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[marhand]

15 di Archon 4249

Capitale dell’Impero Amoniano.

Il Barbalenta si trova ad Amon per un importante accordo commerciale con l’Impero quando incontra per puro caso Aksel Valdarsen davanti al Mastio. Lo Djaredin e il Nordico si salutano come vecchi amici, si scambiano notizie. In particolare Aksel è avido di sapere cosa sta succedendo al Nord e sulle più recenti notizie delle scelte dell’attuale concilio dei ghiacci. Conduce il Barbalenta ai vastissimi campi di Amon ove Liah Icemberg sta lavorando. Il racconto del Barbalenta è lungo e via via più cupo, notizie sempre più nefaste delle scelte del concilio dei ghiacci e della posizione degli Djaredin che ha portato la rottura di un’alleanza decennale non può che provocare dolore a tutti.

Lo Djaredin ricorda il manifesto del Regno di Djare per gli esuli del nord ad Aksel e Liah e che le porte di Nuran-Kar sono spalancate per coloro che vorranno tornare al nord sotto la protezione e amicizia del Regno di Djare.

Tornato a Kard Dorgast il Barbalenta prova una speranza su ciò che credeva perduto, forse presto molti vecchi amici torneranno al Nord…

[Norton]

Aksel, sellato il suo cavallo, stava sistemando le ultime cose in piazza quando i suoi occhi caddero su due figure familiari ma lontane, nel ricordo, una più dell'altra. Erano Gror, il suo vecchio Cugino del Regno di Djare, con cui aveva combattuto tante battaglia e una guerra contro gli Elfi, e un suo cugino.

I due iniziarono a parlare evocando le gesta passate e vissute insieme per poi iniziare a parlare dell'attuale situazione del Nord e degli Djaredin.
Scosso e innervosito dalle notizie avute, della storia, come dell'Alleanza, tradita, si diresse subito ad Hammerheim dove Cormak e Liah erano intenti a sistemare delle faccende.
Subito li avvisò dell'accaduto e Liah, curiosa come sempre, non vedeva l'ora di saperne di più!

Sistemati i cavalli, iniziarono una lunga cavalcata che li avrebbe riportati ad Amon, nella speranza di ritrovare Gror e saperne di più.

Erano ai campi, a coltivare, dove Gror spiegò alla coppia cosa successe: patti traditi, Nordici che non erano più tali se non per la loro geografia, onore infranto e comportamenti scandalosi che facevano dubitare i due Nordici se fosse la verità, la realtà, o un incubo. Ci erano nati lì, non credevano che le parole di Gror fossero la realtà, non lo volevano forse...

Era tutto vero, dalla gente rimasta non si poteva aspettare di meglio, dopotutto, prima di allontanarsi in cerca di una vita più tranquilla, avevano già iniziato a vedere cose fuori dal mondo, per quella che era la vera Helcaraxe: un luogo lontano dai canoni delle tradizioni, un luogo dove, ad esempio, gli elfi venivano trattati senza l'onore delle armi, anche se in minoranza numerica, rubando loro tutti gli averi..un luogo dove i Cugini venivano trattati come dei venditori di polvere nera qualsiasi, piuttosto che dei fratelli e compagni di lunghe battaglie, alleati da anni ed anni, sotto ogni Jarl e Clan.

Scossi e perplessi, salutato il Cugino, Askel e Liah si diressero verso casa, avrebbero passato la notte insieme, magari pensando a quello che erano...a quello che potevano ritornare..alla loro casa e ai loro fratelli e Cugini.

Uno strano fuoco stava prendendo piede..

[Cormak]

Da pochi giorni Cormak era giungo nella capitale dopo aver vagato in lungo e in largo per le terre umane cercava di trovare un luogo dove vivere e forse quella era la scelta piu' giusta, anche se in cuor suo sapeva che non era casa.
Passaro alcuni giorni quando Aksel Valdarsen si presento davanti alla porta di casa sua con una bella notizia.
Li Cormak e Liah appresero dell editto del popolo della montagna, Liah molto curiosa chiese subito ad Aksel di correre ad Amon per saperne di piu.
Cormak resto' in casa, nelle sue vene il sangue si scaldo', il cuore batteva a mille e gl occhi ereno pieni di speranze....

[Cormak]

Da pochi giorni la famiglia Icemberg e Bruck Aeglos erano giunti a Nuran sotto l ospitalita' e la protezione del popolo della montagna, finalmente si sentivano come a casa, dopo aver passato lunghi periodo fra le genti del sud.
Sapevano che altri nordici vagavano per le terre del sud, ed e' che nacque l intuizione, magari come a loro il proclama che il popolo della montagna aveva fatto qualche mese prima era sfuggito.

Liah e Cormak sellarono i loro stambecchi e si incamminarono per le terre del sud, lasciarono diverse pelli di troll su ogni bacheca che incontravano, il messaggio recitava questa frase:

Kveda esuli del nord, chi vi scrive e la famiglia Icemberg che ha trovato rifugio e protezione a Nuran grazie all aiuto del popolo della montagna.
Se anche voi non volete perdere le vostre radici raggiungeteci li.


I due fratelli dopo qualche ora di viaggio raggiunsero nuovamente Nuran fiduciosi e speranzosi che da li a poco qualcuno li avrebbe raggiunti.

[marhand]

Vento freddo del nord
Scossa, vanagloriosi
Risveglia l’onore

Aquila dalla Vistacuta
D’in sul monte
Occhio di ghiaccio

Terre bianche macchiate
Fredde tombe innevate
Il Sangue lento copre