[ODQ] Darak-Coir
Posted: Sun Sep 12, 2021 5:18 pm
I Draghi, creature millenarie e dotate di sapienza ed intelletto come ben pochi altri esseri di Ardania,
testimoni del mutamento attraverso le varie ere, erano spesso fonte di mistero per molti.
Dal bardo che intonava ballate dedicate a leggendarie gesta, agli impavidi guerrieri che per secoli avevano versato sangue nelle infinite battaglie,
agli studiosi più accaniti che avevano provato a ricercare frammenti di quel mistico potere, molti avevano idee e punti di vista diversi su quelle spettacolari quanto letali creature.
I drudjah dell'Ordine della Quercia, tra tutti, erano coloro che in qualche modo fin da tempi antichi avevano conservato memorie e ricordi,
grazie anche alle voci ed ai racconti tramandati dai più anziani saggi.
Nella loro costante ricerca di anomalie nel naturale corso della natura e nella difesa di quelli che erano equilibri fin troppo spesso minacciati,
questi saggi viandanti erano usuali nel viaggiare spesso, porgendo l'orecchio, osservando laddove qualcosa iniziava a strabordare dall'ordinario.
Così, in una delle tanti esplorazioni nei primi giorni di Granaio 285, uno dei drudjah più votato al viaggio ed alla ricerca, si imbattè in qualcosa che gli sembrò molto strano.
Kelthor insieme ad altri suoi fratelli era già stato in quel luogo in passato.
Quell'umido anfratto che era stato conquistato da una ciurma di pirati, sembrava diverso dalle precedenti esplorazioni.
Quegli uomini, nel vedere una imbarcazione non loro, si erano velocemente lanciati nella difesa della loro sicura caverna,
tuttavia il giovane druido aveva ben altro da controllare e trovò il modo di andare oltre.
Prima di allora, nel sovraggiungere in quelle caverne aveva sempre avuto una percezione dovuta probabilmente al Nazd-ash ed in effetti la presenza di giovani esemplari di Antichi,
tenuti in cattività, contribuiva a tutto ciò, ma per fortuna in quell'occasione erano stati liberati.
Il ricordo di quei momenti riaffiorò per qualche istante, dopo il quale proseguì con l'esplorazione.
Superata la prima parte ciò che lo sorprese fu l'assenza di veri e propri banditi in armatura pesante lasciati a guardia del posto, così come egli ricordava;
si accorse ben presto che ben altro era cambiato nelle profondità di quei cunicoli.
Creature bipedi ricoperte di scaglie variegate cominciarono a sciamare dalle varie stanze, mettendo Kelthor in evidente difficoltà, ma con lui era presente la giovane Kyria, che con poderose zampate sferzò via gli aggressori.
Il druido riuscì a ritrovare la via per l'uscita, subito dopo aver recuperato alcuni campioni da quelle creature insolite e mai viste.
Ritornò a raccontare ai Drudjah quanto egli avesse visto e mostrò loro le prove dell'esistenza di quelle creature.
"Darak-Coir" nell'antica lingua druidica aveva il significato letterale di corruzione del drago, ma nella tradizione antica ogni termine assumeva significati ben più profondi, inoltre in questa situazione ancora molti erano i dubbi e molte erano le ricerche da dover fare in merito.
I drudjah decisero di identificarli comunque con quella terminologia, ma sarebbe servito capire di più sull'origine di quegli esseri rettiloidi.
testimoni del mutamento attraverso le varie ere, erano spesso fonte di mistero per molti.
Dal bardo che intonava ballate dedicate a leggendarie gesta, agli impavidi guerrieri che per secoli avevano versato sangue nelle infinite battaglie,
agli studiosi più accaniti che avevano provato a ricercare frammenti di quel mistico potere, molti avevano idee e punti di vista diversi su quelle spettacolari quanto letali creature.
I drudjah dell'Ordine della Quercia, tra tutti, erano coloro che in qualche modo fin da tempi antichi avevano conservato memorie e ricordi,
grazie anche alle voci ed ai racconti tramandati dai più anziani saggi.
Nella loro costante ricerca di anomalie nel naturale corso della natura e nella difesa di quelli che erano equilibri fin troppo spesso minacciati,
questi saggi viandanti erano usuali nel viaggiare spesso, porgendo l'orecchio, osservando laddove qualcosa iniziava a strabordare dall'ordinario.
Così, in una delle tanti esplorazioni nei primi giorni di Granaio 285, uno dei drudjah più votato al viaggio ed alla ricerca, si imbattè in qualcosa che gli sembrò molto strano.
Kelthor insieme ad altri suoi fratelli era già stato in quel luogo in passato.
Quell'umido anfratto che era stato conquistato da una ciurma di pirati, sembrava diverso dalle precedenti esplorazioni.
Quegli uomini, nel vedere una imbarcazione non loro, si erano velocemente lanciati nella difesa della loro sicura caverna,
tuttavia il giovane druido aveva ben altro da controllare e trovò il modo di andare oltre.
Prima di allora, nel sovraggiungere in quelle caverne aveva sempre avuto una percezione dovuta probabilmente al Nazd-ash ed in effetti la presenza di giovani esemplari di Antichi,
tenuti in cattività, contribuiva a tutto ciò, ma per fortuna in quell'occasione erano stati liberati.
Il ricordo di quei momenti riaffiorò per qualche istante, dopo il quale proseguì con l'esplorazione.
Superata la prima parte ciò che lo sorprese fu l'assenza di veri e propri banditi in armatura pesante lasciati a guardia del posto, così come egli ricordava;
si accorse ben presto che ben altro era cambiato nelle profondità di quei cunicoli.
Creature bipedi ricoperte di scaglie variegate cominciarono a sciamare dalle varie stanze, mettendo Kelthor in evidente difficoltà, ma con lui era presente la giovane Kyria, che con poderose zampate sferzò via gli aggressori.
Il druido riuscì a ritrovare la via per l'uscita, subito dopo aver recuperato alcuni campioni da quelle creature insolite e mai viste.
Ritornò a raccontare ai Drudjah quanto egli avesse visto e mostrò loro le prove dell'esistenza di quelle creature.
"Darak-Coir" nell'antica lingua druidica aveva il significato letterale di corruzione del drago, ma nella tradizione antica ogni termine assumeva significati ben più profondi, inoltre in questa situazione ancora molti erano i dubbi e molte erano le ricerche da dover fare in merito.
I drudjah decisero di identificarli comunque con quella terminologia, ma sarebbe servito capire di più sull'origine di quegli esseri rettiloidi.