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[HMR] Accoliti delle Nebbie

Posted: Fri Mar 13, 2020 3:26 pm
by Nemiel
Tic... Tac... Tic... Tac...

Lo sguardo s'alzò mirando titubante il balcone del Consiglio Reale.

Braccia penzolanti, colorate di un rosso cremisi ed un odore nauseabondo, aprirono il sipario ad una risata singhiozzante. L'inquietudine in quel momento fu padrona e con colpi di frusta, allontanò dalla piazza ogni tipo di emozione o gioia.

La paura, ancora una volta, suonò nelle vie dell'Aquila Smeralda; una melodia al popolo conosciuta. Un chiaro acuto interruppe la sinfonia ed il freddo abbracciò la Fontana.

Dal balcone, dove l'opera iniziò, due teste raggiunsero le braccia del Martello Dorato; come la madre accoglierebbe il figlio, l'istinto fu pari, ma l'immagine pugnalò il ricordo stesso.

Le teste, disegnate ancora con un sorriso smorzato, erano quelle di due pargoli e come disegnando un ritratto, sembravan gemelli.

Kyle, ancora seduto sulla panca e con voce tremolante:

"F..Figure come fantasmi popolano Hammerheim! Si fanno chiamare: gli Accoliti delle Nebbie!"


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[HMR] Accoliti delle Nebbie: un risveglio complicato

Posted: Wed Mar 18, 2020 2:10 pm
by Faded
Un urlo straziante echeggiò per le vie della Capitale e sgorgò in piazza fino a riempirla. Ike si destò trasalendo e riemerse dal barile attiguo alla banca ove aveva dormito fino al mezzodì, ancora recante nella mancina la bottiglia di grog vuotata la notte prima.
Frastornato, nauseato, strabuzzò gli occhi: una macchia nera e sfuggente aveva inquietato i suoi sensi fino a farlo sussultare un'altra volta.

«Herf» biascicò confidando che fossero solamente postumi peggiori di altri. Tuttavia non poté fare a meno di rimandare il pensiero alla strage della sera prima e alle parole di quell'accolito delle nebbie che tanto superbamente s'era palesato in accademia.

«Barrew!» urlò poi qualcuno per richiamarne l'attenzione.

L'ex Tesoriere della Radice tornò allora con la mente al presente e, concitato, cacciò lo sguardo qua e là alla ricerca di chi - con voce così familiare - lo stesse chiamando. «Ahe, Norven... Siete voi» rispose tenendo dentro un rigurgito. «Che succede?»

«Presto, venite! Hanno ucciso un altro sacerdote!» rivelò l'altro.

Sentite le parole, indecente e arrancando, Ike sgusciò fuori dal barile: puzzava di alcol e di qualcos'altro e, a giudicare dalla debita distanza fedelmente tenuta da Norven, doveva essere una specie di miasma.
L'hammin gli fece strada e l'ex Radice lo seguì trascinandosi un po'. Non molto lontano, girato l'angolo, proprio nei pressi della Cattedrale di Crom, un corpo squartato e monco giaceva per terra dinanzi agli sguardi sbigottiti dei predicatori del tempio di Awen.

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I due hammin si avvicinarono per riconoscere il cadavere, ma quando Ike fu prossimo ai resti del misfatto la sua mano andò alla bocca e i suoi denti si serrarono.

«Norven...»

«Ditemi Barrew. Lo conoscete?» domandò l'altro hammin.

«Credo vomiterò» confessò la recluta.

E prima che Norven potesse aggiungere altro, Ike si dileguò raccomandando la propria anima a Danu.