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Dialoghi amoniani

Posted: Mon Mar 22, 2021 11:22 pm
by tstn431
Prima puntata: viewtopic.php?f=9&t=4999

Supra Vires, padre
Che.. ? Bah, mi ci mancavi altro che te, Alan, guarda.
Che avete fatto? Pene d'amore?
No, ho smesso, grazie. Mi scrocchia ancora la mandibola dal tuo ultimo scherzo, senti qua.
Quella sera è fu bellissimo, sapete, Iulius vi ha dato quel gancio...
"Bellissimo".
...e voi giù, al primo colpo...
Smettila.
...ma come una pera cotta, proprio.
Smettila, ho detto.
Va bene, ma solo perché vi vedo più triste del solito.
Bah.
Me lo dite che è successo, allora?
È per l'adozione...
Ah, Uther, il bambino dell'orfanotrofio? Allora alla fine è andato via con Ruggine e Joakim?
Si, ieri. Una serata bellissima, c'era tutto il Clan Van Duvel.
Ah sì? Tutto bene?
Sì sì, Uther si è ambientato benissimo, vedessi come giocava con Bartas.
Quello degli archi?
Lui. Uther non lo sa, ma ha appena avuto il colpo di fortuna più grande della sua vita.
Beh, considerate che è orfano, al massimo è andato in pari.
Si, in effetti...
Ma quindi è questo che vi rende triste? Eppure mi sembra una bella notizia.
Sì, sì, certo, ci mancherebbe, è che...
Vi manca?
Sì, ma non solo. Sono sempre stato legato ai bambini dell'orfanotrofio, ormai lo sai. E sì, lo so, avrà una famiglia, un clan del nord, Joakim come padre, Ruggine come madre, non gli mancherà mai niente, lo so, so tutto, ma egoisticamente mi mancherà, sì, ma mi rende più triste il fatto che mi dimentichi, che ci dimentichi.
Che ci dimentichi?
Considera che ha tre anni, Alan, e io lo conosco da 6 mesi, da quando sono tornato. Quanto tempo ci metterà prima che si scordi di me? E prima che si scordi degli altri?
Forse non molto, no.
Infatti, no. Uther molto probabilmente tra quindici anni se ci incontrerà per strada neanche ci saluterà, e a pensarci mi sembra che tutto il lavoro che abbiamo fatto sia stato vano.
Sapete anche voi che non è così.
Sì, lo so, ma l'impressione è quella. Te ne dico un'altra: c'è questa signora, vedova, ogni giorno la vedo a piangere davanti all'urna del marito a Forte Agravain.
La Vedova Worghum? Una bella donna.
Vero, ma a parte questo, ci ho parlato, mi sono informato, perché quel legionario non l'ho mai conosciuto. Mi ha detto che è morto quando il loro figlio aveva due anni. Ora ne ha 3 e mezzo, e mi dice che a malapena il bimbo si ricorda del padre. Pensa a questo padre, che per due anni ha lavorato rischiando la vita, è tornato a casa ogni sera e l'ha passata col figlio, a giocarci, a insegnargli le cose... E come va a finire? Non solo non lo vedrà mai diventare grande, ma suo figlio non si ricorderà neanche il viso, o la voce di suo padre. Anche lui, se lo incontrasse per strada non lo saluterebbe, ed è una cosa che mi fa venire il magone, che non riesco ad accettare. Non accetto come sia crudele la memoria. Di come sia crudele l'essere costretti a dimenticare certe cose.
...
...
Avete ragione, è crudele. Però, dimenticandosi di voi, magari si dimenticherà del tempo in cui un padre e una madre non ce li aveva. Forse, dimenticare a volte è un bene. Mio nonno diceva: "Se gli umani non sapessero dimenticare avremmo smesso di fare le guerre, e avremmo smesso di fare figli."
Sai una cosa, Alan?
Sì, padre?
Con un nonno così saggio, non mi spiego come tu possa essere venuto su così.
Nemmeno io, padre, nemmeno io.