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Il tesoro piu' grande per un Nano

Posted: Sat Aug 14, 2021 12:47 pm
by ulfikilmagnifico
E' notte fonda e tutti i cugini dormono nella Gemma ignari di quello che è accaduto a Ulfik negli ultimi tempi, tanto si erano abituati a non vederlo per le vie di Kard che oramai non ci avevano piu' fatto caso;
non avendo ricevuto tragiche notizie da qualche essere vivente o meno su Ardania non se ne erano nemmeno preoccupati, i problemi che aveva passato Kard erano tanti, troppi!!
forse avevano immaginato che fosse perito con loro in battaglia, ma non avevano trovato il suo corpo da nessuna parte, dove era finito? qualcuno se lo sarà chiesto in un momento di follia ma nessuno aveva realmente desiderato di andare a cercarlo o se lo avesse fatto non avrebbe potuto trovarlo facilmente, d'altronde anche se nessuno se lo sarebbe mai aspettato era un maestro esploratore come nessun'altro;
poi Kard stessa era stata sigillata, invasa, scoinvolta ma questo Ulfik ancora non lo sapeva perchè non era stato lì , non poteva esserci e non per sua volontà;
era sempre un pò schivo negli ultimi tempi in cui si faceva ancora vedere per le strade di Kard, sempre a portare barili di qua e di là nella sua casa, rumori di martelli, legna tagliata e soprattuto rumori molesti riguardo il traliccio sacro;
"Gloria al traliccio!!!" rimbombava per i cunicoli anche nel cuore della notte tanto che qualche cugino cominciò ad offrirgli della birra con qualcosa per indurre il sonno recuperato da qualche mastro alchimista;
Ora si che si poteva dormire!!! con Ulfik intontito e già assuefatto dai funghi allucinogeni si poteva finalmente riposare, le notti si passavano tranquille ed anche se qualcuno andava a bussare alla sua porta lui non usciva o almeno così sembrava;
non sapevano cosa stesse architettando nessuno gli dava così tanto peso, dato che il cugino era considerato pazzo ma non in grado di far male nemmeno ad una lucciola a meno che non fosse elfica!
in realtà Ulfik era appena tornato da una delle sue esperienze piu' difficili: non solo per la sua mente ma anche per il suo corpo che era stato messo a dura prova;
il volto è stanco ancora segnato dall'esperienza e sporco ma mostra una certa soddisfazione, rispetto al suo aspetto tozzo risulta molto piu' magro come se non si fosse adeguatamente nutrito;
i suoi vestiti praticamente ridotti a brandelli, indossa solo un pantalone verde che era solito indossare sotto i suoi vestiti per dormire e che inizialmente di un colore verde smeraldo ora appariva sbiadito pieno di bruciature e lacerazioni;
il mantello divelto a metà pieno di strappi e completamente annerito;
i piedi nudi e sporchi di fango e cenere , il suo petto pieno di bruciature e cicatrici, i suoi capelli e la barba sporche anch'esse di polvere e piccoli detriti oltre che della solita bava, le sue mani piene di ferite e sporche;
ma eccolo lì, attonito, che ammira i grossi funghi della gemma,d'apprima accecato dalla luminosità della stessa anche se lontana dal punto dal quale osserva, strabuzza gli occhi e si accorge che qualcosa non va' , non è piu' la Kard che ricordava , rimane per un momento sgomento in silenzio guardandosi attorno cercando di delineare con i suoi occhi gli orizzonti di una Kard che ricordava, poi si china nella foresta di funghi ne annusa l'odore tipico e bacia la terra rimanendo in ginocchio;
"Siamo finalmente a casa cugini!" esclama guardando per un momento verso entrambe le sue spalle;
si rialza con un pò di fatica, il fiato sembra mancargli "Per le barbe di tutti i nani!! ma cosa è successo qui!?" borbotta e la testa gli gira forte, si appoggia sul fusto di un fungo; "Credo che per oggi dormiremo qui cugini, la Gemma piu' preziosa di tutto è ancora qui ed è questo che importa" sbava mettendosi al riparo del cappello di un fungo gigante e chiude gli occhi addormentatosi stremato mentre farnetica qualcosa a proposito del traliccio di korg;
domani sarà un altro giorno ci sarà tempo per capire cosa sia successo, ma un vero nano sà che non c'è cosa piu' preziosa della gemma , per quanto ne sia stato lontano , per quanto in cerca di avventura e per quanto non voglia ammetterlo tornerà sempre ad ammirarne lo splendore.