- Thu Feb 18, 2021 1:06 am
#36040
Discord: Dragonblaz3
Nelle vite precedenti: ❖ Kelthor - Gran Druido [OdQ] ❖ Nadhir Kamal - Capotenda [Trm] ❖ Naerylis An'Elenath - Ninque Saila&Kuru Raen [Val]
Il mare si sa, nella sua vastità nasconde misteri ed insidie.
Coloro che intraprendono un viaggio per nave, spesso sanno
che possono imbattersi in creature acquatiche talvolta innocue,
talvolta davvero pericolose.
La vista di un kraken o di un serpente marino, spesso procurano
terrore in quegli avventurieri che non ne hanno mai visto uno,
diversamente, per chi ha dimestichezza basta sapere come sfruttare
i venti a proprio favore e decidere di affrontarli o darsela a gonfie vele.
In quest'occasione, ciò che aveva disturbato ed intercettato l'imbarcazione
era qualcosa di mostruoso e dall'aspetto mai visto o descritto.
Navigando in acque apparentemente calme, Kelthor e la mezz'elfa Malynna
si accorsero che qualcosa di insolito stava accadendo intorno a loro.
L'acqua cominciò ad incresparsi, la barca venne attraversata da poderose vibrazioni che
quasi ne saggiarono la stabilità.
Un lungo stridio poi fece da benvenuto alla creatura che via via cominciò ad emergere,
minacciandoli con manifestazioni di flux di ogni genere.
Grande e massiccia, più di qualsiasi esemplare di kraken mai visto,
la creatura si presentava con caratteristici quattro tentacoli, una mascella prominente ed ossuta,
due occhi scuri. La corporatura sembrava riflettere di un blu scuro, tendente al nero.
Questo quantomeno era quello che gli occhi erano riusciti a catturare,
nei frammenti di attimo nel quale furono prese le scelte di vitale importanza.
Fortunosamente infatti, i due erano riusciti a svicolare e giungere acque meno profonde,
luogo dove forse quel mostro marino non li avrebbe forse seguiti.
Ma cos'era davvero quella creatura? Da dove proveniva?
Kelthor si fece l'ipotesi di aver incontrato una creatura abissale che per qualche motivo era in superficie.
Forse sarebbe stato necessario indagare oltre, se si fossero presentati altri disordini in mare.
Dopo una settimana esatta, il giovane druido incontrò l'accademica Aislin Dankerwald
che tra i vari discorsi gli pose una curiosa domanda sulle eventuali notizie di stranezze marine.
Compreso che la situazione non poteva esser tralasciata oltre e che forse c'era altro da scoprire,
si decise di andare a scambiare qualche parola con coloro che più di tutti conoscono i mari.
Gli amici Corsari Scarlatti, che senza alcun dubbio avrebbero ben accettato di inserirsi nella questione e grazie alla loro esperienza si sarebbe compreso il da farsi.
Accolti il giorno dopo presso la Tortuga,
Kelthor in compagnia della druida Haramiel e delle accademiche Aislin Dankerwald ed Elwing
ebbero l'occasione di poter essere ospitati nello splendido capolavoro navale,
La Perla di Danu, gioiello dei mari e sede dei Corsari Scarlatti.
"Immagino sia qualcosa di abissale che per qualche motivo si trovava in superficie"
Il giovane druido, ancora in parte scosso da quella visione, cercò di descrivere ciò in cui si era imbattuto.
I suoi interlocutori non celarono evidenti dubbi su quanto egli avesse descritto,
poichè nemmeno nella loro esperienza vi era qualcosa di simile.
La soluzione per tutti parve abbastanza semplice dopo tutto.
Pochi giri di clessidra e dal molo si gonfiarono imponenti vele scarlatte.
Era incredibile come quel gruppo avesse preparato alacremente la partenza, senza alcuna sbavatura.
La fregata si lasciò alle spalle la Tortuga, dirigendosi laddove Kelthor aveva fatto quello strano incontro.
Giunsi nell'area parve evidente a tutti di ritrovarsi in un silenzio quasi innaturale,
come quando il predatore è in agguato ed attende la sua preda.
Si vagò in ogni direzione, setacciando ogni quadrante,
facendo riferimento a carte nautiche ed ai precisi sguardi attraverso i cannocchiali,
rimanendo delusi per un quasi certo insuccesso.
Ed infine ecco che davanti agli occhi increduli di tutti i naviganti si palesò
l'immensa creatura che in qualche modo era stata descritta.
A vederla ora, a sguardo più attento, dava l'idea di un grosso pesce con importanti pinne laterali,
una centrale ed una mascella prominente dall'aspetto terrificante.
Dopo un combattimento intenso, grazie alle perfette manovre navali di Doblone e Malandrino e ben difendendosi
da ogni colpo della creatura, il gruppo riuscì ad abbattere la mostruosità acquatica con abilità.
Con il pericolo sventato, ci si soffermò a studiare la carcassa ed estrarne dei campioni,
oltre che a farne un disegno.
Sarebbe rimasto l'interrogativo su cosa potesse essere quella creatura.
Si fece dunque ritorno trionfante presso l'Isola da cui si era partiti.
"Stanno succedendo cose strane in mare sapete?"
La testimonianza del Capitano della Ciurma del Teschio era importante.
Il fatto che anche in altre zone ardane fossero state avvistate anomalie,
strane creature e tempeste fuori dall'ordinario lasciava presagire che tutto ciò
magari non era solo un caso isolato, non una coincidenza.
Scambiare qualche parola con chi il mare lo vive ogni giorno era stato senz'altro una buona cosa,
adesso sarebbe stato il momento di andare in fondo alla situazione e capire eventualmente se vi erano dei fattori scatenanti per questi squilibri in mare.
Kelthor ed Haramiel lasciarono l'isola di Tortuga, fiduciosi di future collaborazioni.
Coloro che intraprendono un viaggio per nave, spesso sanno
che possono imbattersi in creature acquatiche talvolta innocue,
talvolta davvero pericolose.
La vista di un kraken o di un serpente marino, spesso procurano
terrore in quegli avventurieri che non ne hanno mai visto uno,
diversamente, per chi ha dimestichezza basta sapere come sfruttare
i venti a proprio favore e decidere di affrontarli o darsela a gonfie vele.
In quest'occasione, ciò che aveva disturbato ed intercettato l'imbarcazione
era qualcosa di mostruoso e dall'aspetto mai visto o descritto.
Navigando in acque apparentemente calme, Kelthor e la mezz'elfa Malynna
si accorsero che qualcosa di insolito stava accadendo intorno a loro.
L'acqua cominciò ad incresparsi, la barca venne attraversata da poderose vibrazioni che
quasi ne saggiarono la stabilità.
Un lungo stridio poi fece da benvenuto alla creatura che via via cominciò ad emergere,
minacciandoli con manifestazioni di flux di ogni genere.
Grande e massiccia, più di qualsiasi esemplare di kraken mai visto,
la creatura si presentava con caratteristici quattro tentacoli, una mascella prominente ed ossuta,
due occhi scuri. La corporatura sembrava riflettere di un blu scuro, tendente al nero.
Questo quantomeno era quello che gli occhi erano riusciti a catturare,
nei frammenti di attimo nel quale furono prese le scelte di vitale importanza.
Fortunosamente infatti, i due erano riusciti a svicolare e giungere acque meno profonde,
luogo dove forse quel mostro marino non li avrebbe forse seguiti.
Ma cos'era davvero quella creatura? Da dove proveniva?
Kelthor si fece l'ipotesi di aver incontrato una creatura abissale che per qualche motivo era in superficie.
Forse sarebbe stato necessario indagare oltre, se si fossero presentati altri disordini in mare.
Dopo una settimana esatta, il giovane druido incontrò l'accademica Aislin Dankerwald
che tra i vari discorsi gli pose una curiosa domanda sulle eventuali notizie di stranezze marine.
Compreso che la situazione non poteva esser tralasciata oltre e che forse c'era altro da scoprire,
si decise di andare a scambiare qualche parola con coloro che più di tutti conoscono i mari.
Gli amici Corsari Scarlatti, che senza alcun dubbio avrebbero ben accettato di inserirsi nella questione e grazie alla loro esperienza si sarebbe compreso il da farsi.
Accolti il giorno dopo presso la Tortuga,
Kelthor in compagnia della druida Haramiel e delle accademiche Aislin Dankerwald ed Elwing
ebbero l'occasione di poter essere ospitati nello splendido capolavoro navale,
La Perla di Danu, gioiello dei mari e sede dei Corsari Scarlatti.
"Immagino sia qualcosa di abissale che per qualche motivo si trovava in superficie"
Il giovane druido, ancora in parte scosso da quella visione, cercò di descrivere ciò in cui si era imbattuto.
I suoi interlocutori non celarono evidenti dubbi su quanto egli avesse descritto,
poichè nemmeno nella loro esperienza vi era qualcosa di simile.
La soluzione per tutti parve abbastanza semplice dopo tutto.
Pochi giri di clessidra e dal molo si gonfiarono imponenti vele scarlatte.
Era incredibile come quel gruppo avesse preparato alacremente la partenza, senza alcuna sbavatura.
La fregata si lasciò alle spalle la Tortuga, dirigendosi laddove Kelthor aveva fatto quello strano incontro.
Giunsi nell'area parve evidente a tutti di ritrovarsi in un silenzio quasi innaturale,
come quando il predatore è in agguato ed attende la sua preda.
Si vagò in ogni direzione, setacciando ogni quadrante,
facendo riferimento a carte nautiche ed ai precisi sguardi attraverso i cannocchiali,
rimanendo delusi per un quasi certo insuccesso.
Ed infine ecco che davanti agli occhi increduli di tutti i naviganti si palesò
l'immensa creatura che in qualche modo era stata descritta.
A vederla ora, a sguardo più attento, dava l'idea di un grosso pesce con importanti pinne laterali,
una centrale ed una mascella prominente dall'aspetto terrificante.
Dopo un combattimento intenso, grazie alle perfette manovre navali di Doblone e Malandrino e ben difendendosi
da ogni colpo della creatura, il gruppo riuscì ad abbattere la mostruosità acquatica con abilità.
Con il pericolo sventato, ci si soffermò a studiare la carcassa ed estrarne dei campioni,
oltre che a farne un disegno.
Sarebbe rimasto l'interrogativo su cosa potesse essere quella creatura.
Si fece dunque ritorno trionfante presso l'Isola da cui si era partiti.
"Stanno succedendo cose strane in mare sapete?"
La testimonianza del Capitano della Ciurma del Teschio era importante.
Il fatto che anche in altre zone ardane fossero state avvistate anomalie,
strane creature e tempeste fuori dall'ordinario lasciava presagire che tutto ciò
magari non era solo un caso isolato, non una coincidenza.
Scambiare qualche parola con chi il mare lo vive ogni giorno era stato senz'altro una buona cosa,
adesso sarebbe stato il momento di andare in fondo alla situazione e capire eventualmente se vi erano dei fattori scatenanti per questi squilibri in mare.
Kelthor ed Haramiel lasciarono l'isola di Tortuga, fiduciosi di future collaborazioni.
Discord: Dragonblaz3
Nelle vite precedenti: ❖ Kelthor - Gran Druido [OdQ] ❖ Nadhir Kamal - Capotenda [Trm] ❖ Naerylis An'Elenath - Ninque Saila&Kuru Raen [Val]