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Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio
Posted: Fri Mar 13, 2020 4:00 pm
by yazu
Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio: Prologo
È il mese di Postapritore del 284, ormai ho lasciato casa mia da un po’…
Non so dove sto andando, non so perché lo sto facendo, ma sento che ho bisogno di farlo, sento che devo muovermi ed esplorare il mondo… ma soprattutto, ho bisogno di affrontare il mondo!
Nella mia vita, ho sempre subito ogni cosa, fin da quando ero piccolo ho dovuto subire e sperare di essere protetto da qualcuno. Guerre, carestie, invasioni, malattie… ogni cosa era superiore alle mie possibilità, ma adesso è ora di imparare ad affrontare direttamente i miei avversari, basta essere una preda, devo diventare io il cacciatore!
Durante il mio viaggio, proverò a disegnare alcune delle creature che incontrerò, magari questo diario potrebbe diventare una piccola guida per la sopravvivenza...
*preda... o cacciatore... *
*cacciatore!!*
Dicono che Danu possa vedere ogni parte del mondo, grazie alle sue stelle… beh io non ho stelle da sfruttare e se voglio scoprire questa terra, mi tocca muovere le gambe e viaggiare, perciò parte il mio viaggio!
Una stella cadente... che sia un segno per la mia direzione??
Re: Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio
Posted: Fri Mar 13, 2020 4:07 pm
by yazu
Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio: Il Regno dei Ghiacci
Forense 284
Ho deciso di iniziare il mio viaggio da quella che è considerata una delle zone più impervie e selvagge del continente umano, la terra degli uomini liberi e dei ghiacci eterni… la baronia!
Le creature di queste terre sono tutte feroci ed implacabili, sembra che il clima stesso le abbia rese più forti e più grandi della loro controparte normale: lupi, orsi, ragni e arpie sono temprati dal clima rigido e mostrano caratteristiche uniche. Tra queste, una creatura su tutte spicca per la supremazia del territorio, il temibile troll dei ghiacci.
*Troll dei ghiacci*
Ho viaggiato per tutta la baronia, ma più andavo in profondità e più la terra sembrava volermi allontanare. Le zone verdi si riducevano, il clima rigido si intensificava e le sferzate di vento si facevano più aggressive e taglienti.
L’aria stessa sembra compattarsi e congelarsi, il suono del vento deformava in strani versi, finchè finalmente ho trovato la vera essenza del Nord, la completa manifestazione del potere del ghiacci: sparsi per le zone più interne della baronia si muovevano i Demoni dei Ghiacci, creature maestose avvolte da un'aura tenebrosa, cosparsi di scaglie di ghiaccio, i loro occhi sono splendenti come cristalli e lo sguardo è penetrante come una lama. La loro capacità di manipolare gli elementi, permette di richiamare le loro creature più pure e più legate agli elementi, gli Elementali di Ghiaccio.
*Elementale dei ghiacci*
Ma la minaccia delle terre ghiacciate culmina con il loro sovrano, il Principe dei Ghiacci, una creatura un tempo intrappolata nella roccia, ma adesso liberata e pronta a dominare tutto il territorio.
La perfetta fusione tra un demone e la natura, rafforzato da secoli di vita e reso impassibile da anni di prigionia. Il suo potere è talmente ampio da sottomettere anche uno dei clan più forti del nord, tanto da fargli da guardia del corpo e proteggere i suoi possedimenti.
*Principe dei ghiacci*
Re: Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio
Posted: Mon Mar 23, 2020 11:29 am
by yazu
Da preda a cacciatore – Diario di un viaggio: Roccia, storia e tecnologia si fondo, ecco il Regno Djaredin
Forense 284
Girando per la baronia, trovavo sempre una zona con costanti tracce di scontri, orme nella neve, sangue e frecce… la zona a nord-ovest sembrava avere più movimenti di qualsiasi altra, così ho deciso di concentrare l’esplorazione in quella zona.
Seguendo le tracce ho trovato una piccola abitazione costruita su un altopiano, poi uno strano passo scavato nella montagna, e successivamente un fiume con un ponte di legno, erano chiaramente strade controllate e migliorate da una mano esperta. Più seguivo le tracce e meno creature vedevo, sembrava che qualcuno tenesse libera e sicura la zona.
Dopo una piana desolata, ho finalmente trovato la causa di quelle tracce e di quelle costruzioni sulla strada, una fortezza Djaredin!
*Fortezza Djaredin*
Dopo aver varcato il grande portone di pietra, si presenta una maestosa città fusa nella montagna, mura e pietra si fondono un’immensa fortezza impenetrabile.
Sulle mura, le guardie erano armate di strane armi da fuoco, e vicino alle guardie, una delle armi più letali della tecnologia nanica, le famose ma incomprensibili torrette Djaredin.
Solo pochi passi oltre il portone, prima di essere fermato e interrogato: fisico possente, barba e capelli lughi e raccolti in trecce, occhi scuri e profondi con uno sguardo fisso e impassibile, l’arma pronta.
*Geniere Djaredin*
Sono un popolo molto caratteristico, all’apparenza sembrano chiusi e sospettosi, ma in realtà il Clan FreddaLama che vive a Nuran Kar è aperto ad ogni ospite (purché non sia mago o con orecchie a punta).
Hanno una grande taverna ricca di ogni prelibatezza, tra cui la loro leggendaria birra.
Da quello che ho capito, hanno cunicoli sotterranei che spuntano praticamente ovunque su ardania…
Li ho visti combattere, sarà la loro unità di gruppo, o i loro secoli di esperienza, ma hanno una coordinazione ed una tattica mai vista prima. E le loro armi sono probabilmente più incomprensibili della magia.
*Note personali*
Non chiamarli nani, sono Djaredin!
Non fare battute sull’altezza… le avranno sentite tutte! Ma proprio tutte!
Proteggersi gli stinchi!!!
La birra nan… djaredin è indubbiamente la migliore, e loro vogliono sentirselo dire!
Non entrare nei cunicoli, se vuoi anche uscirne…
Se stanno armeggiando con qualcosa, tenere la giusta distanza, potrebbe esplodere! E non fare domande!
Non avvicinarsi alle strane creature dei loro recinti, soprattutto con cibo nello zaino. *piccola macchia di sangue*