La Luce della Conoscenza
Posted: Mon Mar 08, 2021 11:27 am
*Colonna Sonora*
https://www.youtube.com/watch?v=zXUTmb8eSbc
La Sete di Conoscenza è tutto. E' ciò che muove Arda, che anima gli Spiriti e li rafforza.
Questo era il pensiero di Veyron, da tempo desideroso di restituire al popolo Eldar il suo Antico, Fulgido Splendore.
Così, insieme ai suoi Toronin, Indil e Thauron, si recò alla caverna degli Juka. L'ora era tarda, i nemici avevano abbassato la guardia, almeno apparentemente.
"Procediamo con attenzione, siamo in netta inferiorità numerica."
Non voleva che i suoi Toronin pagassero le conseguenze di questo suo desiderio, seppur condiviso.
Addentratisi all'interno della Caverna, l'aria sembrava pesare eccessivamente nei polmoni, il fetore provocato dai fumi di scarico delle loro macchine, il metallo disperso in aria, appesantivano il respiro.
Dapprima si recarono alla Biblioteca, dove i libri, seppur scritti in lingue sconosciute, nascondevano un Sapere al di fuori delle conoscenze Eldar.
Veyron sapeva che la Forza dipendeva dalla Conoscenza e, per acquisirla, doveva calpestare i cadaveri di chi gliela negava.
Non in un vano spargimento di sangue, non in cerca di distruggere il sapere altrui, ma nell'oculata ricerca di ciò che avrebbe fornito un'arma in più al Popolo Valinrim.
"Fate attenzione!"
Tuonò Veyron, quando giunti ad uno strano marchingegno, si ritrovarono intrappolati da un manipolo di Juka capeggiati da due, che sembravano essere i loro capi.
"COSA CI FATE QUI?"
Invero, non serviva proseguire la conversazione, poiché i loro intenti erano palesi. Volevano difendere, negare l'accesso ai Segreti Juka.
"ANDATE VIA DA QUI, MALEDETTI ELFI!"
Freddo come solo un Tarelda sa essere, Veyron si guardò dietro, verso i compagni; avanti, verso i nemici e con tono pacato, seppur determinato, replicò:
"Andremo via da qui; non perché ce lo imponete voi, ma perché è stato da noi deciso."
Sapeva che non avrebbe mai vinto uno scontro, se si fosse ostinato a combattere, doveva solo guadagnare l'uscita e così fece.
Frappose lo scudo tra i nemici ed i suoi compagni, fino all'uscita dalla Caverna.
"Temo ripercussioni, dovremo giocare d'anticipo e ridurre la minaccia".
La spedizione venne annunciata, era ora di finire ciò che era stato cominciato.
"Insieme marceremo, insieme vinceremo. Un pezzo alla volta, un Elda alla volta."
https://www.youtube.com/watch?v=zXUTmb8eSbc
La Sete di Conoscenza è tutto. E' ciò che muove Arda, che anima gli Spiriti e li rafforza.
Questo era il pensiero di Veyron, da tempo desideroso di restituire al popolo Eldar il suo Antico, Fulgido Splendore.
Così, insieme ai suoi Toronin, Indil e Thauron, si recò alla caverna degli Juka. L'ora era tarda, i nemici avevano abbassato la guardia, almeno apparentemente.
"Procediamo con attenzione, siamo in netta inferiorità numerica."
Non voleva che i suoi Toronin pagassero le conseguenze di questo suo desiderio, seppur condiviso.
Addentratisi all'interno della Caverna, l'aria sembrava pesare eccessivamente nei polmoni, il fetore provocato dai fumi di scarico delle loro macchine, il metallo disperso in aria, appesantivano il respiro.
Dapprima si recarono alla Biblioteca, dove i libri, seppur scritti in lingue sconosciute, nascondevano un Sapere al di fuori delle conoscenze Eldar.
Veyron sapeva che la Forza dipendeva dalla Conoscenza e, per acquisirla, doveva calpestare i cadaveri di chi gliela negava.
Non in un vano spargimento di sangue, non in cerca di distruggere il sapere altrui, ma nell'oculata ricerca di ciò che avrebbe fornito un'arma in più al Popolo Valinrim.
"Fate attenzione!"
Tuonò Veyron, quando giunti ad uno strano marchingegno, si ritrovarono intrappolati da un manipolo di Juka capeggiati da due, che sembravano essere i loro capi.
"COSA CI FATE QUI?"
Invero, non serviva proseguire la conversazione, poiché i loro intenti erano palesi. Volevano difendere, negare l'accesso ai Segreti Juka.
"ANDATE VIA DA QUI, MALEDETTI ELFI!"
Freddo come solo un Tarelda sa essere, Veyron si guardò dietro, verso i compagni; avanti, verso i nemici e con tono pacato, seppur determinato, replicò:
"Andremo via da qui; non perché ce lo imponete voi, ma perché è stato da noi deciso."
Sapeva che non avrebbe mai vinto uno scontro, se si fosse ostinato a combattere, doveva solo guadagnare l'uscita e così fece.
Frappose lo scudo tra i nemici ed i suoi compagni, fino all'uscita dalla Caverna.
"Temo ripercussioni, dovremo giocare d'anticipo e ridurre la minaccia".
La spedizione venne annunciata, era ora di finire ciò che era stato cominciato.
"Insieme marceremo, insieme vinceremo. Un pezzo alla volta, un Elda alla volta."