- Tue Apr 14, 2020 11:55 am
#15384
LA SCONFITTA DI FALION
Hammerheim, Decimo Adulain A.I. 284
A notte inoltrata una luce innaturale permeava i cieli sopra la città,
nascondendo alla vista perfino le Dodici Sorelle. Hammerheim fremeva,
i preparativi volgevano al termine ed era chiaro come la battaglia fosse
imminente. I soldati pattugliavano le strade in continuazione, mentre
gli arcieri, appostati sui tetti, scrutavano il cielo in cerca di un bersaglio
scuro.
Il piano dell’Accademia e della Chiesa aveva funzionato, da quando
la città era stata protetta con la cupola di luce, il nemico si era palesato.
Pochi giorni prima Hammerheim fu rastrellata, strada per strada, in uno
scontro che vide la Marina Reale quasi essere sopraffatta dai demoni che
si celavano nell’ombra. Gli esseri furono ricacciati nell’abisso dal quale
provenivano, ma solo una battaglia fu vinta, mentre Falion, il Principe
delle Tenebre, minacciava la distruzione completa della città.
Infine, l’ora della resa dei conti era arrivata.
Lampi scuri cercavano di penetrare la coltre di luce, tuoni rimbombavano
nei cieli, gettando le genti hammin nello sconforto e nel terrore. Ma tale
era il potere dei Giusti che le maledizioni dei demoni non riuscirono ad
attraversare le protezioni sacre ed arcane erette a difesa di Hammerheim.
Perciò al demone non rimase che tentare la battaglia campale.
Un’enorme figura atterò alla spiaggia del Faro e mentre portali oscuri venivano
evocati, le sentinelle lanciarono l’allarme e il Primo Consigliere Bjorn guidò
gli hammin alla spiaggia. Ordini precisi vennero impartiti e il drappello di
hammin si schierò a fronteggiare il muro oscuro che il demone aveva eretto.
“ AMMIRATE LA MIA PROGENIE ! ”
La voce del demone risuonò potente mentre i portali vomitavano l’avanguardia
dell’esercito di Falion. La fanteria si lanciò violenta contro il muro di scudi
hammin, mentre demoni stregoni si mantennero a distanza, bersagliando
la prima linea. Lo scontro fu cruento, ma gli hammin non indietreggiarono,
e mentre la prima linea manteneva la posizione, maghi ed arcieri poco a poco
decimarono le fila demoniache. Gli assalti si susseguirono uno dopo l’altro,
ma le ombre furono ricacciate indietro col fuoco e con le armi.
“ AVANTI… VIENI MIO FLAGELLO ! ”
Il ruggito del demone scosse l’animo degli hammin, e l’angoscia si trasformò
in sgomento quando un’ombra coprì la luce che si irradiava sulla città.
Per un attimo pensammo che le difese sacre avessero ceduto, ma di colpo
fu chiaro che la luce era oscurata da un’enorme figura alata.
Il drago atterò sulla spiaggia, spazzando le schiere hammin col suo soffio
velenoso. Lo scompiglio iniziale fu risolto dagli ordini del Primo Consigliere,
la prima linea circondò la creatura e mentre lance consacrate affondavano nelle
sue carni, questi era bersagliato dagli incanti dei maghi. Il drago si trascinò
sulla spiaggia, incapace di riprendere il volo, roteando la coda nel tentativo
di disperdere i difensori.
Infine, il Flagello di Falion trovò la morte per mano degli hammin.
“ LA MORTE È ASSERVITA AL POTERE DELLE TENEBRE ! ”
Il tanfo di putrefazione si diffuse sulla spiaggia ed ai più anziani fu subito
chiaro come il demone avesse liberato contro la città un’entità non morta.
La carcassa di ciò che un tempo era un drago avanzò lenta verso gli hammin,
il corpo scarnificato lasciava esposto lo scheletro e una luce fioca aleggiava
nelle orbite altrimenti scure. Quello che un tempo era un possente dragone
si era piegato alle lusinghe dell’ombra.
Subito invocazioni sacre riecheggiarono sul campo di battaglia e il dracolich
niente potette contro le armi che splendevano della luce del Padre. Il potere
magico del non morto si affievolì, fino a quando l’Ombra della Morte non
collassò su sé stessa. L’enorme teschio si schiantò sulla spiaggia e fu trascinato
perché fosse esposto al suo padrone.
Per la prima volta la voce del Principe tradì incertezza, mentre lanciava contro
gli hammin il più potente dei suoi servitori.
“ TROVERETE LA MORTE PER MANO DEL MIO CAMPIONE ! ”
Il gigante avanzò verso gli hammin, il corpo possente e allo stesso tempo etereo,
il volto ossuto e devastato in una maschera terrificante. Fu dalle parole del
demone che capimmo la sua provenienza. Balduin De Lorac, un tempo fervido
servitore di Crom, aveva rinunciato alla luce ed abbracciato l’ombra.
Tuttavia, consacrandosi al servizio di Falion egli segnò il suo destino, andando
incontro alla distruzione.
L’abominio si lanciò contro gli hammin lasciando dietro di sé fiamme verdastre
e violacee che illuminarono a giorno le scogliere di Hammerheim, la battaglia fu
cruenta e il demone era dotato di una tempra fuori dal comune perfino tra gli
esseri suoi simili. Sebbene alcuni giurino di aver scorto un barlume di redenzione
negli occhi del Campione d’Ombra, questi scatenò la sua furia fino agli ultimi istanti,
quando soccombette sotto i colpi dei soldati.
Poche parole furono recitate per affidare l’anima del caduto al giudizio del Padre,
mi piace pensare che nella morte egli abbia trovato la pace che rinnegò in vita.
“ PENSERÒ IO STESSO A CANCELLARE LA VOSTRA ESISTENZA ! ”
Falion, il Principe delle Tenebre, scese finalmente in campo. Le schiere hammin,
oramai spossate dalla battaglia, erano sostenute soltanto dalle invocazioni dei
Sacerdoti. Quella sera lo sguardo dei Giusti si posava su Hammerheim, ed i suoi
figli erano determinati a compierne il volere.
Falion scatenò tutto il suo potere, soldati esperti furono schiacciati come formiche,
ma ogni ferito era riabilitato dalle preghiere dei Sacerdoti.
L’imperativo era resistere ad ogni costo, fino alla sconfitta del demone.
Affidammo la nostra vita agli Dei e solo così i nostri scudi ressero l’impeto del Principe.
Ogni incanto, ogni preghiera e ogni fendente fu inferto nel nome dei Giusti, per la
salvezza di Hammerheim e del continente.
Il Principe vedeva ormai concreta la sconfitta, con le ultime forze tentò l’assalto
alla città, ma fu fermato e respinto sulle scale che conducevano ad Hammerheim.
“ NON PASSERAI DEMONE ! ”
L’urlo risuonò potente e Falion fu costretto ad arretrare. Gli hammin colsero il
momento di debolezza e si scagliarono nell’ultimo attacco. Stretto contro la roccia,
il Principe delle Tenebre andò incontro alla disfatta e soccombette sotto i colpi di Hammerheim.
Fu così, in quella che negli anni a venire verrà ricordata come una notte gloriosa,
che Falion, il Principe delle Tenebre, fu sconfitto.
Hammerheim, Decimo Adulain A.I. 284
A notte inoltrata una luce innaturale permeava i cieli sopra la città,
nascondendo alla vista perfino le Dodici Sorelle. Hammerheim fremeva,
i preparativi volgevano al termine ed era chiaro come la battaglia fosse
imminente. I soldati pattugliavano le strade in continuazione, mentre
gli arcieri, appostati sui tetti, scrutavano il cielo in cerca di un bersaglio
scuro.
Il piano dell’Accademia e della Chiesa aveva funzionato, da quando
la città era stata protetta con la cupola di luce, il nemico si era palesato.
Pochi giorni prima Hammerheim fu rastrellata, strada per strada, in uno
scontro che vide la Marina Reale quasi essere sopraffatta dai demoni che
si celavano nell’ombra. Gli esseri furono ricacciati nell’abisso dal quale
provenivano, ma solo una battaglia fu vinta, mentre Falion, il Principe
delle Tenebre, minacciava la distruzione completa della città.
Infine, l’ora della resa dei conti era arrivata.
Lampi scuri cercavano di penetrare la coltre di luce, tuoni rimbombavano
nei cieli, gettando le genti hammin nello sconforto e nel terrore. Ma tale
era il potere dei Giusti che le maledizioni dei demoni non riuscirono ad
attraversare le protezioni sacre ed arcane erette a difesa di Hammerheim.
Perciò al demone non rimase che tentare la battaglia campale.
Un’enorme figura atterò alla spiaggia del Faro e mentre portali oscuri venivano
evocati, le sentinelle lanciarono l’allarme e il Primo Consigliere Bjorn guidò
gli hammin alla spiaggia. Ordini precisi vennero impartiti e il drappello di
hammin si schierò a fronteggiare il muro oscuro che il demone aveva eretto.
“ AMMIRATE LA MIA PROGENIE ! ”
La voce del demone risuonò potente mentre i portali vomitavano l’avanguardia
dell’esercito di Falion. La fanteria si lanciò violenta contro il muro di scudi
hammin, mentre demoni stregoni si mantennero a distanza, bersagliando
la prima linea. Lo scontro fu cruento, ma gli hammin non indietreggiarono,
e mentre la prima linea manteneva la posizione, maghi ed arcieri poco a poco
decimarono le fila demoniache. Gli assalti si susseguirono uno dopo l’altro,
ma le ombre furono ricacciate indietro col fuoco e con le armi.
“ AVANTI… VIENI MIO FLAGELLO ! ”
Il ruggito del demone scosse l’animo degli hammin, e l’angoscia si trasformò
in sgomento quando un’ombra coprì la luce che si irradiava sulla città.
Per un attimo pensammo che le difese sacre avessero ceduto, ma di colpo
fu chiaro che la luce era oscurata da un’enorme figura alata.
Il drago atterò sulla spiaggia, spazzando le schiere hammin col suo soffio
velenoso. Lo scompiglio iniziale fu risolto dagli ordini del Primo Consigliere,
la prima linea circondò la creatura e mentre lance consacrate affondavano nelle
sue carni, questi era bersagliato dagli incanti dei maghi. Il drago si trascinò
sulla spiaggia, incapace di riprendere il volo, roteando la coda nel tentativo
di disperdere i difensori.
Infine, il Flagello di Falion trovò la morte per mano degli hammin.
“ LA MORTE È ASSERVITA AL POTERE DELLE TENEBRE ! ”
Il tanfo di putrefazione si diffuse sulla spiaggia ed ai più anziani fu subito
chiaro come il demone avesse liberato contro la città un’entità non morta.
La carcassa di ciò che un tempo era un drago avanzò lenta verso gli hammin,
il corpo scarnificato lasciava esposto lo scheletro e una luce fioca aleggiava
nelle orbite altrimenti scure. Quello che un tempo era un possente dragone
si era piegato alle lusinghe dell’ombra.
Subito invocazioni sacre riecheggiarono sul campo di battaglia e il dracolich
niente potette contro le armi che splendevano della luce del Padre. Il potere
magico del non morto si affievolì, fino a quando l’Ombra della Morte non
collassò su sé stessa. L’enorme teschio si schiantò sulla spiaggia e fu trascinato
perché fosse esposto al suo padrone.
Per la prima volta la voce del Principe tradì incertezza, mentre lanciava contro
gli hammin il più potente dei suoi servitori.
“ TROVERETE LA MORTE PER MANO DEL MIO CAMPIONE ! ”
Il gigante avanzò verso gli hammin, il corpo possente e allo stesso tempo etereo,
il volto ossuto e devastato in una maschera terrificante. Fu dalle parole del
demone che capimmo la sua provenienza. Balduin De Lorac, un tempo fervido
servitore di Crom, aveva rinunciato alla luce ed abbracciato l’ombra.
Tuttavia, consacrandosi al servizio di Falion egli segnò il suo destino, andando
incontro alla distruzione.
L’abominio si lanciò contro gli hammin lasciando dietro di sé fiamme verdastre
e violacee che illuminarono a giorno le scogliere di Hammerheim, la battaglia fu
cruenta e il demone era dotato di una tempra fuori dal comune perfino tra gli
esseri suoi simili. Sebbene alcuni giurino di aver scorto un barlume di redenzione
negli occhi del Campione d’Ombra, questi scatenò la sua furia fino agli ultimi istanti,
quando soccombette sotto i colpi dei soldati.
Poche parole furono recitate per affidare l’anima del caduto al giudizio del Padre,
mi piace pensare che nella morte egli abbia trovato la pace che rinnegò in vita.
“ PENSERÒ IO STESSO A CANCELLARE LA VOSTRA ESISTENZA ! ”
Falion, il Principe delle Tenebre, scese finalmente in campo. Le schiere hammin,
oramai spossate dalla battaglia, erano sostenute soltanto dalle invocazioni dei
Sacerdoti. Quella sera lo sguardo dei Giusti si posava su Hammerheim, ed i suoi
figli erano determinati a compierne il volere.
Falion scatenò tutto il suo potere, soldati esperti furono schiacciati come formiche,
ma ogni ferito era riabilitato dalle preghiere dei Sacerdoti.
L’imperativo era resistere ad ogni costo, fino alla sconfitta del demone.
Affidammo la nostra vita agli Dei e solo così i nostri scudi ressero l’impeto del Principe.
Ogni incanto, ogni preghiera e ogni fendente fu inferto nel nome dei Giusti, per la
salvezza di Hammerheim e del continente.
Il Principe vedeva ormai concreta la sconfitta, con le ultime forze tentò l’assalto
alla città, ma fu fermato e respinto sulle scale che conducevano ad Hammerheim.
“ NON PASSERAI DEMONE ! ”
L’urlo risuonò potente e Falion fu costretto ad arretrare. Gli hammin colsero il
momento di debolezza e si scagliarono nell’ultimo attacco. Stretto contro la roccia,
il Principe delle Tenebre andò incontro alla disfatta e soccombette sotto i colpi di Hammerheim.
Fu così, in quella che negli anni a venire verrà ricordata come una notte gloriosa,
che Falion, il Principe delle Tenebre, fu sconfitto.