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Attentato a Valinor

Posted: Sun Oct 13, 2019 3:35 am
by SaeroSos
Era una notte come molte altre alla Silala,
lo scintillio delle Eleni riflesse sulle candide pietre di Ondolosse illuminave le via di Ondolinde.
I Valanrim con il loro lento incedere affollavano le strada della Capitale, nei pressi della banca c'era Saeros che era comodamente seduto preso nella lettura di alcune missive appena giunte dal Continente Umano.
All'improvviso all'interno dell'edificio irruppero l'Aman Aire, Thauron, accompagnato da Gilthor.
Questi in viso malcelavano irrequietezza e preoccupazione, vedendoli l'Argur interruppe la sua lettura e chiese loro cosa li turbasse.
Thauron col fiato corto rispose in modo repentino e con allarmato esclamò:


Venite Argur, siamo stati avvisati dalle Sentinelle del Regno di una minaccia nella zona residenziale Quenya. Un'oscura presenza è stata vista versare un liquido nelle fronde e queste sono cresciute a dismusura, si riproducono a ritmo incessante e sono estremamente aggressive.

Un'espressione corruciata si disegnò sul volto di Saeros,
che alzatosi repentinamente si diresse con i due ed alcune guardie verso il ponte nei pressi delle abitazioni degli Alti.
Appena giunti tutti i presenti si resero conto che la minaccia era grave e non sottovalutabile, cosi decisero di riunirsi in città ed organizzare un'offensiva efficace a difesa del Regno.
Appena rientrati venne lanciato un allarme,tutti i Valinrim interrupero le loro attività cittadine e si armarono con l'ordine di radunarsi alle porte quanto prima.
Nel mentre invece Saeros, Thauron, Gilthor, Lhaewon e Einaliam si diresserò nel negozio di alchimia con l'intento di cercare di comprendere che tipo di liquido fosse stato usato e in che porre rimedio.
Una volta giunti al negozio ad attenderli c'era Senon, famoso nel Regno oltre che per le sue conoscenze in ambito magico ed alchemico per la eccentricità sia nei modi che nel vestire, che allarmato dal gran trambusto che si era generato in città chiese loro con visibile preoccupazione cosa stesse accadendo.


L'Argur prese parola e spiegò al Quenya dell'avvistamento da parte delle guardie dell'ombra attentatrice e del liquido che questo aveva gettato negli arbusti che contornavano la casa che fu del defunto Hatanien.
Senza esitare e senza proferire parola, appresa la gravità della minaccia Senon si diresse con decisione verso la libreria contenenti i ricettari.
Li prese un tomo impolverato e con un rapido e deciso gesto tolse la polvere depositatasi negli anni, cominciò a sfogliare rapidamente il libro fino a fermarsi su di una pagine ed esclamò:

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Amin Toronin, credo di aver risposta alle vostre domande. Ci troviamo dinanzi ad un composto alchemico di grande potenza, tra le mie ricette ho trovato una pozione con capacità di rivatilizzare le piante e di favorirne una rapida crescita.
Suppongo che l'attentatore abbia usato questa pozione ma con una concentrazione degli ingrendienti di molto superiore alla media, ma non temete ho un antidoto per metter fine a quanto sta accadendo alle piante, dovete solo procurarmi alcuni ingredienti.


Una volta compreso cosa fare Saeros ordinò ai toronin di recuperare quanto richiesto da Senon, tutti i Valanrim presi da un'inconsueta fretta e frenesia si adoperarono per recuperare tutti gli ingredienti richiesti per l'antidoto. In pochi minuti tutto era stato radunato e consegnato all'alchimista che con mano ferma e precisione proveddette a miscelare e poi distillare alcune pozioni dal colore bianco opaco con dei riflessi azzurri.
Presi gli antidoti per sanare la vegetazione gli eldar si radunarono con gli altri e marciarono in direzione della zona residenziale Quenya dove ad attenderli c'erano centinaia e centinaia di piante che si continuavano a riprodurre e a crescere a ritmo incessante.
All'ordine dell'Argur tutti i Valinrim caricarono, lo scontro fu lungo e non senza vittime. Rumori di fendenti che facevano vibrare l'aria uniti al sibilio delle frecce scoccate dagli arceri ed allo spezzarsi di rami, compatta ed indomita l'armata Valinrim avanzava verso la sorgente, ove era stata usata la pozione, calpestando i corpi delle creature.
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Una volta giunti nei pressi della casa che fu del Ninque Saila l'addensamento di creature era elevatissimo e le truppe avevano difficolta nell'avanzare a quel punto Saeros e gli altri Istari che lo affiancavano all'urlo:

AN SULDANAS


Fecero divampare fiamme e cadere meteoriti sull'epicentro delle linee nemiche che cominciarono a bruciare ed ardere purificati dal fuoco sacro del Primo Cacciatore.
Una volta liberato il passaggio l'Argur e Thauron versarono l'antidoto nella vegetazione e la proliferazione prima si placo e poi si interruppe definitivamente.
La gioia e la soddisfazione si palesò sui visi dei Valinrim quando ad interrompere il guadio uscì da una delle case un Moriquendi che con voce sibilante e acuta disse:

PER QUESTA VOLTA VI SIETE SALVATI, MA QUESTO E' SOLO L'INIZIO DELLA VOSTRA FINE


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Al finir di parlare il Drow lanciando un fumogeno si diede alla fuga.Gli Eldar cominciarono l'inseguimento dividendosi alcuni si diressero alla gola che dava sull'Elvenquist, altri alle porte del Regno e un altro manipolo al Porto.
Quest'ultimi una volta giunti in lontanza videro allontanarsi tra le nebbie dei mari del Nord un'imbarcazione di legno oscuro e dalle vele viola.
Tornati in città fecero rapporto, per quella notte i Valinrim avevano salvato e protetto le Bianche Mura ma la serata era stata foriera di infauste notizie...i Moriquendi erano tornati.