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[Doriath] La minaccia dei goblin

Posted: Tue Oct 15, 2019 11:10 am
by Skull_TM
Le truppe erano schierate a testa di porco in una formazione d'attacco compatta, larga alla base e molto stretta al vertice. La funzione principale di questo schieramento era dividere lo schieramento avversario in due differenti tronconi, in modo da renderlo maggiormente vulnerabile.
La foresta dalla quale il manipolo era emerso taceva innaturale, mentre il clangore delle armi e le grida acute e feroci riecheggiavano nella verdeggiante radura in cui ora sostava, in attesa di scontrarsi con gli alti difensori dal manto blu.
Le guardie di ronda avevano interrotto ogni compito abituale ed accoglievano al cancello contadini e cacciatori che avevano fatto appena in tempo a rifugiarsi all'interno delle mura cittadine. A malapena si capacitavano di ciò a cui stavano assistendo con i loro stessi occhi.

I confini nord-ovest di Rotiniel erano sotto attacco, minacciati da un nutrito gruppo di goblin organizzato in solidi e distinti schieramenti. Dalle alte mura della Perla si potevano scorgere gli arcieri ben protetti da file compatte di guerrieri. L'equipaggiamento non era certo di prim'ordine, tra spade spuntate, scudi di legno marcio ed armature rovinate e troppo grandi; quel che colpiva l'occhio era la disciplina che mostravano, quasi grottesca perché accompagnata dalla usuale postura sgraziata e dalle acute grida di schernimento.

Ed erano in attesa. Non stavano caricando a testa bassa, disperdendosi alla ricerca di prede deboli e ferite, piuttosto attendevano il segnale del loro capitano, ben individuabile alla sommità di quel cuneo di stampo fortemente militare.
I Rotinrim non sottovalutarono il nemico, eppure ci furono caduti. I goblin diedero battaglia, e solo il loro numero non così alto permise una vittoria senza ingenti perdite.

Dopo una perlustrazione attenta dei confini, i Rotinrim appurarono che lo stratagemma adottato dai minuti pelleverde per guadare il fiume consisteva in piccole zattere di fortuna che ora giacevano abbandonate su un'ansa sabbiosa del fiume.
Nella giubba consumata del capitano goblin alcuni scout avevano rinvenuto una pergamena sudicia che aveva l'aspetto di una missiva. Era scritta in un idioma semplice ma indecifrabile; probabilmente i Rotinrim si trovavano di fronte ad uno dei pochissimi manoscritti goblin.
Forse scoprire cosa ci fosse scritto non avrebbe risolto molto, ma sarebbe stato una luce, seppur fioca, in quell'oscuro e pericoloso mistero.

Re: [Doriath] La minaccia dei goblin

Posted: Sun Oct 20, 2019 5:16 am
by SaeroSos
Erano passati ormai quattro giorni dal ritrovamento della pergamena scritta in goblinesco, e i Valinrim erano stati incaricati dal Concilio di investigare e trovare manoscritti della lingua dei pelleverde.
Quattro furono i libri rinvenuti nelle biblioteche ardene e la notte del 20 Narbeleth vari Eldar si riunirono nelle biblioteche di Ondolinde con lo scopo di studiare e tradurre lo scritto che fu in possesso dello sciamano chelomorfo.
I presenti erano Zeruel e Kaida degli Elegys, Emantis, Brivudin, Caranthir, Helendyeen tutti guidati nella traduzione dall'Argur Saeros.

L'analisi e la traduzione durò varie ore di confronti calligrafici e studi etimologici.
Vari furono i tentativi falliti e altri portavano a traduzione senza un nesso logico.

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L'aria nella biblioteca era tesa ma l'impegno assoluto, tutti i valinrim erano concentrati sui libri illuminati dal chiaro di Nut che filtrava delle ampie finestre.
Piano piano ogni parola presente veniva tradotta e quello che all'inizio sembrava solo un insieme di termini senza un fili logico cominciò ad acquisire senso ed allo stesso tempo la preoccupazione si disegno sui volti dei presenti.
Alcune parole risuonavano incessatamente nella biblioteca...


...Tribu....

...Chelomorfi...

...Protettori del sapere...

...Nukkels....


All'ennesimo tentativo Zeruel che intanto si era posizionato davanti al leggio di legno di ciliegio posizionato al centro della sala dove era conservato il documento con voce ferma ma entusiasta esclamo...

Ci Siamo gwadeir, ora tutto ha senso!Prendete carta penna e calamaio.


L'Argur presa una pergamena nuova, la srotolò ed intinse la piuma nel calamaio di inchiostro verde e alzato lo sguardo fece un cenno al tawar di cominciare a parlare.
Con voce piena Zeruel cominciò a leggere e Saeros a scrivere, finita la lettura tutti i presenti si guardarono con visi cupi ciò che avevano davanti era la prova di un'alleanza che era nata per distruggere l'equilibrio de Hildoriath.Il mistero era svelato ora era il momento di agire.
Il Beriadir prese la parola ed ordinò


Amin Toronin, il creato del Padre e l'equilibrio dell'Alta Amil sono in pericolo.
Quest'oggi scopriamo che oltre all'allenza del Doriath del Nord composta da centauri, satiri e minotauri ne è nata un'altra ancora piu forte e pericolosa.
Preparatevi valinrim, radunate tutta l'armata marceremo verso sud nei territori dei Pelleverde e mostreremo loro qual'è destino di chi sfida gli eldar


Strinse i pugni e con sguardo ferio e voce solenne innegiò...

VALINOR VALUVAR!
VALINOR VALUVAR!
VALINOR VALUVAR!


Ed a lei fecero eco tutti i Valinrim

VALINOR VALUVAR!VALINOR VALUVAR!VALINOR VALUVAR!