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[HLX] I MISTERI DELL'ANTICO FUTHARK

Posted: Mon Nov 02, 2020 8:46 pm
by zarko aerv
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La Luna risplendeva sulla candida neve nella valle degli Dei. Il vento soffiava freddo ma stranamente silenzioso; le acque del fiordo lente oscillavano cullandomi nei miei pensieri.
Dall’alto della Forgia del tempio muovevo lentamente la mano sopra i tizzoni ardenti, la calda fiamma ed il paesaggio che avevo di fronte mi aiutava a meditare.

I recenti incontri nelle valli verdi con i popoli Suver avevano suscitato in me delle domande.
La loro convinzione nel loro credo era profonda e radicata, le parole che uscivano dalle loro bocche erano prive di ogni menzogna.
Le bugie e sotterfugi erano usi e costumi di quei popoli, ma quando parlavano dei loro Dei, questo posso dirlo con certezza, la loro sincerità era fuori da ogni dubbio.

“Perchè i loro Dei avevano gli stessi nomi dei nostri, eppure la loro visione era distante e distorta…”

Cercavo risposte, ma ad ogni domanda dubbi e altre questioni venivano fuori; dovevo avere il consiglio o il parere di qualche saggio Syskar.
Mi diressi al villaggio di Kaek Valdar, alla Ricerca del Kunnigr.

Lo trovai di fronte al Runario intendo a divinare le sacre Rune in cerca di visioni sui futuri incerti del nostro Regno.

“Thorgad! Ho bisogno di parlarti”


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Il Nordico senza proferire parola si avviò verso l’enorme salone; aprendomi le porte mi fece cenno di seguirlo.
Una volta dentro la sala iniziai a parlare, incalzando il Bianco orso come domande di ogni genere, sugli Dei e sugli Avi e dell’antico Futhark.

Parlando a lungo, andando a ritroso negli eventi del tempo sino alla prima storia narrata dai nostri avi, quando i primi 6 grandi Clan presero il mare alla ricerca di nuove terre.
Ma prima di allora, nessuno conosce una verità, solo leggende.
Purtroppo molto del linguaggio antico era andando perso nel tempo, tramandato nella tradizione orale.
Alcune parole erano scomparse nel tempo altre erano ancora salde e forti nella nostra cultura.
Parlammo a lungo sino alle prime luci dell’alba ed alla fine decidemmo che l’indomani saremmo andati insieme ai Syskar alla ricerca di risposte, nelle profondità della Baronia.

Re: [HLX] I MISTERI DELL'ANTICO FUTHARK

Posted: Thu Nov 05, 2020 2:32 pm
by Thorgad
Avevo parlato una notte intera con Eldrsnaer cercando di aiutarlo a trovare risposte ai suoi dubbi. Avevo cercato un segno a Kaek Valdar, ma la mia ricerca personale mi portava sempre alla Runa di Raido.
Dovevo partire, dovevo iniziare a seguire la via segnata dalla divinazione. L’oscuro passato dei nostri avi celava delle risposte che per molte tempo non avevamo cercato; forse il Sagarth più affamato di sapere che di altri voleva riscoprire veramente i saperi dimenticati. Aiutarlo era l’unica cosa che potevo fare.



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Così insieme ad un manipolo di Syskar partimmo verso la Baronia; all’intero del suo cuore gelido molto era nascosto sotto la neve ed il ghiaccio ma alcune cose stavano riemergendo alla luce del sole.
L’antico Clan perduto potevano essere l’inizio di una ricerca.

Il mistero dei tumuli era sotto gli occhi di tutti; nessun clan di cui si ha memoria ha mai usato tumulare i propri simili, il Verbo di Aengus è Danu era chiaro da ere.
I morti valorosi dovevano essere cullati dalle onde della Dea che ne avrebbe custodito le spoglie mentre lo spirito doveva levarsi alto come le fiamme sulle drakkar per raggiungere le sacre sale del Valhalla.
Ma quindi perchè quei tumuli esistevano? a quale Clan appartenevano?



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Il gruppo di Nordici stava perlustrando attentamente il perimetro ed ogni angolo della valle ghiacciata.
Le incisioni sulla nuda roccia erano antiche, troppo antiche per qualsiasi Nordico vivente al momento. Il Futhark tramandato dagli avi era ben differente da quei segni, eppure le costruzioni non lasciavano alcun dubbio, la fattura era Nordica.
Ma che cos’era quell’enorme raffigurazione serpentina?



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Una volta esplorati a fondo i tumuli esterni, finimmo nel centro della valle ove i simboli erano più chiari ed evidenti.
La maestosità del sepolcro rendeva certa l’importanza di quel luogo; lì un Nordico importante era tumulato. Infatti non molto tempo fa affrontammo proprio in quel luogo un potente Draugh rinvenendo l’ascia di quello che poteva essere il loro Capo Clan.
Però che cos’è quella raffigurazione sul pavimento? Forse l’Yggdrasil?

Le domande si fecero più fitte tra il manipolo di guerrieri. Dovevano continuare la ricerca, forse dovevamo spingerci al Sud, nessuna pista doveva essere lasciare aperta.
Ad ogni modo decidemmo di partire dal Nord; fra le vette della Baronia, nascosta fra le montagne, la Biblioteca di Claus Von Kessel nascondeva tomi rari e ricercati. Forse quel vecchio Syskar poteva aiutarci a risolvere il mistero.

Re: [HLX] I MISTERI DELL'ANTICO FUTHARK

Posted: Thu Dec 03, 2020 9:47 pm
by Thorgad
Il manipolo di Nordici, bramosi di sapere, si ritrovarono a Hulborg, in attesa di incontrare il capo Clan dei Kessel.
Il gruppo pensava che forse la conoscenza del vecchio Claus Von Kessel potesse essere di vitale importanza per la ricerca della verità sugli Dei e sulle usanze perdute nel tempo.

Per molti inverni quel vecchio Nordico aveva accumulato tomi di “parole morte” come forse mai nessuno su Ardania aveva fatto.
Ad Helcaraxe la tradizione orale era l’usanza più antica e da molti, specialmente dai Valdar, l’uso della scrittura era denigrato con forza e riluttanza. Il vecchio Claus però, avido di conoscenza, continuò ad accumulare nel tempo il sapere di qualsiasi cosa su cui potesse mettere le mani.


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Finalmente dopo tanti inverni passati a Helcaraxe, Thorgad potè scalare la montagna per arrivare alla leggendaria biblioteca del Barone, o perlomeno così la chiamavano i Syskar.
I suoi inverni passati nel Clan Valdar l’avevano tenuto sempre lontano dalle scritture e dai segreti che potevano celare. Negli ultimi anni il potere delle Rune e l’importanza dei simboli aveva iniziato ad affascinare ed incuriosire.

Finalmente erano di fronte alle porte della Biblioteca celata fra le montagne, prima di entrare Claus Von Kessel impose delle regole che nessuno avrebbe dovuto infrangere.
Una volta varcata la soglia lo spettacolo che si ritrovarono di fronte lasciò increduli i presenti.
Centinaia e centinaia di libri si mostravano davanti ai loro occhi.


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Muri di pagine rilegate in ogni tipo di materiale, di ogni tipo di fattezze, di ogni genere e di ogni argomento. Thorgad aveva visto delle biblioteche nelle valli verdi ma nulla era come quello che gli si parava dinanzi.
C’erano dei libri che avrebbero fatto gola ai più avidi di sapere; tomi perduti, unici.
Conoscenze occulte di persone o di “esseri” ormai dimenticati.
Vi erano descrizioni di Razze che popolavano o che avevano popolato Ardania.
Ogni genere di culto esistito.
Vi erano addirittura i vecchi diari dei giovani orsi che avevano vissuto a Helcaraxe.

La sorpresa del bianco orso Valdar fu grande e fu ancora più sorprendente il come Claus riuscisse a destreggiarsi tra quegli scaffali. Quel vecchio che spesso aveva considerato un “suonato”, era probabilmente un custode di sapere che poteva fare invidia alle Razze più antiche di Ardania, compresi gli infimi Alvar, gli avidi Dverg o i saggi del Picco dell’Aquila.

Il silenzio era calato nella biblioteca. Tutti i Nordici, nessuno escluso, leggevano con interesse. Il rumore della pagine regnava sul silenzio di chi avido, sfogliava i tomi.
Thorgad trovò informazioni sugli antichi Kunnigr, sul potere delle Rune e sui Clan ribelli che le custodivano.
Infine trovò quello che cercava, i primi contatti fra il popolo del Nord e gli umani delle valli verdi.
Vi erano notizie sui tumuli, su delle antiche usanze. Forse avevano una pista.

Il manipolo di Nordici rimase fino a tarda notte a guardare i tomi antichi per poi scendere dalla montagna e parlare di quello che si era scoperto nella Roccaforte Baronale sede dell’Ordine dei Thane.


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