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Bottega Barbadoro

Posted: Thu Nov 04, 2021 3:50 pm
by Ocartis
Gogol aveva deciso di mettere un po' in ordine il proprio Laboratorio.
Da quando i Barbadoro erano tornati alla Gemma non aveva ancora aperto quelle casse di legno che avevano portato sempre con sè.
E sarebbero rimaste chiuse ancora per un bel po', perché Gogol fu immediatamente distratto da un piccolo tomo appartenuto alla madre Graja.
La copertina in pelle recitava "Bottega Barbadoro - Ricette Djaredin".

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Sapeva che la madre aveva avuto in passato una propensione alla cucina, ma non pensava che avesse raccolto le sue ricette in un libro.
Lo sfogliò subito. Con amara sorpresa notò che molte pagine erano ormai consumate dal tempo.
Ma non tutto era perduto!
Decise di affacciarsi al mondo della cucina e dei distillati per ricercare e riprodurre quelle ricette.
Ci impiegò una giornata di duro lavoro per allestire una piccola cucina all'interno del suo laboratorio

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ed all'insegna "Laboratorio Barbadoro",

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affiancò quella di "Bottega Barbadoro".

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Ora doveva solo mettersi al lavoro e produrre piatti e bevande della tradizione Djaredin!

Ricette dimenticate

Posted: Sun Nov 07, 2021 4:49 pm
by Ocartis
plic
una fredda goccia si era infilata nel retro della gorgiera di Gogol. Piano scese lungo la schiena e lambì le sue natiche.
C'è umidità, pensò alzando gli occhi alla volta rocciosa.
plic
di nuovo, ma non proveniva dall'alto.
Si voltò e sobbalzò. Il cugino Ulfik era proprio dietro di lui e, guardando la sua bocca bavosa, Gogol capì che quelle che si erano infilate nella sua armatura non erano gocce di condensa!
Arretrò di un passo rabbrividendo (sia per la fredda bava, sia per la disgustosa bava).
Il traliccio mi ha parlato. Esordì Ulfik
E mi ha mostrato un luogo perchè sapeva che un giorno un cugino ne avrebbe avuto bisogno!
L'aria titubante di Gogol non frenò il suo discorso.
Nella locanda nella vecchia Kard, ormai distrutta, ci sono molti segreti. Tra essi anche delle antiche ricette Djaredin.
Ulfik riforniva Gogol degli ingredienti per le sue ricette e conosceva la sua recente passione per la cucina.
La notizia entusiasmò immediatamente il Barbadoro che replicò senza batter ciglio
Cosa aspettiamo! Andiamoci!


Man mano che i due Djaredin si avvicinavano alle mura che delimitavano la parte distrutta ed invasa della Gemma, il puzzo di musodiporco e carne bruciata invadeva le loro narici, che mai si sarebbero abituate a quel fetore.
Salirono sulla cinta e si posero innanzi ad uno degli accessi.
Mi raccomando ci vuole assoluto silenzio!
Al cenno del capo di Gogol, Ulfik mosse i primi passi e i due, cautamente, varcarono la soglia che li separava dal passato.

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La vecchia locanda era lì vicina. Macerie e distruzione circondavano i due Djaredin.
Attraversarono una inesistente porta e si portarono alle spalle del fatiscente bancone.
Ulfik indicò una vecchia libreria ammuffita e polverosa.
Soli due tomi ricoperti di cenere giacevano su uno dei ripiani.
Gogol si avvicinò. Protetto dallo sguardo all'erta del cugino sfogliò i tomi e velocemente ne ricopiò il contenuto su di un taccuino.

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Certo non erano le ricette che Gogol si sarebbe aspettato di trovare.
Nulla di epico o di realmente utilizzabile, ma erano comunque storia! Storia e tradizione del popolo Djaredin e le avrebbe aggiunte al suo ricettario.
Ripose i tomi ormai consunti sullo scaffale, e i due cugini lesti rientrarono a Kard, lasciandosi alle spalle quell'olezzo, quei detriti, ma non la memoria.
Avrebbero custodito e diffuso la memoria; la memoria del grande popolo Djaredin, con i suoi usi e costumi, a volte anche molto particolari!