La Grande Asta
Posted: Fri Sep 04, 2020 3:16 pm
I cugini Dul-dum Asciafunesta, Ukhran Frangiroccia e Bonji Senzafondo erano appena tornati dall’ennesima ronda in difesa dei territori Djaredin. Posate le armi e l’equipaggiamento, seppur ancora affaticati decisero di fermarsi in locanda a bere una decina di birre.
“Ma a voi, chi ve lo fa fare esattamente?”
Disse ad una certa Dul-dum.
“Di cosa parli cugino? Sei già ubriaco?”
Rispose Bonji, stringendo la sua Cintura dell’Oste.
“Stavo così bene a Ungorn Thindrongol, passavo le giornate a tagliare le teste degli intrusi nei cunicoli… in superficie c’è puzza di lunghi da tutte le parti, e abomini magicosi nelle foreste. Per non parlare dei cugini che hanno deciso di darsi alla politica Umgaz, cosa ci sta succedendo? Andiamocene ad Ungorn cugini, ascoltate me.”.
“Ma stai scherzando, cugino? Qui si sta bene, siamo in compagnia, pensa a Tarja. Cosa farebbe Tarja senza di te? Non pensarci neanche.”.
Interruppe Ukhran, mentre Bonji ascoltava divertito le parole del cugino.
“ABBASSO IL BARBALENTA!”
Si udì dall’ingresso della locanda. Il cugino Bakkho Grancorno si era appena svegliato ed era giunto in locanda per vedere se i suoi cugini erano tornati. Dul-dum gli offrì una birra e spiegò anche a lui ciò che aveva in mente.
“Ma tu stai fuori di testa. Io di qua non mi muovo mica.”
Ma ormai era troppo tardi. Una volta che Dul-dum si mette in testa qualcosa nessuno riesce a fermarlo, e adesso aveva deciso di voler tornare a casa, e di portarsi dietro i suoi cugini.
Passarono un paio di giorni, durante i quali Dul-dum non perse occasione per inculcare nella mente dei cugini Ukhran e Bakkho l’idea di andare a Ungorn.
Esasperati e stremati dalla pesantezza di Dul-dum, alla fine i cugini acconsentirono alla sua idea.
“Va bene Dul-dum, ma se entro i prossimi 12 mesi cambi idea e vuoi tornare a Kard io ti sparo nelle ginocchia.”
Precisò Ukhran.
Finalmente i cugini erano stati convinti! Sembrava che tutto fosse finalmente risolto, ma il cugino Dul-dum aveva dimenticato qualcosa di importante.
“Sì ma… le case? E i cimeli? Cosa ne facciamo di tutta questa roba? Mica possiamo portare tutta questa roba sottoterra.”
Disse Bonji, guardando con un po’ di malinconia la propria cintura.
“Ma a me che mi frega di queste cose, non fatemi perdere tempo che ho da fare. Lasciamo tutto qua e incamminiamoci!”
Urlò Bakkho con i suoi soliti modi di fare le cose.
Fortunatamente Ukhran, dall’alto della sua saggezza ed esperienza, aveva già in mente una soluzione.
“Allora cugini, le armi e le armature che abbiamo accumulato le daremo all’armata. Ne avranno bisogno sicuramente per continuare la guerra nel Doriath. Per i cimeli, a inizio mese di Morgat possiamo organizzare un’asta, vendere tutto e lasciare il ricavato alla Gemma per aiutare a finanziarsi la guerra.”
“Troppo tempo! Cosa devi fare fino ad allora?”
“Per Korg, un mese per preparare tutto?”
Lo fermarono subito Dul-dum e Bakkho.
“Bisogna prepararle in anticipo le cose, non è semplice come la fate voi. Scegliamo il periodo tra il 21 ed il 25 di Jnust, prima per me è no, vi va bene?”
Rispose Ukhran.
“Perfetto! Il 19 è anche il mio compleanno, quindi stiamo apposto!”
Intervenne Bonji, sempre sul pezzo e con commenti costruttivi.
Raggiunto un accordo, non restava che fare l’inventario dei cimeli. Dul-dum si propose subito, amava entrare nella stanza che tra loro era chiamata Il Museo.
“Bene, iniziamo a contare… sperando che non faccia sera prima di finire.”
Disse tra sé e sé Dul-dum.
Prese un libro, ed iniziò a scrivere:
LISTA CIMELI DA METTERE ALL’ASTA
###############################################
Sandali della Parsimonia, più paia.
Polsiere del Vigore, più paia.
Bracciali dell’Ogre.
Due cinture Tremagambe.
Sicuramente un Bracciale Djinn che si sarà intascato Bakkho
Bracciale della Concentrazione
Bracciale degli Spiriti
Bracciale dello Stregone
Un po’ di Anelli dello Juka, che fanno sempre comodo
Anello della Salamandra
Anello dei Ghiacci, ottenuto con grande sforzo dal cugino Bofur che stava per venderlo a due Nordici
Due Anelli delle Stelle
Anello del Lottatore
Cappello dello Stregone… che schifo
Cappello del Pescatore
Diadema dell’Intelletto
Turbante delle Sabbie
Benda del Guercio
Un paio di Cavigliere del Vento
Amuleto della Salute
Pendaglio della Concentrazione
Due Collane della Conoscenza
Collana Vincolante
Guanti del Curatore
Stivali del Fantino
Guanti del Brigante
Stivali senza Traccia
Cintura dell’Oste
Stivali del Pastore, ce li avrà ridati il cugino Drun?
Anello Scudo della Mente
Polsiere del Lottatore
Bracciali della Salute
Guanti dell’Arciere
Sandali dell’Eremita
Una statua di un bestione rosso, un Moloch?
###############################################
“Fatto! Non mi resta che avvisare chiunque ora!”
Era tutto pronto, entro meno di 20 giorni avrebbe avuto luogo una delle aste più grandi di Ardania, se non la più grande.
Il compito di Dul-dum era quello di diffondere la voce in tutta Ardania. Quello di Bonji, staccarsi finalmente da quella cintura che non si era mai tolto di dosso. Bakkho avrebbe dovuto pazientare qualche settimana, presto i cugini sarebbero potuti andare sottoterra.
Era tutto ancora da organizzare, ma a quello ci avrebbe pensato Ukhran, sempre disponibile a fare il lavoro sporco.
“Ma a voi, chi ve lo fa fare esattamente?”
Disse ad una certa Dul-dum.
“Di cosa parli cugino? Sei già ubriaco?”
Rispose Bonji, stringendo la sua Cintura dell’Oste.
“Stavo così bene a Ungorn Thindrongol, passavo le giornate a tagliare le teste degli intrusi nei cunicoli… in superficie c’è puzza di lunghi da tutte le parti, e abomini magicosi nelle foreste. Per non parlare dei cugini che hanno deciso di darsi alla politica Umgaz, cosa ci sta succedendo? Andiamocene ad Ungorn cugini, ascoltate me.”.
“Ma stai scherzando, cugino? Qui si sta bene, siamo in compagnia, pensa a Tarja. Cosa farebbe Tarja senza di te? Non pensarci neanche.”.
Interruppe Ukhran, mentre Bonji ascoltava divertito le parole del cugino.
“ABBASSO IL BARBALENTA!”
Si udì dall’ingresso della locanda. Il cugino Bakkho Grancorno si era appena svegliato ed era giunto in locanda per vedere se i suoi cugini erano tornati. Dul-dum gli offrì una birra e spiegò anche a lui ciò che aveva in mente.
“Ma tu stai fuori di testa. Io di qua non mi muovo mica.”
Ma ormai era troppo tardi. Una volta che Dul-dum si mette in testa qualcosa nessuno riesce a fermarlo, e adesso aveva deciso di voler tornare a casa, e di portarsi dietro i suoi cugini.
Passarono un paio di giorni, durante i quali Dul-dum non perse occasione per inculcare nella mente dei cugini Ukhran e Bakkho l’idea di andare a Ungorn.
Esasperati e stremati dalla pesantezza di Dul-dum, alla fine i cugini acconsentirono alla sua idea.
“Va bene Dul-dum, ma se entro i prossimi 12 mesi cambi idea e vuoi tornare a Kard io ti sparo nelle ginocchia.”
Precisò Ukhran.
Finalmente i cugini erano stati convinti! Sembrava che tutto fosse finalmente risolto, ma il cugino Dul-dum aveva dimenticato qualcosa di importante.
“Sì ma… le case? E i cimeli? Cosa ne facciamo di tutta questa roba? Mica possiamo portare tutta questa roba sottoterra.”
Disse Bonji, guardando con un po’ di malinconia la propria cintura.
“Ma a me che mi frega di queste cose, non fatemi perdere tempo che ho da fare. Lasciamo tutto qua e incamminiamoci!”
Urlò Bakkho con i suoi soliti modi di fare le cose.
Fortunatamente Ukhran, dall’alto della sua saggezza ed esperienza, aveva già in mente una soluzione.
“Allora cugini, le armi e le armature che abbiamo accumulato le daremo all’armata. Ne avranno bisogno sicuramente per continuare la guerra nel Doriath. Per i cimeli, a inizio mese di Morgat possiamo organizzare un’asta, vendere tutto e lasciare il ricavato alla Gemma per aiutare a finanziarsi la guerra.”
“Troppo tempo! Cosa devi fare fino ad allora?”
“Per Korg, un mese per preparare tutto?”
Lo fermarono subito Dul-dum e Bakkho.
“Bisogna prepararle in anticipo le cose, non è semplice come la fate voi. Scegliamo il periodo tra il 21 ed il 25 di Jnust, prima per me è no, vi va bene?”
Rispose Ukhran.
“Perfetto! Il 19 è anche il mio compleanno, quindi stiamo apposto!”
Intervenne Bonji, sempre sul pezzo e con commenti costruttivi.
Raggiunto un accordo, non restava che fare l’inventario dei cimeli. Dul-dum si propose subito, amava entrare nella stanza che tra loro era chiamata Il Museo.
“Bene, iniziamo a contare… sperando che non faccia sera prima di finire.”
Disse tra sé e sé Dul-dum.
Prese un libro, ed iniziò a scrivere:
LISTA CIMELI DA METTERE ALL’ASTA
###############################################
Sandali della Parsimonia, più paia.
Polsiere del Vigore, più paia.
Bracciali dell’Ogre.
Due cinture Tremagambe.
Sicuramente un Bracciale Djinn che si sarà intascato Bakkho
Bracciale della Concentrazione
Bracciale degli Spiriti
Bracciale dello Stregone
Un po’ di Anelli dello Juka, che fanno sempre comodo
Anello della Salamandra
Anello dei Ghiacci, ottenuto con grande sforzo dal cugino Bofur che stava per venderlo a due Nordici
Due Anelli delle Stelle
Anello del Lottatore
Cappello dello Stregone… che schifo
Cappello del Pescatore
Diadema dell’Intelletto
Turbante delle Sabbie
Benda del Guercio
Un paio di Cavigliere del Vento
Amuleto della Salute
Pendaglio della Concentrazione
Due Collane della Conoscenza
Collana Vincolante
Guanti del Curatore
Stivali del Fantino
Guanti del Brigante
Stivali senza Traccia
Cintura dell’Oste
Stivali del Pastore, ce li avrà ridati il cugino Drun?
Anello Scudo della Mente
Polsiere del Lottatore
Bracciali della Salute
Guanti dell’Arciere
Sandali dell’Eremita
Una statua di un bestione rosso, un Moloch?
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“Fatto! Non mi resta che avvisare chiunque ora!”
Era tutto pronto, entro meno di 20 giorni avrebbe avuto luogo una delle aste più grandi di Ardania, se non la più grande.
Il compito di Dul-dum era quello di diffondere la voce in tutta Ardania. Quello di Bonji, staccarsi finalmente da quella cintura che non si era mai tolto di dosso. Bakkho avrebbe dovuto pazientare qualche settimana, presto i cugini sarebbero potuti andare sottoterra.
Era tutto ancora da organizzare, ma a quello ci avrebbe pensato Ukhran, sempre disponibile a fare il lavoro sporco.