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Gli Araldi di Valinor

Posted: Mon Mar 15, 2021 12:27 am
by Comsub
Cancelli degli Elvenquist, Regno di Valinor, Lestanore del Nord,
13 Sulime dell'8^ parte della 23^ Fioritura,

Gli ultimi raggi di Luce andavano affievolendosi all'Orizzonte, sopra le cime degli antichi alberi, alcuni sempre verdi altri ancora spogli dai rigidi mesi di Rihw, l'Inverno del Doriath.

Il riflesso rossastro del tramonto si rifletteva sulle mura dei maestosi e candidi Cancelli degli Elvenquist, Porta di Valinor e della Valle Celata, Ondolinde.

Lungo le valli scoscese degli Elvenquist scorrevano piccoli rivoli dovuti all'avvicinarsi della primavera ed allo scioglimento delle neve delle cime più alte.

Sulle mura stavano ritte e vigili le Guardie dei Cancelli, nelle loro magnifiche armature forgiate da abili fabbri di stirpe quenya.

In quel momento osservavano il rientro verso Tindunan di una pattuglia di esploratori e guardavia sindar, di ritorno dalle perlustrazioni giornaliere nei territori limitrofi alla Valle.

Tra le guardie sulle mura vi era un quenya che da poco aveva prestato il proprio giuramento di fronte al Beriardir ed ai Conciliari tutti ed era entrato a tutti gli effetti a fare parte della Splendente Armata.

Il suo nome era Beleg, giovane rampollo dell'antico casato Halamir, che da molti secoli serviva l'Armata di Ondolinde.

Osservando i fratelli sindar tornare dai boschi ammirava la loro capacità di avvicinarsi non visti fino quasi ai piedi dei grandi cancelli. Sarebbe stato davvero difficile sfuggire a queste sentinelle del Doriath.

Aveva iniziato il suo turno di guardia nel primo pomeriggio e stava per volgere al termine, ma la giornata non era ancora finita per lui.

Lo aspettava un addestramento con il suo squadrone di cavalleria. Il Beriardir aveva ordinato ad alcuni reparti di cavalleria dell'Armata di addestrarsi e di conseguenza, parte più difficile, addestrare i cavalli, agli spostamenti rapidi notturni.

Seppur provato dalla giornata di guardia, Beleg era lieto di poter cavalcare il suo fidato Kethyr. Una volta in sella ogni stanchezza svaniva e cavallo e cavaliere si immergevano in una tale simbiosi che qualsiasi manovra veniva concretizzata con estrema naturalezza.

La tradizione marziale quenya poneva la cavalleria pesante come uno dei pilastri fondamentali della strategia militare elfica e questo era ben chiaro in molti membri del casato Halamir, che avevano appunto, per la maggior parte e con orgoglio, servito l'Armata proprio in quest'arma.

Era con questo pensiero e questo spirito che Beleg si accingeva a finire il turno di guardia ai Cancelli ed a dirigersi verso la Valle...

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