L'ingresso nelle terre sacre
Posted: Sun Feb 16, 2020 6:13 pm
Era una notte come altre, i tre uomini si erano riuniti nella casa del più possente dei tre.
"è giunto il momento che voi veniate giudicati agli occhi del Primo."
Con quelle parole l'alta figura fissava i due quasi senza sbattere ciglia.
"Questa sera cavalcherete con me e qualora vi dimostriate degni, otterrete quanto di più voi possiate aver sognato in tutta la vostra vita."
Le due figure che si frapponevano a lui si scambiarono un'occhiata fugace fino a quando uno dei due non prese la parola:
"Se questo è il volere del Primo Nato, sono pronto a cedere la mia vita e la mia anima nella sua causa."
L'altra figura lo scrutò per qualche istante restando in silenzio, valutando le parole che avrebbe scelto come egli era solito fare.
"Dove siamo diretti? In che modo verremo valutati?"
Con un verso roco la possente figura non rispose ma si voltò dando loro le spalle.
Oltre di lui vi era un baule, sembrava recente, tuttavia era in gran parte incrostato di sangue.
Dal suo interno estrasse una sacca che emanava un fetido odore e senza proferire parole si incamminò verso l'uscita dove i loro cavalli attendevano.
"Muovetevi, non abbiamo tutta la serata."
I tre uscirono dalla casa, montarono a cavallo e spronarono le bestie.
Cavalcarono per molto tempo, forse ore fino a giungere alla metà. Dinanzi a loro si ergeva la Torre Nera, simbolo del Primo Nato su Ardania.
Con un verso, la possente figura scese da cavallo e digrignando i denti afferrò la sacca legata al cavallo.
Molto sangue coagulato si riversò a terra e sulla sua armatura, tuttavia la figura sembrò completamente indifferente alla cosa.
Si voltò quindi a guardare i due e dopo averli fissati per lunghi istanti, porse loro due cappucci.
"Indossateli e fate in modo di non perderli se non volete chi io stesso vi recida la testa dalle spalle. Adesso seguite i miei passi e non allontanatevi mai da me."
"Che cosa sono? E come pensate che questi possano salvarci dal varcare queste terre?"
Voltandosi con una lentezza inaudita, la grossa figura scrutò l'uomo che aveva posto la domanda
"Questi cappucci sono impermeati del potere stesso di Vashnaar. Egli vi sta concedendo in questo momento di varcare le soglie sacre della Torre Nera. La vostra prova comincia in questo istante, qualora vi dimostriate degni e la vostra fede sia intoccabile; vi sarà concesso di varcare le terre a Lui consacrate"
Così come si era voltato a guardare i due, la figura tornò a guardare la strada che li attendeva.
Giunti alle porte della torre nera, nessuna parola era stata proferita tra i tre.
La loro guida ruppe il silenzio mormorando a bassa voce: "Eccoci a destinazione"
La possente figura posò entrambe le mani sulle ante e spinse con tutte le sue forze.
Lentamente il portone chiuso da tempo si aprì rivelandone l'interno.
Le tre ombre salirono le grandi scalinate nere fino a ritrovarsi in una stanza con un grande tavolo al centro.
"Qui andrà bene."
Senza proferire ulteriori parole, l'uomo si avvicino all'altare che si trovava al centro della tavola ed attese che i due più giovani si avvicinassero a loro volta.
"Che voi siate giunti fino a qui, è segno che il Primo Nato ha in serbo qualcosa di importante per voi. Starà a voi scoprire che cosa."
Posò quindi la pesante sacca che portava sulla spalla ai piedi dell'altarne e rivolse uno sguardo ad uno dei giovani.
"Avete spesso dimostrato un particolare ardore verso il Padrone delle Anime concederò quindi a voi l'onore di officiare il rito che terremo questa sera stessa con i resti mortali che siamo riusciti a recuperare di quella sporca congrega blasfema."
Il giovane interpellato deglutì cercando in gola le parole che sembravano non giungere. Prese poi fiato ed incominciò il rito.
Una lieve litania, cantata dall'altro giovane, accompagnava le parole del primo fino a quando quest'ultimo disse:
"Porgetemi adesso il vostro braccio, il vostro sangue verrà versato al Primo Nato in segno del vostro sacrificio."
Uno ad uno le due figure davanti al ragazzo porsero il polso sinistro ed il loro sangue venne versato su quell'altare restato immacolato per chissà quanto tempo.
A sua volta prese il coltello che aveva poco prima reciso i polsi, con la mano destra e recise il proprio polso sinistro lasciando sgorgare il sangue sull'altare.
Compiuto quel gesto, i tre tamponarono le ferite e si prepararono a concludere il rituale.
L'uomo possente prese dalla sacca riposta a terra tre cuori e li dispose uno a fianco all'altro sull'altare.
"Dopo esser venuto a conoscienza di quello che succedeva a Loknar, ho vagato a lungo in quelle terre e sono riuscito ad incontrare sulla mia strada uno scarso gruppo di avanguardia di quella setta di blasfemi."
Nel vedere tale gesto ed udire tali parole, il ragazzo rimasto in silenzio fino ad allorà esclamò:
"Che la blasfemia di questi uomini venga punità nell'eternità. Che il Primo Nato possa dannare la loro anima in eterno e possa non concedergli mai un riposo nella morte."
Annuendo compiaciuto alle sue parole, l'uomo fece cenno di proseguire nel rituale.
A turno le tre figure afferrarono un cuore a testa di quelli disposti sull'altare.
"Che questo sangue faccia ritorno a te, Oscuro Signore e che per suo tramite, i suoi servitori ne vengano rafforzati."
Una volta aver concluso il rituale le tre figure uscirono dalla Torre Nera e cavalcando i loro destrieri si dileguarono da quelle sacre terre, ciascuno in direzioni differenti, sicuri del fatto che avrebbero solcato nuovamente quelle lande.