Nella sala dello spazio e del tempo
Posted: Fri Dec 04, 2020 5:29 pm
Soundtrack
31 Lithe, 284 - Falil Garil
Tutto nella testa di Nemes era ovattato, confuso. Si trovava nella sala centrale del piano che successivamente nella sua mente avrebbe battezzato come "dello spazio e del tempo". Al suo fianco sicuro di se c'era Wayle Von Tellius, mentre avanti a loro distaccato, dallo sguardo gelido vi era Jeremy Notch, Arcimago di Hammerheim.
I due più abili incantatori del continente umano... o forse del mondo intero avevano da poco iniziato una conversazione. A Nemes sembrava di assistere ad una partita di scacchi dove la frase di uno cercava di anticipare i pensieri dell'altro, per trovare un'apertura, carpire qualche informazione. Ora parlavano di uno scambio di adepti delle reciproche accademie.
Wayle: «Questo giovanotto è solo un aspirante, ma presto diverrà cittadino. Sei disposto a fare uno scambio?»
"Impossibile non accetterà ma.." neanche il tempo di formulare il pensiero che Jeremy Notch volse lo sguardo verso Nemes come se lo notasse per la prima volta.
Jeremy: «Per me si può fare»
Poche ore prima alla cerimonia in onore di Danu Nemes voleva cogliere l'occasione della presenza dell'Arcimago per raccogliere informazioni su Shagat. Aveva dunque chiesto al Maestro Wayle di intercedere per lui vista l'alta carica che ricopriva l'incantatore della Splendida.
Ma come era finito da li a diventare merce di scambio? Beh poco importava, finalmente avrebbe potuto contribuire alla comunità, farsi notare.
Tornati all'accademia di magia Wayle si girò verso Nemes con aria soddisfatta e disse...
Oggi - 1 Dodecabrullo, 284
Nemes è fermo su un altopiano con lo sguardo perso verso l'isola di Derit, il respiro ostacolato, il cuore pesante.
"Loknar ti osserva..."
"Loknar pretende..."
"I tuoi abitanti mi hanno accolto a braccia aperte, ma non tu, tu non sopporti che un debole calpesti il tuo suolo. Nessuno può rimanere indietro, nessuno può avere paura"
"E così mi spezzi nel corpo..."
"E così mi trafiggi nell'anima..."
"Da quando sono arrivato numerosi avventurieri mi sono passati avanti e tanti altri stanno ancora giungendo, tutti pronti a diventare cittadini, tutti pronti a guadagnarsi il loro posto, tutti pronti a diventare eroi... si, eroi o mostri"
"Sono certo che presto ti prenderai il mondo, Loknar..."
"Come sono certo che io non rientro più nei tuoi piani"
Un ultimo sguardo, poi Nemes diresse il suo cavallo verso la direzione opposta.
31 Lithe, 284 - Falil Garil
Tutto nella testa di Nemes era ovattato, confuso. Si trovava nella sala centrale del piano che successivamente nella sua mente avrebbe battezzato come "dello spazio e del tempo". Al suo fianco sicuro di se c'era Wayle Von Tellius, mentre avanti a loro distaccato, dallo sguardo gelido vi era Jeremy Notch, Arcimago di Hammerheim.
I due più abili incantatori del continente umano... o forse del mondo intero avevano da poco iniziato una conversazione. A Nemes sembrava di assistere ad una partita di scacchi dove la frase di uno cercava di anticipare i pensieri dell'altro, per trovare un'apertura, carpire qualche informazione. Ora parlavano di uno scambio di adepti delle reciproche accademie.
Wayle: «Questo giovanotto è solo un aspirante, ma presto diverrà cittadino. Sei disposto a fare uno scambio?»
"Impossibile non accetterà ma.." neanche il tempo di formulare il pensiero che Jeremy Notch volse lo sguardo verso Nemes come se lo notasse per la prima volta.
Jeremy: «Per me si può fare»
Poche ore prima alla cerimonia in onore di Danu Nemes voleva cogliere l'occasione della presenza dell'Arcimago per raccogliere informazioni su Shagat. Aveva dunque chiesto al Maestro Wayle di intercedere per lui vista l'alta carica che ricopriva l'incantatore della Splendida.
Ma come era finito da li a diventare merce di scambio? Beh poco importava, finalmente avrebbe potuto contribuire alla comunità, farsi notare.
Tornati all'accademia di magia Wayle si girò verso Nemes con aria soddisfatta e disse...
Oggi - 1 Dodecabrullo, 284
Nemes è fermo su un altopiano con lo sguardo perso verso l'isola di Derit, il respiro ostacolato, il cuore pesante.
"Loknar ti osserva..."
"Loknar pretende..."
"I tuoi abitanti mi hanno accolto a braccia aperte, ma non tu, tu non sopporti che un debole calpesti il tuo suolo. Nessuno può rimanere indietro, nessuno può avere paura"
"E così mi spezzi nel corpo..."
"E così mi trafiggi nell'anima..."
"Da quando sono arrivato numerosi avventurieri mi sono passati avanti e tanti altri stanno ancora giungendo, tutti pronti a diventare cittadini, tutti pronti a guadagnarsi il loro posto, tutti pronti a diventare eroi... si, eroi o mostri"
"Sono certo che presto ti prenderai il mondo, Loknar..."
"Come sono certo che io non rientro più nei tuoi piani"
Un ultimo sguardo, poi Nemes diresse il suo cavallo verso la direzione opposta.