*Voci di Ardania*
Posted: Sat Oct 12, 2019 5:25 pm
Come interpretare questo thread
Le situazioni descritte in questo thread sono oggettivamente vere, nonostante siano portate talvolta come il punto di vista di narratori interni. Questa è solo una scelta stilistica in linea con molti dei background di The Miracle.
Rappresentano pertanto informazioni osservabili da chiunque, che si sentono in giro, di cui i vostri personaggi possono aver sentito parlare.
Queste descrizioni servono a fornire un contesto gdr al vostro gioco: piuttosto di interpretare 20 scenette con npc che danno l'idea di quel che sta accadendo a livello regionale o locale, scriviamo qui i cambiamenti all'ambientazione, le particolari tendenze del momento, magari in seguito ad eventi particolari, le reazioni delle popolazioni agli eventi.
Il ritorno del culto di Vashnaar
Da anni ormai il culto di Vashnaar è tornato ad attecchire nelle Terre Umane.
La riscoperta degli usi legati all'antico Culto dei Morti è stato un processo costante, in crescita.
In molti luoghi, soprattutto quelli più rurali e distanti dai grandi centri di potere religioso, non erano mai scomparsi del tutto.
Nei miei viaggi trovo spesso candele nere accese sulle finestre per ricordare i propri defunti, trovo tombe fresche onorate con doni e offerte, marchiate da occulti simboli del Dio, sento di famiglie che celebrano, in certi casi festeggiando e banchettando, la dipartita dei propri cari. Vi sono poi rituali di sacrificio, perlopiù piccoli animali, o sedute per convocare gli spiriti inquieti, affinché trovino la pace, o affinché possano aiutare i familiari ancora vivi con la loro sapienza, un'ultima volta. Quando occorre, presto il mio sapere per tutto questo.
Pochi lo nominano esplicitamente, ma è tutto compiuto nel nome di Vashnaar. Non tanto per diffondere la sua gloria, quanto per attirare la sua benevolenza. Sono atti comuni, osservabili nella vita di tutti i giorni ormai. A patto di non essere un vistoso esponente di un regno, o di una chiesa, ovviamente.
Succede ovunque, anche nei sobborghi o nelle zone meno controllate delle capitali.
Spesso chi compie questi atti non ha paura di ripercussioni. Cosa potrebbe succedere ad un povero contadino che sacrifica un coniglio, peggio di quel che gli capita quando la guerra arriva ai suoi campi o i gendarmi passano a riscuoter le tasse? Chi potrà perseguire l'artigiano che offre un piccolo tributo per esser certo che l'anima della figlia morta trovi la pace?
Certo si cerca la discrezione, ma esistono zone grigie in ogni sistema di leggi. In fin dei conti su un'offerta non c'è mica scritto il nome del destinario, un po' di sangue può uscire sempre se qualcuno si taglia mentre lavora, una candela nera illumina quanto una bianca, e costa meno.
La rinascita di Loknar come regno consacrato al Culto dei Morti ha fatto un bel po' di clamore, in molti si sono sentiti più in pace con la propria spiritualità. Anche le violente azioni nei regni umani hanno suscitato emozioni contrastanti: molti popolani si sono ritratti intimoriti, mentre altri, in minor numero, più giovani e combattivi, si sono infervorati.
Menzioni speciale merita Bosco Vecchio. Da quando è passata sotto il potere di Loknar, tutti i suoi abitanti, i più reietti tra i reietti, i più liberi tra gli oppressi, hanno preso a venerare Vashnaar apertamente. Che male c'è ad avere la benedizione di un dio in più, pensano. Probabilmente il tempio di Althea farà spazio per un altro sacerdote, ma nessuno ne avrà turbamento.
Dagli appunti di Sinder "Mezzavoce" Becket, predicatore del Vecchio Culto
Le Sei Torri - Solfeggiante 283
Quello che stava accadendo su Ardania era ormai sulla bocca di tutti. Sei torri, in tutto e per tutto identiche nell'aspetto, avevano fatto la loro brusca apparizione nel centro di Hammerheim, Amon, Ondolinde, Tremec, Rotiniel e Loknar. Di tanto in tanto, sulla cima delle torri era possibile avvistare una figura vestita di azzurro, un arcanista di qualche tipo intento in strani incantesimi di natura sconosciuta. E ad ogni sua apparizione, i problemi non avrebbero tardato a seguirlo.
La Città Fantasma - Fine Solfeggiante 283
Le voci si spargono rapidamente, dapprima al Nord, riportate da avventurieri e mercanti, poi gradualmente in tutto il Continente Umano.
Kard Dorgast, ovviamente, è la prima a rendersene conto.
La mattina del 17 Solfeggiante i nani di Nuran Kar si sono svegliati in una diversa città. Le normali abitazioni, le botteghe, tutto è stata sostituito da imponenti strutture in massiccia pietra, dalla lavorazione raffinata e piene di intarsi in rari minerali.
L'edificio centrale svetta fino a sfiorare le nubi, rendendolo visibile da tutte le Terre del Nord.
L'agitazione nel clan Freddalama è stata tanta, ma non risultano feriti ne sparizioni. Nessuno ha però memoria dell'accaduto. Alcuni persino hanno ripreso la vita di tutti i giorni, trovando una bottega per il proprio mestiere, o qualcosa che ci somigliasse. Stranamente questi provavano un senso di familiarità.
Ora una nebbia bluastra ricopre la sommità della collina dove sorge il villaggio.
Strani eventi mistici, pericolosi, si sono verificati sui primi nani della Capitale che si sono spinti ad esplorare l'accaduto.
Infine, qualcuno giura di aver avvertito voci e sussurri tra le pietre emerse.[/COLOR]
La Minaccia Dormiente - Orifoglia 283
Bardi e vagabondo portavano una storia dal Doriath.
Tutto iniziò con brevi avvisaglie, un sonno turbato di un re, movimenti tra le fronde dei boschi, sussurri nelle città di pietra e legno.
Vennero poi i ritrovamenti nel riscoperto sotterraneo, lì vicino al mare.
Poi ci furono le fiamme al Sacro Albero, riflesso di uno sconsiderato assalto.
Giunse il sapere portato da visioni nel fumo.
Arrivò il sapere della Madre degli elfi a dipanare i dubbi, per bocca di una regina. Questa condusse i suoi figli al bosco morente, lì gli spiriti del luogo. Il sangue dei silvani li attirava. Udirono le voci parlare del potere che riposa nella terra, che era pericolo e opportunità.
Vennero allora le lame e le fiamme nere per rapirla, bramose del suo sapere, ma vennero respinte.
Gli elfi tornarono al bosco morente, la pietra li chiamava. Tentarono di udire le voci delle schiere, offrirono sacrifici. Queste risposero, ma le voci erano sempre lontane. Lontane anche per i silvani, che soli le udivano.
Di nuovo tornarono nel luogo, questa volta la risposta fu forte, e la via verso il passato fu aperta.
Anche elfi dai manti vermigli si mossero, ma un'altra forza spingeva il loro agire. La loro ricerca li portò nello stesso bosco, ma quel che fecero, e il perchè, solo le foglie lo sanno.
Nella calda stagione le ricerche cessarono, ma le lame e le fiamme nere incalzarono. I sentieri degli elfi più sicuri non erano.
L'autunno si accostò. Nuove minacce giunsero coi loro enigmi. Le lame le le fiamme allora svanirono.
Nessuno ne fu sollevato, poiché la minaccia solo dormiva.
Politica e strategie Ardane - Orifoglia 283
Si registrano movimenti nell'economia ardana in questo periodo. Ci troviamo in un periodo fervente, dopo tante difficoltà i mercati, i punti di raccolta delle risorse, le botteghe artigiane sono tornate in piena attività! I carri si preparano per trasportare le mercanzie, grandi proventi si prevedono per tutti i regni.
I centri più ferventi in questo periodo, secondo quel che mi raccontano i miei amici mercanti, sono Rotiniel, Helcaraxe, Kard Dorgast, Tremec, Valinor, Amon.
Se avete qualche interesse lì, è il momento giusto di smuovere gli ordini cittadini per convincerli ad allestire un bello scambio con le vostre merci!
Dal fronte militare, segnaliamo strani movimenti. I neri contingenti di Loknar si stanno muovendo verso Bosco Vecchio, tende e palizzate vengono issate. Che sia il preludio di qualcosa di preoccupante?
Legni della Ciurma del Teschio e drakkar di Helcaraxe si sono visti girare pericolosamente attorno al nord Doriath, come in cerca di un bersaglio!
Franz Kokos - Apprendista storiografo - Appunti per il gazzettino delle Westlands (in cerca di finanziatori)
La Savana - Orifoglia 283
"Non so bene cosa sia successo, ma è stato un processo graduale e costante.
Era sempre esistita una piccola linea di confine tra la giungla e deserto, ma nessuno ci poneva grande attenzione, nemmeno gli davamo un nome.
Poi è accaduto qualcosa, la sabbia avanzò all'improvviso. Qualcos'altro accadde, e la giungla rifece capolino.
Poi, gradualmente, il terreno a cavallo delle due zone lentamente si ingrandì, come se ci fosse una lotta tra diverse energie. Una danza imprevedibile. Venti spostavano la sabbia, le dune avanzavano in certi punti e arretravano in altri, lasciando il suolo e le rocce scoperti. Piante ed erbe attecchivano in quei terreni, e le sporadiche piogge lasciavano delle pozze. Animali venivano ad abbeverarsi, portando altri semi e altro concime.
Ogni volta che passavo nei miei viaggi di lavoro, tra Tremec, Rotiniel e Loknar, qualcosa era cambiato.
Così, dopo mesi e mesi, c'è una striscia ben distinta, un ambiente nuovo, con regole e creature tutte sue.
La chiamano savana."
Testimonianza di Agram Arotir, maestro carpentiere errante
Un messaggio tra le nere fiamme - Fine Orifoglia 283
Erano giorni inquieti quelli nel Doriath.
Stormi e branchi di animali selvatici si muovevano in maniera anomala verso le coste ed i confini del continente elfico, quasi stessero fuggendo da qualcosa di ignoto; gli animali addomesticati erano visibilmente nervosi, perennemente nervosi, pronti a snudare i canini al minimo rumore o disarcionare i propri padroni rifiutandosi di procedere.
Gli stallieri lamentavano scocciati di cavalli impazziti, gli allevatori mostravano disperati le botti di latte acido prodotto dalle loro mucche.
Ovunque nelle foreste il canto degli uccelli ed i versi abituali degli animali avevano lasciato posto ad un inquietante silenzio.
Erano giorni di preghiere nel Doriath, innalzate con devozione e cupa determinazione dinanzi agli altari dei Valar.
Erano giorni di raccoglimento e riflessione, nei quali si cercava di ricostruire le dinamiche che avevano reso possibile un simile evento e si interrogava il Sempre Saggio nella speranza di un indicazione, un segnale.
Erano giorni di silenziosa rabbia, perché l'equilibrio nella Collettività era nuovamente messo a repentaglio ed i figli del Caran Carch erano pronti a ristabilirla con la moneta che meglio conoscevano, la Vendetta.
Erano i giorni dell'odio, i giorni della preparazione, perché il Dolore non era solo semplice retribuzione, era insegnamento e purificazione per gli stolti che avevano osato sfidare i figli del Perfetto.
E così il Doriath vedeva nere fiamme senza luce fare nuovamente la loro comparsa, quasi simultaneamente, in luoghi dove non era minimamente giusto, né atteso che fossero.
Come un insulto.
E quell'insulto era accompagnato, nelle fiamme, da qualcosa di ancora più sinistro, un proclama, una promessa: https://themiraclegdr.com/forum/vi ... 2990#p2990
La rabbia antica ora ruggisce nel Doriath - Fine Nembonume 283
Sciami di creature, potenti e colossali, si sono riversate nelle terre del Doriath.
L'antico Bosco di Earlann, epicentro della crisi, sembra vivo come non mai, colmo di fronde e chiome che avanzano e sciamano.
Ilkorin è cinta d'assedio, l'avanzata è giunta fino alle porte di Valinor, pochi sentieri restano percorribili.
Il Doriath del Sud sembra per ora più sicuro, anche se diverse creature si sono spinte oltre il guado di Ilkorin. Quanto durerà ancora?
Intanto alcune voci si insinuano in tutte le città del Doriath, sussurrata dapprima con malizia, poi con consapevolezza: il piano dei Decadentisti si sta compiendo! Una trappola è stata tesa, le azioni degli elfi l'hanno fatta scattare. I messaggi nelle fiamme contenevano ingannevoli menzongne? Purtroppo i fatti ed i resoconti sembrano confermarlo.
Inconsuete mareggiate su porti e spiagge Ardane - Fine Nembonume 283
Da alcuni giorni strane mareggiate, con crescente intensità, si abbattono sulle coste cittadine, spiagge e moli. Non vi sono danni ne particolari impedimenti alla navigazione, ma a detta di qualsiasi esperto di mare non è un evento stagionale ne particolarmente naturale.
Alcuni semplici oggetti vengono portati dalle onde, come spesso accade, attraendo curiosi e mendicanti. Chiunque si precipita sul luogo, subito dopo una mareggiata, prova per pochi istanti un senso di tristezza, ed un altro, appena accennato, di una debole ma imminente ostilità.
La fine della Torre Lampeggiante - Dodecabrullo 283
"Le Torri sono sparite! Il misterioso mago è stato sconfitto!"
Questa era la voce che correva tra le città. Quella sera di Dodecabrullo nelle città gli astanti avevano visto qualcosa fremere attorno alle torri, e poi quest'ultime svanire nel nulla, come se non fossero mai esistite!
Il vento aveva scompigliato capelli e cappelli, mentre l'aria era stata risucchiata nel luogo dove la costruzione prima si trovava, emettendo strani suoni.
Solo in una città, Hammerheim, le cose non erano andate così. Infatti li la torre era rimasta, ancora un po'. Lì era cominciato tutto, si diceva. Alcuni maghi dai tanti colori e dalle tante insegne avevano fatto un rituale, con gli eserciti pronti a difenderli.
Maghi e eserciti erano entrati nella torre, rompendo la barriera.
Erano usciti ore dopo, in varie parti di Ardania, e anche l'ultima Torre non c'era più. O forse era solo una?
Tante le dicerie, tante le voci sulle sorti della battaglia.
Ma solo chi l'ha combattuta sa davvero quel che è accaduto.
Burgess il Sarto - Forense 284
Si narra che un individuo molto singolare si stia aggirando in questi giorni per le Città e i piccoli borghi di Ardania. Non si sa per quale ragione ma pare vada chiedendo del sarto del paese in ogni luogo che visita.
Si dice che questo individuo - tale Burgess - provenga da Ankor Drek. Alcuni giurano di averlo visto una ventina di anni fa intento a presentare alcuni spettacoli circensi eracliani.
Di lui si notano subito l'abbigliamento sublime, l'esasperata ostentazione di ricchezza e una innegabile scaltrezza. Muovendosi tramite portali arcani è difficile individuare i suoi spostamenti e la sua attuale fissa dimora - se mai ne abbia una - tuttavia ciò che è certo è che sia in cerca di ispirazione per i suoi lavori di tessitura.
E' un esperto sarto, ma si faccia attenzione a non chiedergli lavori di conciatura di pellame - ancora si narra di quella volta che iniziò una furibonda lite, fitta di urli androgeni e dissennate imprecazioni, per un cliente che gli chiese una armatura borchiata. Da quel giorno decise di vivere di rendita, ormai era talmente ricco da poter smettere di lavorare.
Si diletta nella nobile arte della progettazione di nuovi capi d'abbigliamento e nello studio di accostamenti originali ed eleganti.
Spesso deluso, è quasi impossibile che un altro sarto possa stupirlo o anche solo soddisfarlo. E osservandolo è facile comprenderne la ragione, la sua arte stilistica è probabilmente la migliore mai vista.
Strategie Ardane - Forense 284
Dopo alcuni mesi di relativa pace, che hanno visto tanti regni prosperare e tanti nuovi grandi lavori compiuti (tra cui scavi, templi, strade, avamposti), giungono notizie degli ultimi scontri.
Tanto ha fatto parlare di se la Ciurma del Teschio, che dopo aver intimorito elfi, affondato una nave di determinati e coraggiosi Cavalieri dell'Alba, riescono a razziare senza colpo subire niente meno che le rotte e le terre del popolo di Helcaraxe. Nessun uomo o donna dei Valdar o dei Kessel si è schierato in difesa delle proprie proprietà, rifuggendo lo scontro.
Si registrano attività commerciali importanti, almeno per questo mese di Forense, dell'Ordine della Quercia, di Rotiniel e Valinor, nonostante le difficoltà con, mi dicono, alberi giganti che camminano, Ramjalar, Timata Ora, Lokna, Tremec e Kard Dorgast
Franz Kokos - Apprendista storiografo - Appunti per il gazzettino delle Westlands (sempre in cerca di finanziatori)
L'ultima battaglia contro gli Antichi - Forense 284
Nonostante le voci della caduta dei Decadentisti e delle loro perfide guide, i Deva continuano ad imperversare avvicinandosi sempre di più alle città e agli avamposti. Ormai l'attacco finale sembra imminente. Chiunque può rendersi conto che o gli eserciti agiranno a breve, o sarà troppo tardi: lo scontro giungerà dentro gli insediamenti, con grande perdite di vite. Il tempo dell'azione per gli elfi è ora, non vi saranno altre occasioni di salvezza.
Messaggio sulle bacheche del Nord - La Rifondazione - Forense 284
Dopo la recenti sconfitta e resa, Kaek ha capito che gli attuali clan e le forze a disposizione, almeno così come sono organizzati, non sono in grado di difendere il suo regno. Una grande rifondazione sta per arrivare.
"Figli del Nord e dei ghiacci,
Helcaraxe, città del clan uniti e regno dei ghiacci stridenti, vi richiama perché torniate a difendere le sue mura ed il suo popolo.
Da oggi, per i prossimi tre mesi, qualsiasi figlio del Nord che si stato dichiarato Nidhing potrà presentarsi al cospetto del Konungur senza che nessuno possa opporsi e potrà chiedere il perdono per essere reintegrato, tornando ad indossare il manto di Kurdan, o anche solo per conciliarsi con il Regno dei Ghiacci Stridenti per poi poter proseguire la propria vita, altrove, senza acredine alcuna con Helcaraxe e i suoi abitanti.
Così ha sancito Kaek, Konungur di Helcaraxe."
La rabbia antica ora è svanita - Metà Forense 284
Giunge notizie dal Doriath della fine dell'emergenza che attanagliava i regni elfici.
Gli alberi animati che sciamavano in tutti i boschi, nelle strade, fin contro le solide mura, sono stati sconfitti. Prima respinti, poi annientati.
Le voci della spedizione degli elfi narrano di una grande impresa, della strada creata con il sangue, le armi e la magia, di alleati silenziosi e implacabili. Narrano di una discesa in un'antica caverna, di spiriti risvegliati e di un potere ritrovato.
Nani all'attacco del Continente Elfico - Macinale 284
Nemmeno il tempo di festeggiare la recente vittoria contro i Deva, il continente elfico vede giungere un nuovo pericolo.
I nani di Kard Dorgast sono infatti sbarcati a nord del continente, vicino l'avamposto elfico di Falmalonde. Vedette di Valinor li hanno avvistati nei paraggi, subito un continente valinrim, coadiuvato dagli alleati di Rotiniel, sono corsi in difesa dell'avamposto.
Lo scontro è stato duro e teso, ma alla fine i nani hanno prevalso, arroccandosi a Falmalonde.
Ora la loro posizione è consolidata, e molti combattimenti si susseguono tra le pattuglie dei due schieramenti. Anche altri attori non sono rimasti, e non rimarranno, a guardare.
Il rancore sopito e antico ora è esploso.
L'orgoglio del retaggio, e il dovere verso ciò che è sacro, reagisce.
Le grandi mosse dei regni Ardani - Macinale 284
*Appunti, completamente sporchi di farina e impasto, giacciono sparsi sul tavolo di una modesta stanza nei sobborghi di Hammerheim*
Pare che Kaek il canuto abbia attuato una grande riforma al nord, nuovi e vecchio ordini sono stati stravolti. Vedremo finalmente orde di nordici razziare i villaggi nemici?
Kilt rossi e neri vengono indossati da diversi nordici. Un nuovo clan è stato riconosciuto ad Helcaraxe, gli Uruznidir, coloro che si definiscono "figli della forza". Non mi sembra proprio un nome da studiosi o da aspiranti coltivatori.
A Tortuga si stanno chiamando parecchi costruttori, mentre gira voce che la Ciurma del Teschio attaccherà presto Hammerheim. Giù al porto giurano di aver visto le loro bandiere. Il mercante non sembrava preoccupato! Forse perchè aveva tasche rigonfie di soldi e veniva dalla loro isola?
Nuovi clan orcheschi stanno facendo risuonare il loro nome nella valle. Litigano tra loro o si preparano ad attaccare il continente? Le azioni di Amon c'entrano qualcosa? Si parla di interazioni con questi clan, di nuove costruzioni al confine, chiese e grandi templi!
Un mezz'elfo che veniva da Doriath mi assicura che anche li stanno costruendo fortificazioni. Lo credo bene, con i nani alle porte! Parlava di un rifugio di elfi sanguigni.
Grandi lavori si preannunciano a Loknar e ad Hammerheim, ma non ho molti dettagli.
Franz Kokos - Apprendista storiografo, attualmente costretto a lavori di fortuna - Appunti per il gazzettino delle Westlands (in cerca di finanziatori)
Un inquietante avviso ai popoli ardani - Adulain 284
Messi provenienti dall'Arcipelago Perduto si affannano a raggiungere tutte le città e gli accampamenti civili di Ardania. Indossano vesti tipiche delle genti eracliane, ricercate. I loro modi sono sbrigativi, ma gravi e solenni.
Raccontano di strani accadimenti nel sotterraneo dei demoni. Il loro numero sta crescendo a dismisura, e spie riferiscono di preoccupanti preparativi.
Poco prima che l'ingresso venisse sigillato, alcuni coraggiosi avevano compreso l'esistenza di manovre di ampia scala in corso. Un esercito si raduna, per la prima volta unito.
Timore diffuso è che qualsiasi regno potrà esserne bersaglio. Qualsiasi, o forse tutti.
L'unica speranza, secondo questi messi, è una offensiva preventiva, prima che la mattanza demoniaca cali su Ardania.
Premonizioni di distruzione - Madrigale 284
L'isola dei Demoni era un campo di battaglia a perdita d'occhio. Schiere di demoni schierati e frementi, in attesa di fare a brandelli altre vittime. La terra resa deforme dal potere demoniaco aveva rigettato fiamme infernali e sinistre sculture d'ossa.
Persino il mare aveva espulso dai suoi abissi speroni fossili, modellati dai demoni come grottesche effigi.
L'esercito dei demoni si preparava a invadere Ardania, flagellando città come un insensibile bambino stacca le zampe ad un insetto.
Allora gli eserciti di uomini, elfi e nani li colpirono. Il sangue bagno la terra, il sangue di tutti. Caddero i demoni anziani, caddero i generali. L'esito era incerto.
L'esito è ancora incerto.
La battaglia non è mai avvenuta, non ancora almeno. Un lampo di quello che sarebbe potuto accadere ha attraversato le menti di alcuni abitanti di Ardania, mentre l'energia caotica e sanguinaria si diffonde nel mondo come una coltre di foschia sanguigna. Una premonizione, forse? O un subdolo tentativo dei demoni di seminare dubbio e terrore?
Nel frattempo gli esseri abietti continuano, sempre più trincerati, a rinforzare le proprie schiere. Il momento del confronto giungerà presto.
Kur-Nughul - Madrigale 284
Notizie terribili giungono dall'accampamento di Samsara.
I demoni guidati dai loro nuovi signori si stanno riorganizzando. Gli sconvolgimenti dell'ultima guerra hanno lasciato tremende cicatrici sull'isola sud dell'Arcipelago Perduto, e i servitori demoniaci sciamano su queste terre ormai insanabili.
Esploratori, scampati a malapena a terribili sorti, riportano testimonianze inquietanti su una struttura che si inoltra negli abissi sotterranei. Una nuova fortezza sta nascendo, questa è la convinzione. Le prime gallerie, ormai concluse e stabilmente pattugliate da demoni mai visti prima, sono concluse.
I livelli più profondi sembrano inaccessibili, ma forse è l'unica buona notizia di tutta la faccenda.
Poche le informazioni raccolte: pare che ogni "girone" (gli esploratori hanno chiamato così queste gallerie circolari, che scendono sempre di più), sia assegnato ad una stirpe demoniaca, e che ciascuna di questa sia guidata da un potente luogotenente.
Un nome, colto dalla lingua dei demoni, è stato riportato da alcuni sventurati prima di impazzire per il terrore: Kur-nughul, l' "L'Abisso Senza Ritorno".
Le situazioni descritte in questo thread sono oggettivamente vere, nonostante siano portate talvolta come il punto di vista di narratori interni. Questa è solo una scelta stilistica in linea con molti dei background di The Miracle.
Rappresentano pertanto informazioni osservabili da chiunque, che si sentono in giro, di cui i vostri personaggi possono aver sentito parlare.
Queste descrizioni servono a fornire un contesto gdr al vostro gioco: piuttosto di interpretare 20 scenette con npc che danno l'idea di quel che sta accadendo a livello regionale o locale, scriviamo qui i cambiamenti all'ambientazione, le particolari tendenze del momento, magari in seguito ad eventi particolari, le reazioni delle popolazioni agli eventi.
Il ritorno del culto di Vashnaar
Da anni ormai il culto di Vashnaar è tornato ad attecchire nelle Terre Umane.
La riscoperta degli usi legati all'antico Culto dei Morti è stato un processo costante, in crescita.
In molti luoghi, soprattutto quelli più rurali e distanti dai grandi centri di potere religioso, non erano mai scomparsi del tutto.
Nei miei viaggi trovo spesso candele nere accese sulle finestre per ricordare i propri defunti, trovo tombe fresche onorate con doni e offerte, marchiate da occulti simboli del Dio, sento di famiglie che celebrano, in certi casi festeggiando e banchettando, la dipartita dei propri cari. Vi sono poi rituali di sacrificio, perlopiù piccoli animali, o sedute per convocare gli spiriti inquieti, affinché trovino la pace, o affinché possano aiutare i familiari ancora vivi con la loro sapienza, un'ultima volta. Quando occorre, presto il mio sapere per tutto questo.
Pochi lo nominano esplicitamente, ma è tutto compiuto nel nome di Vashnaar. Non tanto per diffondere la sua gloria, quanto per attirare la sua benevolenza. Sono atti comuni, osservabili nella vita di tutti i giorni ormai. A patto di non essere un vistoso esponente di un regno, o di una chiesa, ovviamente.
Succede ovunque, anche nei sobborghi o nelle zone meno controllate delle capitali.
Spesso chi compie questi atti non ha paura di ripercussioni. Cosa potrebbe succedere ad un povero contadino che sacrifica un coniglio, peggio di quel che gli capita quando la guerra arriva ai suoi campi o i gendarmi passano a riscuoter le tasse? Chi potrà perseguire l'artigiano che offre un piccolo tributo per esser certo che l'anima della figlia morta trovi la pace?
Certo si cerca la discrezione, ma esistono zone grigie in ogni sistema di leggi. In fin dei conti su un'offerta non c'è mica scritto il nome del destinario, un po' di sangue può uscire sempre se qualcuno si taglia mentre lavora, una candela nera illumina quanto una bianca, e costa meno.
La rinascita di Loknar come regno consacrato al Culto dei Morti ha fatto un bel po' di clamore, in molti si sono sentiti più in pace con la propria spiritualità. Anche le violente azioni nei regni umani hanno suscitato emozioni contrastanti: molti popolani si sono ritratti intimoriti, mentre altri, in minor numero, più giovani e combattivi, si sono infervorati.
Menzioni speciale merita Bosco Vecchio. Da quando è passata sotto il potere di Loknar, tutti i suoi abitanti, i più reietti tra i reietti, i più liberi tra gli oppressi, hanno preso a venerare Vashnaar apertamente. Che male c'è ad avere la benedizione di un dio in più, pensano. Probabilmente il tempio di Althea farà spazio per un altro sacerdote, ma nessuno ne avrà turbamento.
Dagli appunti di Sinder "Mezzavoce" Becket, predicatore del Vecchio Culto
Le Sei Torri - Solfeggiante 283
Quello che stava accadendo su Ardania era ormai sulla bocca di tutti. Sei torri, in tutto e per tutto identiche nell'aspetto, avevano fatto la loro brusca apparizione nel centro di Hammerheim, Amon, Ondolinde, Tremec, Rotiniel e Loknar. Di tanto in tanto, sulla cima delle torri era possibile avvistare una figura vestita di azzurro, un arcanista di qualche tipo intento in strani incantesimi di natura sconosciuta. E ad ogni sua apparizione, i problemi non avrebbero tardato a seguirlo.
La Città Fantasma - Fine Solfeggiante 283
Le voci si spargono rapidamente, dapprima al Nord, riportate da avventurieri e mercanti, poi gradualmente in tutto il Continente Umano.
Kard Dorgast, ovviamente, è la prima a rendersene conto.
La mattina del 17 Solfeggiante i nani di Nuran Kar si sono svegliati in una diversa città. Le normali abitazioni, le botteghe, tutto è stata sostituito da imponenti strutture in massiccia pietra, dalla lavorazione raffinata e piene di intarsi in rari minerali.
L'edificio centrale svetta fino a sfiorare le nubi, rendendolo visibile da tutte le Terre del Nord.
L'agitazione nel clan Freddalama è stata tanta, ma non risultano feriti ne sparizioni. Nessuno ha però memoria dell'accaduto. Alcuni persino hanno ripreso la vita di tutti i giorni, trovando una bottega per il proprio mestiere, o qualcosa che ci somigliasse. Stranamente questi provavano un senso di familiarità.
Ora una nebbia bluastra ricopre la sommità della collina dove sorge il villaggio.
Strani eventi mistici, pericolosi, si sono verificati sui primi nani della Capitale che si sono spinti ad esplorare l'accaduto.
Infine, qualcuno giura di aver avvertito voci e sussurri tra le pietre emerse.[/COLOR]
La Minaccia Dormiente - Orifoglia 283
Bardi e vagabondo portavano una storia dal Doriath.
Tutto iniziò con brevi avvisaglie, un sonno turbato di un re, movimenti tra le fronde dei boschi, sussurri nelle città di pietra e legno.
Vennero poi i ritrovamenti nel riscoperto sotterraneo, lì vicino al mare.
Poi ci furono le fiamme al Sacro Albero, riflesso di uno sconsiderato assalto.
Giunse il sapere portato da visioni nel fumo.
Arrivò il sapere della Madre degli elfi a dipanare i dubbi, per bocca di una regina. Questa condusse i suoi figli al bosco morente, lì gli spiriti del luogo. Il sangue dei silvani li attirava. Udirono le voci parlare del potere che riposa nella terra, che era pericolo e opportunità.
Vennero allora le lame e le fiamme nere per rapirla, bramose del suo sapere, ma vennero respinte.
Gli elfi tornarono al bosco morente, la pietra li chiamava. Tentarono di udire le voci delle schiere, offrirono sacrifici. Queste risposero, ma le voci erano sempre lontane. Lontane anche per i silvani, che soli le udivano.
Di nuovo tornarono nel luogo, questa volta la risposta fu forte, e la via verso il passato fu aperta.
Anche elfi dai manti vermigli si mossero, ma un'altra forza spingeva il loro agire. La loro ricerca li portò nello stesso bosco, ma quel che fecero, e il perchè, solo le foglie lo sanno.
Nella calda stagione le ricerche cessarono, ma le lame e le fiamme nere incalzarono. I sentieri degli elfi più sicuri non erano.
L'autunno si accostò. Nuove minacce giunsero coi loro enigmi. Le lame le le fiamme allora svanirono.
Nessuno ne fu sollevato, poiché la minaccia solo dormiva.
Politica e strategie Ardane - Orifoglia 283
Si registrano movimenti nell'economia ardana in questo periodo. Ci troviamo in un periodo fervente, dopo tante difficoltà i mercati, i punti di raccolta delle risorse, le botteghe artigiane sono tornate in piena attività! I carri si preparano per trasportare le mercanzie, grandi proventi si prevedono per tutti i regni.
I centri più ferventi in questo periodo, secondo quel che mi raccontano i miei amici mercanti, sono Rotiniel, Helcaraxe, Kard Dorgast, Tremec, Valinor, Amon.
Se avete qualche interesse lì, è il momento giusto di smuovere gli ordini cittadini per convincerli ad allestire un bello scambio con le vostre merci!
Dal fronte militare, segnaliamo strani movimenti. I neri contingenti di Loknar si stanno muovendo verso Bosco Vecchio, tende e palizzate vengono issate. Che sia il preludio di qualcosa di preoccupante?
Legni della Ciurma del Teschio e drakkar di Helcaraxe si sono visti girare pericolosamente attorno al nord Doriath, come in cerca di un bersaglio!
Franz Kokos - Apprendista storiografo - Appunti per il gazzettino delle Westlands (in cerca di finanziatori)
La Savana - Orifoglia 283
"Non so bene cosa sia successo, ma è stato un processo graduale e costante.
Era sempre esistita una piccola linea di confine tra la giungla e deserto, ma nessuno ci poneva grande attenzione, nemmeno gli davamo un nome.
Poi è accaduto qualcosa, la sabbia avanzò all'improvviso. Qualcos'altro accadde, e la giungla rifece capolino.
Poi, gradualmente, il terreno a cavallo delle due zone lentamente si ingrandì, come se ci fosse una lotta tra diverse energie. Una danza imprevedibile. Venti spostavano la sabbia, le dune avanzavano in certi punti e arretravano in altri, lasciando il suolo e le rocce scoperti. Piante ed erbe attecchivano in quei terreni, e le sporadiche piogge lasciavano delle pozze. Animali venivano ad abbeverarsi, portando altri semi e altro concime.
Ogni volta che passavo nei miei viaggi di lavoro, tra Tremec, Rotiniel e Loknar, qualcosa era cambiato.
Così, dopo mesi e mesi, c'è una striscia ben distinta, un ambiente nuovo, con regole e creature tutte sue.
La chiamano savana."
Testimonianza di Agram Arotir, maestro carpentiere errante
Un messaggio tra le nere fiamme - Fine Orifoglia 283
Erano giorni inquieti quelli nel Doriath.
Stormi e branchi di animali selvatici si muovevano in maniera anomala verso le coste ed i confini del continente elfico, quasi stessero fuggendo da qualcosa di ignoto; gli animali addomesticati erano visibilmente nervosi, perennemente nervosi, pronti a snudare i canini al minimo rumore o disarcionare i propri padroni rifiutandosi di procedere.
Gli stallieri lamentavano scocciati di cavalli impazziti, gli allevatori mostravano disperati le botti di latte acido prodotto dalle loro mucche.
Ovunque nelle foreste il canto degli uccelli ed i versi abituali degli animali avevano lasciato posto ad un inquietante silenzio.
Erano giorni di preghiere nel Doriath, innalzate con devozione e cupa determinazione dinanzi agli altari dei Valar.
Erano giorni di raccoglimento e riflessione, nei quali si cercava di ricostruire le dinamiche che avevano reso possibile un simile evento e si interrogava il Sempre Saggio nella speranza di un indicazione, un segnale.
Erano giorni di silenziosa rabbia, perché l'equilibrio nella Collettività era nuovamente messo a repentaglio ed i figli del Caran Carch erano pronti a ristabilirla con la moneta che meglio conoscevano, la Vendetta.
Erano i giorni dell'odio, i giorni della preparazione, perché il Dolore non era solo semplice retribuzione, era insegnamento e purificazione per gli stolti che avevano osato sfidare i figli del Perfetto.
E così il Doriath vedeva nere fiamme senza luce fare nuovamente la loro comparsa, quasi simultaneamente, in luoghi dove non era minimamente giusto, né atteso che fossero.
Come un insulto.
E quell'insulto era accompagnato, nelle fiamme, da qualcosa di ancora più sinistro, un proclama, una promessa: https://themiraclegdr.com/forum/vi ... 2990#p2990
La rabbia antica ora ruggisce nel Doriath - Fine Nembonume 283
Sciami di creature, potenti e colossali, si sono riversate nelle terre del Doriath.
L'antico Bosco di Earlann, epicentro della crisi, sembra vivo come non mai, colmo di fronde e chiome che avanzano e sciamano.
Ilkorin è cinta d'assedio, l'avanzata è giunta fino alle porte di Valinor, pochi sentieri restano percorribili.
Il Doriath del Sud sembra per ora più sicuro, anche se diverse creature si sono spinte oltre il guado di Ilkorin. Quanto durerà ancora?
Intanto alcune voci si insinuano in tutte le città del Doriath, sussurrata dapprima con malizia, poi con consapevolezza: il piano dei Decadentisti si sta compiendo! Una trappola è stata tesa, le azioni degli elfi l'hanno fatta scattare. I messaggi nelle fiamme contenevano ingannevoli menzongne? Purtroppo i fatti ed i resoconti sembrano confermarlo.
Inconsuete mareggiate su porti e spiagge Ardane - Fine Nembonume 283
Da alcuni giorni strane mareggiate, con crescente intensità, si abbattono sulle coste cittadine, spiagge e moli. Non vi sono danni ne particolari impedimenti alla navigazione, ma a detta di qualsiasi esperto di mare non è un evento stagionale ne particolarmente naturale.
Alcuni semplici oggetti vengono portati dalle onde, come spesso accade, attraendo curiosi e mendicanti. Chiunque si precipita sul luogo, subito dopo una mareggiata, prova per pochi istanti un senso di tristezza, ed un altro, appena accennato, di una debole ma imminente ostilità.
La fine della Torre Lampeggiante - Dodecabrullo 283
"Le Torri sono sparite! Il misterioso mago è stato sconfitto!"
Questa era la voce che correva tra le città. Quella sera di Dodecabrullo nelle città gli astanti avevano visto qualcosa fremere attorno alle torri, e poi quest'ultime svanire nel nulla, come se non fossero mai esistite!
Il vento aveva scompigliato capelli e cappelli, mentre l'aria era stata risucchiata nel luogo dove la costruzione prima si trovava, emettendo strani suoni.
Solo in una città, Hammerheim, le cose non erano andate così. Infatti li la torre era rimasta, ancora un po'. Lì era cominciato tutto, si diceva. Alcuni maghi dai tanti colori e dalle tante insegne avevano fatto un rituale, con gli eserciti pronti a difenderli.
Maghi e eserciti erano entrati nella torre, rompendo la barriera.
Erano usciti ore dopo, in varie parti di Ardania, e anche l'ultima Torre non c'era più. O forse era solo una?
Tante le dicerie, tante le voci sulle sorti della battaglia.
Ma solo chi l'ha combattuta sa davvero quel che è accaduto.
Burgess il Sarto - Forense 284
Si narra che un individuo molto singolare si stia aggirando in questi giorni per le Città e i piccoli borghi di Ardania. Non si sa per quale ragione ma pare vada chiedendo del sarto del paese in ogni luogo che visita.
Si dice che questo individuo - tale Burgess - provenga da Ankor Drek. Alcuni giurano di averlo visto una ventina di anni fa intento a presentare alcuni spettacoli circensi eracliani.
Di lui si notano subito l'abbigliamento sublime, l'esasperata ostentazione di ricchezza e una innegabile scaltrezza. Muovendosi tramite portali arcani è difficile individuare i suoi spostamenti e la sua attuale fissa dimora - se mai ne abbia una - tuttavia ciò che è certo è che sia in cerca di ispirazione per i suoi lavori di tessitura.
E' un esperto sarto, ma si faccia attenzione a non chiedergli lavori di conciatura di pellame - ancora si narra di quella volta che iniziò una furibonda lite, fitta di urli androgeni e dissennate imprecazioni, per un cliente che gli chiese una armatura borchiata. Da quel giorno decise di vivere di rendita, ormai era talmente ricco da poter smettere di lavorare.
Si diletta nella nobile arte della progettazione di nuovi capi d'abbigliamento e nello studio di accostamenti originali ed eleganti.
Spesso deluso, è quasi impossibile che un altro sarto possa stupirlo o anche solo soddisfarlo. E osservandolo è facile comprenderne la ragione, la sua arte stilistica è probabilmente la migliore mai vista.
Strategie Ardane - Forense 284
Dopo alcuni mesi di relativa pace, che hanno visto tanti regni prosperare e tanti nuovi grandi lavori compiuti (tra cui scavi, templi, strade, avamposti), giungono notizie degli ultimi scontri.
Tanto ha fatto parlare di se la Ciurma del Teschio, che dopo aver intimorito elfi, affondato una nave di determinati e coraggiosi Cavalieri dell'Alba, riescono a razziare senza colpo subire niente meno che le rotte e le terre del popolo di Helcaraxe. Nessun uomo o donna dei Valdar o dei Kessel si è schierato in difesa delle proprie proprietà, rifuggendo lo scontro.
Si registrano attività commerciali importanti, almeno per questo mese di Forense, dell'Ordine della Quercia, di Rotiniel e Valinor, nonostante le difficoltà con, mi dicono, alberi giganti che camminano, Ramjalar, Timata Ora, Lokna, Tremec e Kard Dorgast
Franz Kokos - Apprendista storiografo - Appunti per il gazzettino delle Westlands (sempre in cerca di finanziatori)
L'ultima battaglia contro gli Antichi - Forense 284
Nonostante le voci della caduta dei Decadentisti e delle loro perfide guide, i Deva continuano ad imperversare avvicinandosi sempre di più alle città e agli avamposti. Ormai l'attacco finale sembra imminente. Chiunque può rendersi conto che o gli eserciti agiranno a breve, o sarà troppo tardi: lo scontro giungerà dentro gli insediamenti, con grande perdite di vite. Il tempo dell'azione per gli elfi è ora, non vi saranno altre occasioni di salvezza.
Messaggio sulle bacheche del Nord - La Rifondazione - Forense 284
Dopo la recenti sconfitta e resa, Kaek ha capito che gli attuali clan e le forze a disposizione, almeno così come sono organizzati, non sono in grado di difendere il suo regno. Una grande rifondazione sta per arrivare.
"Figli del Nord e dei ghiacci,
Helcaraxe, città del clan uniti e regno dei ghiacci stridenti, vi richiama perché torniate a difendere le sue mura ed il suo popolo.
Da oggi, per i prossimi tre mesi, qualsiasi figlio del Nord che si stato dichiarato Nidhing potrà presentarsi al cospetto del Konungur senza che nessuno possa opporsi e potrà chiedere il perdono per essere reintegrato, tornando ad indossare il manto di Kurdan, o anche solo per conciliarsi con il Regno dei Ghiacci Stridenti per poi poter proseguire la propria vita, altrove, senza acredine alcuna con Helcaraxe e i suoi abitanti.
Così ha sancito Kaek, Konungur di Helcaraxe."
La rabbia antica ora è svanita - Metà Forense 284
Giunge notizie dal Doriath della fine dell'emergenza che attanagliava i regni elfici.
Gli alberi animati che sciamavano in tutti i boschi, nelle strade, fin contro le solide mura, sono stati sconfitti. Prima respinti, poi annientati.
Le voci della spedizione degli elfi narrano di una grande impresa, della strada creata con il sangue, le armi e la magia, di alleati silenziosi e implacabili. Narrano di una discesa in un'antica caverna, di spiriti risvegliati e di un potere ritrovato.
Nani all'attacco del Continente Elfico - Macinale 284
Nemmeno il tempo di festeggiare la recente vittoria contro i Deva, il continente elfico vede giungere un nuovo pericolo.
I nani di Kard Dorgast sono infatti sbarcati a nord del continente, vicino l'avamposto elfico di Falmalonde. Vedette di Valinor li hanno avvistati nei paraggi, subito un continente valinrim, coadiuvato dagli alleati di Rotiniel, sono corsi in difesa dell'avamposto.
Lo scontro è stato duro e teso, ma alla fine i nani hanno prevalso, arroccandosi a Falmalonde.
Ora la loro posizione è consolidata, e molti combattimenti si susseguono tra le pattuglie dei due schieramenti. Anche altri attori non sono rimasti, e non rimarranno, a guardare.
Il rancore sopito e antico ora è esploso.
L'orgoglio del retaggio, e il dovere verso ciò che è sacro, reagisce.
Le grandi mosse dei regni Ardani - Macinale 284
*Appunti, completamente sporchi di farina e impasto, giacciono sparsi sul tavolo di una modesta stanza nei sobborghi di Hammerheim*
Pare che Kaek il canuto abbia attuato una grande riforma al nord, nuovi e vecchio ordini sono stati stravolti. Vedremo finalmente orde di nordici razziare i villaggi nemici?
Kilt rossi e neri vengono indossati da diversi nordici. Un nuovo clan è stato riconosciuto ad Helcaraxe, gli Uruznidir, coloro che si definiscono "figli della forza". Non mi sembra proprio un nome da studiosi o da aspiranti coltivatori.
A Tortuga si stanno chiamando parecchi costruttori, mentre gira voce che la Ciurma del Teschio attaccherà presto Hammerheim. Giù al porto giurano di aver visto le loro bandiere. Il mercante non sembrava preoccupato! Forse perchè aveva tasche rigonfie di soldi e veniva dalla loro isola?
Nuovi clan orcheschi stanno facendo risuonare il loro nome nella valle. Litigano tra loro o si preparano ad attaccare il continente? Le azioni di Amon c'entrano qualcosa? Si parla di interazioni con questi clan, di nuove costruzioni al confine, chiese e grandi templi!
Un mezz'elfo che veniva da Doriath mi assicura che anche li stanno costruendo fortificazioni. Lo credo bene, con i nani alle porte! Parlava di un rifugio di elfi sanguigni.
Grandi lavori si preannunciano a Loknar e ad Hammerheim, ma non ho molti dettagli.
Franz Kokos - Apprendista storiografo, attualmente costretto a lavori di fortuna - Appunti per il gazzettino delle Westlands (in cerca di finanziatori)
Un inquietante avviso ai popoli ardani - Adulain 284
Messi provenienti dall'Arcipelago Perduto si affannano a raggiungere tutte le città e gli accampamenti civili di Ardania. Indossano vesti tipiche delle genti eracliane, ricercate. I loro modi sono sbrigativi, ma gravi e solenni.
Raccontano di strani accadimenti nel sotterraneo dei demoni. Il loro numero sta crescendo a dismisura, e spie riferiscono di preoccupanti preparativi.
Poco prima che l'ingresso venisse sigillato, alcuni coraggiosi avevano compreso l'esistenza di manovre di ampia scala in corso. Un esercito si raduna, per la prima volta unito.
Timore diffuso è che qualsiasi regno potrà esserne bersaglio. Qualsiasi, o forse tutti.
L'unica speranza, secondo questi messi, è una offensiva preventiva, prima che la mattanza demoniaca cali su Ardania.
Premonizioni di distruzione - Madrigale 284
L'isola dei Demoni era un campo di battaglia a perdita d'occhio. Schiere di demoni schierati e frementi, in attesa di fare a brandelli altre vittime. La terra resa deforme dal potere demoniaco aveva rigettato fiamme infernali e sinistre sculture d'ossa.
Persino il mare aveva espulso dai suoi abissi speroni fossili, modellati dai demoni come grottesche effigi.
L'esercito dei demoni si preparava a invadere Ardania, flagellando città come un insensibile bambino stacca le zampe ad un insetto.
Allora gli eserciti di uomini, elfi e nani li colpirono. Il sangue bagno la terra, il sangue di tutti. Caddero i demoni anziani, caddero i generali. L'esito era incerto.
L'esito è ancora incerto.
La battaglia non è mai avvenuta, non ancora almeno. Un lampo di quello che sarebbe potuto accadere ha attraversato le menti di alcuni abitanti di Ardania, mentre l'energia caotica e sanguinaria si diffonde nel mondo come una coltre di foschia sanguigna. Una premonizione, forse? O un subdolo tentativo dei demoni di seminare dubbio e terrore?
Nel frattempo gli esseri abietti continuano, sempre più trincerati, a rinforzare le proprie schiere. Il momento del confronto giungerà presto.
Kur-Nughul - Madrigale 284
Notizie terribili giungono dall'accampamento di Samsara.
I demoni guidati dai loro nuovi signori si stanno riorganizzando. Gli sconvolgimenti dell'ultima guerra hanno lasciato tremende cicatrici sull'isola sud dell'Arcipelago Perduto, e i servitori demoniaci sciamano su queste terre ormai insanabili.
Esploratori, scampati a malapena a terribili sorti, riportano testimonianze inquietanti su una struttura che si inoltra negli abissi sotterranei. Una nuova fortezza sta nascendo, questa è la convinzione. Le prime gallerie, ormai concluse e stabilmente pattugliate da demoni mai visti prima, sono concluse.
I livelli più profondi sembrano inaccessibili, ma forse è l'unica buona notizia di tutta la faccenda.
Poche le informazioni raccolte: pare che ogni "girone" (gli esploratori hanno chiamato così queste gallerie circolari, che scendono sempre di più), sia assegnato ad una stirpe demoniaca, e che ciascuna di questa sia guidata da un potente luogotenente.
Un nome, colto dalla lingua dei demoni, è stato riportato da alcuni sventurati prima di impazzire per il terrore: Kur-nughul, l' "L'Abisso Senza Ritorno".