Per i Draug, per Tiond
Posted: Tue Jan 19, 2021 6:19 pm
Era un fresco pomeriggio come tanti altri, il cielo libero da nubi ed il fruscio del vento tra le fronde degli alberi accompagnavano Kaida durante una ronda solitaria.
Quella che per molti araldi sarebbe potuta essere una normale perlustrazione tra i verdi boschi della Calen, per lei era come una nostalgica passeggiata tra quelle vie fino a poco tempo fà trafficate da Tawarwaith dove si divertiva a correre e cacciare assieme ai suoi cugini.
Dopo un'attenta ispezione, durata qualche clessidra, si avviò verso l'uscita della foresta e mentre camminava tra le ombre, indisturbata, notò delle strane tracce sul terreno.
Rapidamente incitò i suoi segugi e seguire quelle orme temendo di trovare, come poche lune fù, un altro intruso intento a disturbare la pace del bosco di Earlann.
Non passò molto tempo che i due mellon trovarono la presenza di radici animate fuori dal bosco.
Con velocità e precisione degna di una Edhel, incoccò una freccia, tese l'arco e abbattè le creature che ostentavano tanto coraggio da permettersi di sconfinare oltre l'ultima sacra quercia.
Preoccupata per le situazioni anomale tornò ad Ilkorin, consegnò la sua alce allo stalliere del posto e si avviò verso la sede dei Draug.
Si sedette sulla scrivania, prese piuma e calamaio e cominciò a scrivere un messaggio che poi fissò, ben esposto, sulla bacheca.
La pergamena recita il seguente messaggio:
Quella che per molti araldi sarebbe potuta essere una normale perlustrazione tra i verdi boschi della Calen, per lei era come una nostalgica passeggiata tra quelle vie fino a poco tempo fà trafficate da Tawarwaith dove si divertiva a correre e cacciare assieme ai suoi cugini.
Dopo un'attenta ispezione, durata qualche clessidra, si avviò verso l'uscita della foresta e mentre camminava tra le ombre, indisturbata, notò delle strane tracce sul terreno.
Rapidamente incitò i suoi segugi e seguire quelle orme temendo di trovare, come poche lune fù, un altro intruso intento a disturbare la pace del bosco di Earlann.
Non passò molto tempo che i due mellon trovarono la presenza di radici animate fuori dal bosco.
Con velocità e precisione degna di una Edhel, incoccò una freccia, tese l'arco e abbattè le creature che ostentavano tanto coraggio da permettersi di sconfinare oltre l'ultima sacra quercia.
Preoccupata per le situazioni anomale tornò ad Ilkorin, consegnò la sua alce allo stalliere del posto e si avviò verso la sede dei Draug.
Si sedette sulla scrivania, prese piuma e calamaio e cominciò a scrivere un messaggio che poi fissò, ben esposto, sulla bacheca.
La pergamena recita il seguente messaggio: