Misteri, Dera.
Urkdreng osservava gli orchi invasori dai bastioni della Gemma, riflettendo su quello che poteva essere il futuro del Popolo della Montagna.
La differenza tra uno Djaredin di 800 Cicli Solari ed un Umgaz di 60, oltre la barba e la statura, è che lo Djaredin ha ancora tempo di scavare nel proprio passato, affondare nelle proprie radici, studiare le testimonianze dei propri Antenati.
Dove può arrivare lo sguardo di uno Djaredin?
Può questo sguardo arrivare più lontano di un colpo di carabina?
"Dipende se c'è qualcosa da abbattere tra lo Djaredin ed il suo orizzonte" rispose il lato più Tremil dello Sventraorchi.
Era arrivato il momento di volgere questo sguardo più lontano.
Alla ricerca delle origini.
Fu questo il principale argomento del Gran Concilio delle Barbe che si tenne alla Gemma insieme allo Djare Gridopossente.