Leggende della tribù di Hun Keep sulle creature della Jungla
Posted: Thu Apr 23, 2020 8:55 pm
Gli alberi che corrono, o "Salici dolenti"
Si dice tra gli Hun Keep che all'albore dei tempi la giungla era molto più tranquilla, gli alberi riposavano continuamente e le loro radici erano irremovibili. Con la comparsa dell'uomo e la creazione della città di pietra, iniziò ad esserci sempre più movimento nella giungla; la notte, dalla città di pietra si ergevano canti festivi, risuonavano nell'aria tamburi e tamburelli e il rumore di numerosi passi di danza scuoteva il terreno.
Invidiosi delle feste a cui non potevano partecipare, imitarono gli umani. Fecero crescere più folta la loro chioma, ricoprendosi di fogliame, cosicchè potesse venir mossa da ogni piccolo spostamento d'aria, componendo una melodia particolare, simile a dei leggeri sonagli.
Rimanevano però ancorati al terreno, costretti a guardare immobili mentre i Qwaylar cacciavano, spostandosi in gruppo e a gran velocità tra la selva.
Gli alberi, che fino a quel momento non si erano mai mossi, provarono una nuova sensazione di invidia nei loro confronti e decisero di imitarli anche in questo.
Impararono a ritirare le proprie radici, unendole in due grandi gambe, e scoprirono come muovere i propri rami per emulare delle braccia. Così iniziarono a correre, continuamente, da una parte all'altra della giungla. Non rendendosene conto, finirono spesso per travolgere alcuni Qwaylar, i primi a scoprire della loro esistenza.
Per gli Hun Keep è un gesto rispettoso verso gli alberi, quello di usare il loro legno per archi, lance e tamburi, cosicchè possano finalmente partecipare alle attività che tanto invidiavano.
Si dice tra gli Hun Keep che all'albore dei tempi la giungla era molto più tranquilla, gli alberi riposavano continuamente e le loro radici erano irremovibili. Con la comparsa dell'uomo e la creazione della città di pietra, iniziò ad esserci sempre più movimento nella giungla; la notte, dalla città di pietra si ergevano canti festivi, risuonavano nell'aria tamburi e tamburelli e il rumore di numerosi passi di danza scuoteva il terreno.
Invidiosi delle feste a cui non potevano partecipare, imitarono gli umani. Fecero crescere più folta la loro chioma, ricoprendosi di fogliame, cosicchè potesse venir mossa da ogni piccolo spostamento d'aria, componendo una melodia particolare, simile a dei leggeri sonagli.
Rimanevano però ancorati al terreno, costretti a guardare immobili mentre i Qwaylar cacciavano, spostandosi in gruppo e a gran velocità tra la selva.
Gli alberi, che fino a quel momento non si erano mai mossi, provarono una nuova sensazione di invidia nei loro confronti e decisero di imitarli anche in questo.
Impararono a ritirare le proprie radici, unendole in due grandi gambe, e scoprirono come muovere i propri rami per emulare delle braccia. Così iniziarono a correre, continuamente, da una parte all'altra della giungla. Non rendendosene conto, finirono spesso per travolgere alcuni Qwaylar, i primi a scoprire della loro esistenza.
Per gli Hun Keep è un gesto rispettoso verso gli alberi, quello di usare il loro legno per archi, lance e tamburi, cosicchè possano finalmente partecipare alle attività che tanto invidiavano.