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il ramo spezzato

Posted: Wed Mar 11, 2020 5:34 pm
by Barone
TUM …TUM..Tum…tum…tum…


Il battito costante si era affievolito, ormai abituato a sentirlo da moltissimi inverni tanto da non farci più caso.

Ora che era mutato, era sceso di intensità, lo sentiva. Era assordante e creava nel vecchio un’ apprensione indescrivibile.

Troppi cambiamenti tutti assieme lo avevano disorientato.
Era andato su quella dannata isola per compiacere i nuovi fratelli, non voleva mostrarsi diverso, non voleva rimanere indietro ancora una volta.

Una pressione costante, come un elmo troppo stretto, una sensazione di nausea, il respiro che svaniva come se gli avessero strappato il cuore, ogni volta che drago cadeva morto.

Cantava e cantava ma non udiva le sue parole come guidato da una frenesia impalpabile, fino a che divenne sordo…o forse tutto attorno a lui aveva smesso di emettere rumori.

Barcollante lasciò il gruppo per tornare sulla nave, sentiva la collera di quell’ isola, sentiva che gli inverni non gli avevano insegnato nulla e come un bambino, solo , si strinse nelle ginocchia e pianse.
La madre lo aveva lasciato.

Che ne sarebbe stato di Lui, del Livmor, del rumore della neve?

Si rialzò, sporgendosi verso il mare dalla balaustra di legno…e ne fu risucchiato.