Cronache dalle ombre [Lame Silenti]
Posted: Sun Jun 07, 2020 1:11 am
Una notte di fine Madrigale, presso i bassifondi di…
Quella sera pareva fossero parecchi e, dai lugubri corridoi, la mezz’elfa poteva udire già diversi brusii riecheggiare in quell’aria umida, salmastra e terrosa allo stesso tempo.
Erano già tutti lì, quando il Consiglio finì di radunarsi e la più anziana sorella prese la parola.
Senza perdersi in troppe chiacchiere, Vipera introdusse subito Viverna.
Un altro dei vecchi Fratelli era tornato. Quantunque il tempo, il Morbo e i mille scherzi della sorte avessero tentato di trascinarli tutti nei profondi abissi dell’oblio.
La mezz’elfa, sotto mentite spoglie, spostò quindi lo sguardo sugli altri tipi loschi seduti lì attorno.
I numeri avevano subìto una notevole impennata da quando la leggenda aveva ricominciato a circolare.
Gli occhi attenti dei Fratelli avevano a lungo passato in rassegna avventori e varie genti, anche nei luoghi più impervi d'Ardania, e chi aveva dimostrato particolari meriti ed aveva saputo attendere con dedizione, si era infine guadagnato un posto a quella tavola.
Eppure, per quanto si sforzasse di ricollegare dei nomi a ciascuna di quelle figure, aveva come l’impressione che qualcosa le sfuggisse.
Giunsero provvidenziali Sciacallo e Vipera a far ordine fra quei volti resi incerti da trucco e giochi d’ombre.
Cominciarono da Ghiaccio e Conte, ai quali vennero riconosciuti grandi meriti per le recenti azioni della Famiglia.
Un certo contrabbando e gli stessi legni vecchi su cui sedevano erano frutto del loro lavoro.
Si arrivò ai più giovani. Solo, Cobra e Falco, abili lestofanti che hanno lavorato a grosse catture o ad altri affaracci.
Costoro avevano affrontato un cammino complesso degno dei ruoli che essi ricoprivano su Ardania.
Come un tempo, le radici della Famiglia si erano di nuovo diffuse facendosi querce molto alte.
Abbandonati gli argomenti più leggeri, discussero fino a notte fonda su come togliersi di dosso certi occhi indiscreti.
Il piano che ordirono avrebbe permesso loro di deviare alcune indagini e, cosa non da poco, di mettere in difficoltà alcuni elementi che avevano maldestramente tentato d’intralciarli.
Definiti, quindi, gli ultimi dettagli, altro non restava che muovere i pezzi secondo lo schema e concludere questa partita.
Quella sera pareva fossero parecchi e, dai lugubri corridoi, la mezz’elfa poteva udire già diversi brusii riecheggiare in quell’aria umida, salmastra e terrosa allo stesso tempo.
Erano già tutti lì, quando il Consiglio finì di radunarsi e la più anziana sorella prese la parola.
Senza perdersi in troppe chiacchiere, Vipera introdusse subito Viverna.
Un altro dei vecchi Fratelli era tornato. Quantunque il tempo, il Morbo e i mille scherzi della sorte avessero tentato di trascinarli tutti nei profondi abissi dell’oblio.
La mezz’elfa, sotto mentite spoglie, spostò quindi lo sguardo sugli altri tipi loschi seduti lì attorno.
I numeri avevano subìto una notevole impennata da quando la leggenda aveva ricominciato a circolare.
Gli occhi attenti dei Fratelli avevano a lungo passato in rassegna avventori e varie genti, anche nei luoghi più impervi d'Ardania, e chi aveva dimostrato particolari meriti ed aveva saputo attendere con dedizione, si era infine guadagnato un posto a quella tavola.
Eppure, per quanto si sforzasse di ricollegare dei nomi a ciascuna di quelle figure, aveva come l’impressione che qualcosa le sfuggisse.
Giunsero provvidenziali Sciacallo e Vipera a far ordine fra quei volti resi incerti da trucco e giochi d’ombre.
Cominciarono da Ghiaccio e Conte, ai quali vennero riconosciuti grandi meriti per le recenti azioni della Famiglia.
Un certo contrabbando e gli stessi legni vecchi su cui sedevano erano frutto del loro lavoro.
Si arrivò ai più giovani. Solo, Cobra e Falco, abili lestofanti che hanno lavorato a grosse catture o ad altri affaracci.
Costoro avevano affrontato un cammino complesso degno dei ruoli che essi ricoprivano su Ardania.
Come un tempo, le radici della Famiglia si erano di nuovo diffuse facendosi querce molto alte.
Abbandonati gli argomenti più leggeri, discussero fino a notte fonda su come togliersi di dosso certi occhi indiscreti.
Il piano che ordirono avrebbe permesso loro di deviare alcune indagini e, cosa non da poco, di mettere in difficoltà alcuni elementi che avevano maldestramente tentato d’intralciarli.
Definiti, quindi, gli ultimi dettagli, altro non restava che muovere i pezzi secondo lo schema e concludere questa partita.